Russia 2018, le previsioni di Roberto Colombo e Riccardo Trevisani

Roberto Colombo e Riccardo Trevisani sono due giornalisti molto stimati, uno super-esperto di calcio sudamericano per Tuttosport e l’altro apprezzatissima voce di Sky. Bebo e Ricky sono anche due appassionati di poker di lungo corso, così ne abbiamo approfittato e abbiamo chiesto ad entrambi di “fare le carte” ai mondiali, per il lettori di Assopoker.

Roberto Colombo (a destra) con l’amico Mimmo Criscito prima dell’ultima partita della nazionale italiana

Partiamo dai favoriti: anche tu punti su Brasile e Francia?

Roberto Colombo: Sì perché i verdeoro hanno totalmente un’altra squadra rispetto a quattro anni fa e soprattutto un altro allenatore. Tite è un grande.
Riccardo Trevisani: Il fatto è che è una squadra apparentemente senza punti deboli, quindi è talmente scontato doverli dare per favoriti da apparire banale. E dal probabile quarto con la Francia uscirà la grandissima favorita per la vittoria finale.

E della Spagna, che mi dici?

Colombo: Non mi convince del tutto, e vincere il girone contro il Portogallo non sarà una passeggiata. E se arriva seconda rischia di trovare subito l’Uruguay. Nella mia personale valutazione la metto persino dietro l’Argentina, che è in seconda fascia.
Trevisani: Mi piace. Hanno cambiato modo di giocare e adesso hanno una squadra verticale dove Diego Costa, contrariamente a quanto accadeva in passato, potrebbe fare sfracelli. E poi c’è Don Andres all’ultima recita e mi piace pensare che possa concludere con un altro mondiale.

Riccardo Trevisani con il fido Lele Adani, compagno di mille telecronache su Sky

Nessuno riesce a fare back to back da 66 anni. La Germania può farcela?

Colombo: possibile anche se ho qualche perplessità. Brandt secondo me è forte e Low sa il fatto suo, ma davvero non riesco a capire come si faccia a lasciare in casa uno come Sanè.
Trevisani: Certo che può, e poi mi piace moltissimo Timo Werner. Lui è un killer del contropiede ma sa far male anche da puro centravanti d’area. Dicono che abbia poca esperienza ad alti livelli ed è vero, ma anche Klose nel 2002 non aveva esperienza. Poi segnò 5 gol.

Roberto Colombo a Mosca con Gabriele Lepore

L’Argentina non sembra avere molto credito, nonostante Lio…

Colombo: Come sai l’Albiceleste ce l’ho nel cuore, ma a questo mondiale stanno in seconda fascia. Nel gruppo c’è la Croazia che ha grande qualità, per cui arrivare primi non sarà semplicissimo. E se arrivi secondo, agli ottavi beccherai quasi certamente la Francia.
Trevisani: nel disastro potrebbero persino ricompattarsi, però bisogna essere onesti: se togli Messi all’Argentina, ti sembra un organico superiore a quello della Croazia?

Riccardo con gli amici pokeristi Marco Bognanni e Alessio Fratti

Una squadra che ti piace moltissimo.

Colombo: L’Uruguay. La Celeste non è più solo garra e calci, hanno tanta qualità, hanno gente come De Arrascaeta del Cruzeiro, oltre che quei due lì davanti. Possono fare davvero tanta strada.
Trevisani: come dicevo, la Croazia. Ha grandissima qualità e un numero incredibile di giocatori in grado di risolvere. Modric, Rakitic, Mandzukic, Perisic, Pjaca… basta che ne stiano bene tre a turno e possono vincere contro chiunque.

 

La Croazia vincente dei Mondiali? Su BetStars la quota è 34

 

Nessuno ha menzionato l’Inghilterra. Forse è troppo giovane?

Colombo: Non so se sono troppo giovani. Molto dipende dal rendimento di alcuni giocatori come ad esempio Dale Alli: se sarà quello del Tottenham allora si possono divertire.

Trevisani: Sono nato a fine anni ’70 e, da quando ho cominciato a guardare calcio, non hanno mai vinto niente. Tanto di cappello alle squadre di club, ma della nazionale inglese non ho alcuna fiducia. Eppure avrebbe anche delle ragioni per essere ottimisti, perché un centravanti vero come Kane non ce l’avevano da tanto. Però il loro difetto principale è quello di sciogliersi quando le gare si fanno importanti.

Un nome nuovo, un giovane che spaccherà.

Colombo: Hirving “El Chucky” Lozano del Messico. Non so se hai visto quello che ha fatto al PSV, quest’anno.

Trevisani: Dico Mbappè. Se giocherà il suo primo mondiale come ha fatto con la sua prima Champions, dove ha fatto numeri pazzeschi, allora può essere il suo torneo.

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