Nicola Cappellesso: “Noi veneti tra i migliori, ma uno ha vinto molto meno di quanto meriti…”

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Niicola Cappellesso con Luca Stevanato

Lo si incontra spesso online ma anche live, dove certo non rappresenta l’archetipo del grinder incattivito. Nicola Cappellesso è proprio l’esatto contrario del “nerd” pokeristico: sorridente e scanzonato eppure vincente, sul solco di una tradizione veneta che è ormai consolidata.

Lunedì scorso ha ottenuto un bel risultato nel Night On Stars di Pokerstars.it, occasione per sentire come se la passa “Snap Cap”.

Voi veneti siete un po’ i tedeschi d’Italia? Quanti giocatori forti ci sono tra i tuoi conterranei e chi pensi abbia raccolto meno di quanto meritato?

Senza falsa modestia, penso che in questo momento la scuola veneta sia una delle più forti in Italia. La nostra fortuna è essere sempre stati molto uniti e, pur non essendo dei grandi studiosi, ci confrontiamo in ogni momento possibile.
Gente come Nino, Pecca, Steva (Christian Nuvola, Gabriele Marcante e Luca Stevanato, ndr) ha vinto quanto basta, così come Roro (Roberto Roberti, ndr) che è un “veneto acquisito”.  C’è però uno dei nostri, che personalmente considero il più forte del gruppo e che ha vinto nemmeno un quarto di quanto meriterebbe: è Italo Modena.

Capitolo a parte per Mattia Nicchetto, che si sta concentrando più sul live e sfortunato di certo non è…

Quale è “la giornata tipo” di Snap Cap?

Sveglia alle ore 12.45, pranzo, il pomeriggio o gioco fino alle 8, ceno, gioco fino alle 3/4 di notte, guardo un film, dormo, pranzo, gioco, ceno, gioco, film, dormo e così via come una filastrocca

Ultimamente il pomeriggio lo trascorro andando a veder mobili: sto andando a convivere con la ragazza e – ti dirò – ho una certa paura di come questa novità possa cambiare la mia routine.

Nicola con Andrea Shehadeh e Salvatore Saracino

Il momento migliore e il peggiore da quando fai questo lavoro.

Come momento migliore penso di poter mettere il 2012. Giocavo solo live, cash nei vari Casino (principalmente Ca’ Noghera), c’erano parecchi soldi da guadagnare e ci si poteva godere la vita invece di passare 10 ore al giorno davanti un PC.
Il momento peggiore forse è proprio questo. Ho pensato davvero di lasciare, da mesi non sta andando per niente bene (NOS di lunedì scorso a parte) e non ti nascondo che mi sono sentito diverse volte come “messo in mezzo”. Se sto continuando è solo grazie al supporto degli amici menzionati prima, oltre a qualche aggiunta del gruppo “Catena john”.

Secondo te quanti dei problemi attuali dell’online si risolverebbero con la condivisa?

Ho pensato molte volte a come si potrebbe risolvere la situazione che si è venuta a creare, ma non so davvero quali potrebbero esser le soluzioni. Penso che la condivisa qualcosa cambierà, ma non è detto sia in meglio.

Il problema dei multi/sharing è molto serio, c’è stata una discussione su un post di Eugol qualche giorno fa e di idee decenti per ovviare alla situazione non se ne sono lette. Sicuramente l’unica cosa che farei, se avessi il potere decisionale, sarebbe sequestrare i fondi a chiunque faccia qualcosa di grave. Però poi penso che spesso ci sono condotte non facilmente provabili, come ad esempio il ghosting in late.

Sei sulla breccia da ormai un po’ di anni. Questo vuol dire che il giochino un po’ lo conosci, ma anche che sei in grado di fare le differenze dell’ambiente di oggi con quello di qualche tempo fa. Soldi a parte, cosa ti spinge a cliccare ancora?

Da anni vivo questo ambiente e dunque ho visto come le cose cambiano. Ci sono stati vari ricambi generazionali ed in pochi siamo ancora qua a lottare. Qualcuno è andato sul com, qualcuno ha cambiato vita ma il 90% ha finito i soldi.

Quando ho cominciato eravamo pochi reg, c’era un gran rispetto ed era un ambiente migliore. Ora ci sono mille ragazzi che pensano di aver trovato la strada facile per la vita con questo gioco, e pensando di “essere arrivati” passano le giornate a giudicare e “flammare “ tra di loro. Se continua così può solo andare tutto a rotoli.

Perché continuo? A 32 anni con ben 0 giorni di lavoro all’attivo non sono molto convinto di poter trovare di meglio (ride).

Imbustare rende felici…

“Trovati un lavoro che ti piace, e non lavorerai un solo giorno della tua vita”. Quanto ti ritrovi in questa frase?

Mi ci sono ritrovato totalmente per i primi anni. Giocavo perché ne avevo voglia, mi svegliavo e non vedevo quasi l’ora di andare a “lavoro”. Poi è naturale che, con il passare del tempo, qualsiasi cosa finisce con lo stancare. Aggiungi il fatto di soffrire sempre più il tempo trascorso davanti al pc: a volte, quando grindo, mi sembra di essere in catena di montaggio.

Tutto ciò mi ha portato a “disamorarmi” a questo lavoro e oggi, in quella frase, non mi ci ritrovo per nulla!

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Quindi ai live vai principalmente per svagarti…

Sì, per quello e per rivedere quei ragazzi con cui mi trovo bene. Ma anche perché ogni volta “spero di avere il culo di Spera“ (scherzo, ha runnato bene ma lo ritengo uno dei più forti in Italia).

E Vegas? Un altro bel viaggio con i ragazzacci?

No, quest’anno foldo. Come ti accennavo ho comprato casa e quindi sono in una fase nella quale ho tante scadenze, appuntamenti eccetera che mi impediranno di partire. Sarà per l’anno prossimo!

Prima di concludere, e ringraziare te ed Assopoker per lo spazio, vorrei salutare un amico che non se la passa bene, Johnny Di Flumeri, e fargli un grosso in bocca al lupo perché passi questo periodo difficile per lui. Tieni duro amico!

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