EPT Montecarlo: Davor Lanini assi-beffa, final table con Antonius che vuole il bis 13 anni dopo

Uscire con gli assi è sempre un dolore particolare. Farlo 14 left a un EPT Main Event fa ancora più male. Davor Lanini termina al 14° posto la sua bellissima avventura all’EPT Montecarlo 2018, con un final table solo sfiorato ma la soddisfazione di sedere al tavolo con i migliori senza timore.

Davor Lanini

Davor, assi maledetti

Partiamo subito dalla mano dell’uscita di Davor Lanini. Ole Schemion rilancia a 50.000 da utg e Davor 3-betta da big blind fino a 125.000, ottenendo un call. Sul flop **pj* **p8* **fj* Lanini check-calla sulla bet 130.000 del tedesco. Sul turn **p4* l’italiano decide di cambiare registro, usscendo in puntata per 250mila e poi chiamando istantaneamente l’allin del rivale. Lo showdown è impietoso:

  • Davor Lanini **qa* **fa*
  • Ole Schemion **qj* **f0*

Il river non porta nessuno dei due assi rimasti nel mazzo e Lanini esce 14° per 35.500€.

EPT Montecarlo: un day 5 a due velocità

L’EPT Montecarlo riserva un day 5 a più velocità: frizzante e veloce all’inizio, sempre più pesante verso la fine. Quando l’odore dei soldi si fa sempre più forte, quando gli scalini si fanno importanti, quando le ore di gioco diventano molte, allora lo show ne risente un po’. Per fortuna i protagonisti non erano proprio di quelli che fanno annoiare.

Patrik Antonius: vincerà un altro EPT a 13 anni di distanza?

Antonius, un ritorno che fa bene

Il ritorno di un idolo come Patrik Antonius, con il suo modo easy going di stare al tavolo e la sua classe, non può che fare bene al poker. Oltretutto fu proprio all’EPT che la sua stella nacque. Era il 2005, quando il giovane Patrik centrò prima un terzo posto all’ EPT Barcellona e poche settimane dopo vinse l’EPT Baden. Primi scampoli di una classe che non è ancora tramontata, in tutta evidenza.

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Lo stesso Ole Schemion è un fuoriclasse e anche con il sorriso stampato sulle labbra, quasi sempre. Certo, facile sorridere quando centri i trips mentre gli avversari hanno gli assi, direte voi, ma il tedesco è un cavallo di razza e davanti alle telecamere ha sempre qualcosa di speciale da offrire.

Uno che concede invece poco allo spettacolo è David Peters, sempre molto più tecnico che espressivo e colloquiale. L’americano è l’emblema del giocatore fatto per portare i soldi a casa, e pazienza se tra i talenti non c’è anche quello di bucare lo schermo.

Krisztian Gyorgyi accanto a Patrik Antonius

“L’orgoglio di essere random”: Gyorgyi si prende la scena

L’ungherese Krisztian Gyorgyi è stato un’altra bella sorpresa. Lui era già un piatto forte di questo day 5 per lo storytelling che porta con sè. Zero esperienza, zero risultati live e una qualificazione online ottenuta con 5 euro. Ora ne ha già vinto almeno 68.300 e può puntare ai 712.000€ previsti per il primo posto. Ecco, Krisztian poteva lasciarsi trasportare dalle classiche frasi fatte tipo “Comunque vada, lui il suo torneo lo ha vinto già”, e invece no: il ragazzo ha deciso di vivere la sua esperienza fino in fondo, in maniera a volte simpaticamente sfrontata.
Ad esempio, quando ha tirato un restone al turn, mostrando poi al mondo 72 off, la mano-feticcio che rende un bluff degno di essere raccontato. E lui lo ha fatto, esultando e prendendosi non solo la scena, ma anche il “cinque” di mostri sacri come Antonius e Schemion.

Certo, non stiamo parlando di un super professionista e a volte l’ungherese ha lasciato trasparire limiti tecnici e di esperienza, così come verso la fine della giornata anche Gyorgyi ha accusato un po’ di stanchezza e di scarsa lucidità. Ma è il suo torneo e questa notte potrà ricaricarsi per il grande show di domani.

Le stelle che cadono e la rimonta dello short

Al final table mancano dei potenziali crack come Adrian Mateos (uscito 13°) e Davidi Kitai (11°), ma in compenso c’è un’altro classico del poker live: lo short stack del day precedente che diventa chipleader a fine giornata. Si tratta del francese Nicolas Dumont, uno che sicuramente ha visto buone carte e anche ottimi incroci. Il suo day 5 è cambiato totalmente quando ha vinto l’allin a tre con QQ contro JJ di Schemion e 22 di Sadri Saleh: quest’ultimo eliminato in nona piazza, Schemion azzoppato e il francese che vola chipleader.

Chipcount ufficiale

Come anticipato prima, il day 5 non riesce nella missione di portare i 16 qualificati al tavolo finale da 6 giocatori. Così, il gong è affidato alla fine del livello numero 28. Dopo un’ultima mezzora all’insegna della stanchezza, ecco la situazione a fine giornata.

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