Mike Vacanti in esclusiva: “Ecco come ho aiutato la trasformazione dei fratelli Staples”

Le prop bet sono diffuse tanto quanto le bad beat nel mondo del poker, ma è difficile trovarne di così folli come la sfida sul peso degli Staples. I fratelli Jaime e Matt pesavano 137,9 kg e 60,7 kg: Bill Perkins ha offerto loro odds di 50/1 – $3k contro $150k – per arrivare ad avere lo stesso peso dopo 12 mesi.

Vista l’impresa che i due fratelli avrebbero dovuto compiere per vincere – Jaime avrebbe dovuto perdere quasi il doppio del peso di suo fratello! – ci voleva un po’ d’aiuto. Così, si sono rivolti a uno dei personal trainer più famosi al mondo, Mike Vacanti: grazie alla sua conoscenza e alla sua motivazione, gli Staples non solo hanno vinto la scommessa e incassato la loro ricompensa da $75k ma, orgogliosi dei loro nuovi fisici, sono pronti al secondo round.

Senza titolo.jpgIl trainer, Mike Vacanti

Stavolta, forse saggiamente, Perkins ha offerto loro solo odds di 3/1 – $50k contro $150k – per scendere sotto il 10% di massa grassa in un anno. Abbiamo colto l’occasione per fare due chiacchiere con Vacanti, parlando dell’incredibile viaggio intrapreso dai fratelli Staples.

Che cos’hai pensato della scommessa quando Jaime te ne ha parlato per la prima volta?

Ho subito pensato che fosse una follia, non dal punto di vista del fitness ma della vita vera. Guardavo le loro foto fianco a fianco e pensavo: si può fare in un anno? Immediatamente ho buttato giù un range di peso entro il quale entrambi sarebbero dovuti arrivare e mi sono detto: ok, così si può fare. Poi è stata questione di raggiungere l’obiettivo, un chilo alla volta.

Bill Perkins aveva offerto loro odds di 50/1 – tu che probabilità gli avresti dato?

Non li conoscevo personalmente, quindi non ti saprei rispondere. Dopo due mesi però avrei potuto dire che era un 50 – 50.

Jaime ha perso un sacco di chili, come hai fatto a fargli capire che ce l’avrebbe potuta fare?

Siamo stati fortunati perché Jaime aveva già perso molto peso in passato, anche se non così tanto, circa 36 kg che ovviamente aveva ripreso. Quindi non c’era molto da discutere sulla fattibilità della cosa: sapeva che doveva farcela.

E Matt? Immagino non avesse mai preso così tanto peso prima d’ora?

No [ride], in effetti, ma ha fatto i conti con quel dubbio mettendosi subito sotto e aggiungendo quanto più peso ha potuto sin dall’inizio.

Ci puoi spiegare cos’hanno dovuto fare i due fratelli?

Si è trattato di un percorso quotidiano. Matt sollevava pesi per circa 90 minuti al giorno, cinque o sei giorni a settimana. Jaime faceva oltre due ore di cardio ogni giorno, oltre a un po’ di allenamento full body, uno o due volte a settimana.

Training.jpgLavori in corso...

E le loro diete erano diverse?

Molto [ride]. Jaime consumava principalmente proteine magre. Consumava pochissime calorie per una persona del suo peso, con l’obiettivo di perdere 1,3 chili a settimana. Matt invece mangiava di tutto.

A lui è andata bene quindi…

Sì, anche se mangiare è diventato praticamente il suo lavoro negli ultimi 3-6 mesi. Ci siamo assicurati che assumesse proteine a sufficienza, necessarie per mettere su muscoli. Un po’ di frutta e verdura per motivi di salute, ma poi poteva mangiare ciò che gli piaceva per riempire le calorie rimaste: pasta, panini, di tutto praticamente.

Come hai gestito i problemi sorti durante l’anno?

Mi piace essere molto pratico: affrontiamo il problema specifico e capiamo come trovare una soluzione. All’inizio c’è stato un periodo di un paio di settimane in cui Jaime ha fatto fatica, in parte perché lo chef preparava della pizza fatta in casa deliziosa, il suo cibo preferito. Matt stava andando benissimo, ma Jaime no, non stava facendo ciò che gli serviva. Nessuno può farcela così. Ho parlato con Matt e lui ha capito: abbiamo fatto smettere allo chef di cucinare la pizza, passando a lombo di maiale, petto di pollo e più verdure, più cose che servivano a Jaime insomma, e così abbiamo risolto.

Togliendo la scommessa dall’equazione (che rappresenta un grosso incentivo), come convinceresti una persona che tutto ciò è fattibile?

Penso che la cosa davvero utile sia osservare il percorso degli altri. Se qualcuno come te ce l’ha fatta, ti dimostra che puoi farcela anche tu. Ne è una prova. Questo non rende il percorso più semplice, ma dimostra che è fattibile. Aiuta la gente ad adottare una strategia quotidiana, a concentrarsi su un giorno alla volta. Possiamo controllare solo il presente. Sezionare il percorso in tante piccole azioni è l’unico modo per gestirlo.

Qual è il miglior consiglio che puoi dare a una persona che vuole perdere peso?

Vedo tanta disinformazione che riguarda le diete estreme, ma è semplice. Bisogna mangiare solo cibo sano e controllare le calorie, assicurandosi di consumare meno di quanto si bruci ogni giorno, ed essere onesti con se stessi. Non bisogna lasciarsi andare nel fine settimana. Per avere gli addominali bastano 30 giorni.

Parlando di addominale, la seconda sfida degli Staples è scendere sotto il 10% di massa grassa. Sembra più facile, no?

Credo sia uguale, forse leggermente più facile della prima. Jaime pensa che sia molto più difficile, ma in parte perché non ci sono molte persone capaci di scendere sotto il 10% di massa grassa. Si torna al possibile contro l’impossibile. Scendere sotto il 10% è tantissimo e ci vuole un anno di disciplina nell’allenamento e nella nutrizione.

E alla fine avranno degli addominali da cinema?

Quando hai i muscoli è più semplice essere magri. Un corpo atletico è magro con i muscoli. Quello sarà il risultato finale. Meno del 10% di massa grassa e questi ragazzi faranno un figurone.

Anche per la community del poker è motivante, vedere tutto ciò…

Molte persone mi hanno contattato, tantissime hanno contattato Matt e Jaime, alcuni hanno persino seguito il loro esempio. C’è chi ha perso 9 chili, chi addirittura 45, seguendo la scommessa. L’effetto “domino” è qualcosa di cui noi tre andiamo fieri.

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Il "prima" e il "dopo" la cura dei due fratelli, con in mezzo Mike Vacanti

Pronti per il cambiamento?

Ecco come i giocatori di poker possono avere un corpo sano.

“Per i giocatori online, consiglio di prepararsi i pasti una volta a settimana, ritagliandosi tre o quattro ore per cucinare grandi quantità – per esempio di petto di pollo, riso, ci sono tante buone opzioni. Se non lo fate e arrivate magari alla domenica, quando dovete affrontare parecchi tornei, durante una pausa potreste aver fame e mangiare ciò che trovate. Magari mezzo barattolo di burro di arachidi, o un pacchetto di patatine. Avere opzioni salutari a disposizione vi permette di fare scelte migliori. Se siete giocatori live, preparatevi il pranzo o scegliete qualcosa di salutare dal menù. Di solito le sale da poker hanno qualcosa di buono, come un pollo saltato in padella con verdure… molto meglio di un doppio cheeseburger con patatine extra. Fate esercizi per la forza muscolare tre volte a settimana. Anche se siete in viaggio, mezz’ora per tre volte alla settimana è il minimo. Potrete ottenere ottimi risultati con costanza”.

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