Daniel Negreanu: “La nuova generazione? Non sono nerd, sono semplicemente migliori in tutto. E Phil Hellmuth non è +EV!”

Daniel Negreanu è reduce dall’ennessimo grande risultato della sua lunghissima carriera: un secondo posto al $300K Super High Roller Bowl, ottenuto ieri sera al Casinò Aria di Las Vegas. Con i $3.000.000 incassati, il pro di PokerStars ha superato quota $39.546.000 vinti in eventi live, secondo i dati forniti da Hendon Mob.

Eppure “KidPoker” non è appagato, né teme il confronto con la nuova, fortissima generazione di giovani pro nati su Internet. L’importante è sapersi adattare. Questo, in sintesi, quello che ha dichiarato nell’intervista rilasciata a caldo ai colleghi di PokerStars Blog.com, che vi proponiamo qui di seguito.

chatty-dn.jpgDaniel "KidPoker" Negreanu

PokerStars Blog: Congratulazioni per il grande risultato, Daniel! In che posizione lo collochi all’interno della tua carriera?

Daniel Negreanu: Piuttosto in alto direi, dal momento che negli ultimi due anni il gioco si è evoluto tanto e si è creato un gap fra i migliori giocatori e gli altri. Competere a quel livello, nonostante non lo faccia più professionalmente come alcuni giocatori della nuova generazione, è impegnativo. Ho investito tre mesi di lavoro l’anno scorso con alcuni ragazzi davvero ferrati nella teoria del gioco, e immediatamente i miei risultati sono cambiati in modo decisivo. Tutto ciò ha portato a questo risultato.

Cosa c’è di così speciale nel SHRB?

C’è la struttura migliore e più lenta che abbia mai trovato. Lo stack medio raramente è sceso sotto i 100 bb. Nella maggior parte dei tornei la media è tra 20 e 30. Questo è fantastico perché permette alle abilità di prevalere ed è molto più interessante da guardare. Ti trovi a dover prendere decisioni davvero delicate al turn e al river, molto intricate e complesse.

Anche il gioco preflop era meno aggressivo – è questo il gioco del 2018?

All’inizio del 2010 c’erano molte persone che giocavano in maniera folle, lanciandosi in 5-bet, e arrivando fino a 6 o 7 rilanci preflop. Io non l’ho mai fatto perché sapevo che era sbagliato e penso che, se giochi ai massimi livelli e utilizzi i software di analisi, ti rendi conto che forbettare o fivebettare non significa giocare un buon poker.

Quanto è stato frustrante arrivare secondo?

OK, il mio obiettivo era vincere, ma sono comunque felice. Ho fatto un paio di errori qua e là, ma c’è da aspettarselo quando giochi per 40 ore contro i migliori al mondo.

Chi è stato il giocatore più difficile da affrontare?

È difficile da dire, sono tutti così forti. Il primo giorno stavo giocando contro Fedor [Holz] e lui ti mette molta pressione. Gioca più mani della maggior parte dei player e ti impegna in spot dove devi correre il rischio di situazioni ad alta varianza.

Sei uno dei pochi giocatori della vecchia scuola che si stanno adattando a questo livello: come lo fai?

Il gioco negli ultimi due anni, lo sviluppo dell’approccio tecnologico al poker grazie ai software, è cresciuto così tanto che se non lo accetti sarai sempre un passo indietro. Ma c’è un enorme equivoco sul fatto che le nuove generazioni di giocatori siano solo dei “nerd fanatici del calcolo”. Non è vero, questi ragazzi sono più bravi a cogliere letture dal vivo rispetto alla vecchia generazione. Sono semplicemente migliori in tutto, francamente.

I margini devono essere molto piccoli a questo livello, quindi si presume che un giocatore debba essere bravo in tutto?

I margini sono super piccoli. Aiuta avere alcuni giocatori amatoriali, o altri come Phil Hellmuth che si buttano in un campo come questo, dove molti pro stanno applicando la teoria dei giochi in modo ottimale. Ecco una cosa fondamentale: se vuoi continuare a competere, prima di tutto, hai bisogno di umiltà, per renderti conto che non hai ancora capito tutto. Poi ci vuole un duro lavoro e la capacità di concentrarti sui tuoi punti deboli. Se credi non ci siano difetti nel tuo gioco, non c’è niente su cui lavorare e invece lui [Hellmuth] ne ha così tanti.

ph.jpgInvestire su Hellmuth non è +EV...

Quindi cosa ne pensi di lui che vende a 1,8 le sue quote per un evento WSOP Turbo da $10k?

Tutto quello che posso dire è che se le persone investono come fan perché “vogliono un pezzo di Phil”, allora va bene, ma non è una scelta +EV. Stanno perdendo soldi. Parliamo di una persona che ha manie di grandezza. Sai, Hellmuth potrebbe pensare che sia un prezzo equo, come saltare l’intero primo giorno di un evento e pensare di essere due volte più bravo di tutti gli altri. Io non credo di essere d’accordo con lui.

Una cosa che abbiamo notato su di te al SHRB è che hai cambiato il tuo approccio generale – il Daniel loquace è sparito e le tue azioni sono più controllate. È qualcosa su cui hai lavorato?

È qualcosa che ho aggiunto al mio gioco semplicemente perché a questo livello non puoi davvero permetterti di regalare informazioni. Questi giovani ragazzi sono molto perspicaci, colgono i tell legati al timing di un’azione e un sacco di altre cose, quindi è stato importante per me sviluppare un atteggiamento di base costante. Non è una cosa che consiglierei di fare se stai giocando con giocatori più deboli e stai solo cercando di divertirti, perché sarebbe un po’ sciocco, ma per questo tipo di torneo è stato indispensabile.

Rivedremo il Daniel “vecchio stile” alle WSOP?

Certo, il Daniel ciarliero tornerà negli eventi minori.

È divertente giocare in questo nuovo modo?

Il gioco mi piace quando è difficile. Sarò onesto, nel 2004/05 il poker era facile perché tutti facevano un gioco inferiore al mio. Ora, sapendo che là fuori ci sono giocatori migliori di me, la competizione torna a essere divertente perché c’è margine di crescita, so che posso migliorare e vedere per quanto tempo posso stare al passo con questa generazione più giovane.

serious-dn.jpgIl nuovo Negreanu formato... high roller

E per quanto pensi di poter stare al passo?

Per sempre [ride].

Dove trovi le motivazioni?

Me le do da solo. Ogni anno a gennaio fisso i miei obiettivi per il poker e per la vita. Non ho problemi a motivarmi, mi viene facile.

Questa grossa vincita sembra un ottimo viatico per le WSOP. Stai pianificando un programma completo?

Ci puoi scommettere.

Caccia aperta al braccialetto?

Esatto.

Quanti?

Inseguo sempre il numero tre, che è un sacco di braccialetti, quindi… ne prenderò tre.

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