Barry Greenstein: “Non investite nelle crypto, se siete giocatori pensate solo al poker”

Nella comunità pokeristica del Nord America, Barry Greenstein è considerato una fonte di saggezza inesauribile. Lo storico testimonial di Pokerstars non è solo un giocatore capace di incassare decine di milioni di dollari nel corso della sua carriera, ma anche una specie di maestro di vita: spesso, quando viene intervistato, non si limita a dare le solite risposte sentite e risentite mille volte, ma guarda fisso in telecamera e si rivolge a chi gioca a poker e magari sogna di diventare un professionista.

I suoi consigli non sono mai banali, sia quando riguardano il gioco sia quando si riferiscono a tutto ciò che va oltre ai tavoli. E quando ha partecipato al Poker Life Podcast di Joe Ingram, ne ha dispensati a non finire. Barry ha parlato per oltre quattro ore tra Tom Dwan, Phil Ivey e i suoi rimpianti come poker player e come investitore.

A proposito di investimenti, il Robin Hood del poker ha parlato anche di cryptocurrency, un campo che vede molti noti professionisti in prima linea tanto nella promozione quanto nella speculazione. Cosa ne pensa Barry dall’alto della sua esperienza trentennale negli investimenti? La sua idea è ben precisa: se sapete giocare a poker, non fatevi distrarre da altro.

Barry Greenstein

Barry Greenstein: “Non investite in cryptocurrency”

L’argomento delle cryptocurrency è stato toccato quando Greenstein ha spiegato che alla sua età (63 anni) non vuole fare altro che godersi i soldi accumulati, senza farsi ossessionare dal guadagnarne altri.

“Non mi importa più di guadagnare, arrivato a quest’età. Se riesco a pagare le bollette, non mi interessa fare tanti soldi. Ho avuto e ho una buona vita”, ha detto il campione americano. “Ma se sei giovane, magari hai venti o trent’anni, non fare l’errore di essere sconsiderato con il tuo bankroll. Lavora duramente per accumulare denaro ma non rischiare tutto. E non investire in crypto“.

Il consiglio di Barry è una sentenza: è meglio non mettere soldi sulle monete virtuali.

“Ripeto quello che ho detto a mia figlia quando voleva investire in Litecoin: io ho perso milioni di dollari nello stock market, che si è poi rivelato essere una grande bolla. L’ho già visto succedere in passato e a tutti coloro che investono in crypto dico: uscite finché non il mercato non verrà regolamentato. Solo a quel punto può avere senso investire. Nessuno sa cosa succederà nel mercato delle crypto ma io ho già vissuto un’esperienza molto simile: ho perso un sacco di soldi nelle commodities e sono abbastanza vecchio per sapere cosa succederà“.

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“Ci sono più possibilità di diventare milionario con il poker rispetto alle crypto”

Per Barry è una questione che va oltre al reale valore delle cryptovalute. Il consiglio di non investire in questo settore è dettato anche da una questione di mindset. Ed è qui che viene fuori quella saggezza che lo ha reso uno dei personaggi più amati nel poker.

Se sei bravo a poker, prendi i soldi che guadagni ai tavoli e investili in qualcosa di più sicuro, come le utility stock (azioni di aziende che operano nel settore “bollette” come acqua, gas, elettricità, energie rinnovabili etc, ndr). Anche perché nel poker c’è già sufficiente varianza, non andare a gamblare anche in altri settori. In base alla mia esperienza posso garantire che diventa davvero difficile vincere $1.000 a poker quando sei sotto di $10.000 nelle crypto e il mercato continua a scendere. Inizi a fare pensieri sbagliati, come invece di grindare è meglio se scommetto forte sulla partita dei Celtics stanotte“.

Con queste parole, Greenstein dimostra di provare ancora un amore profondo per il gioco che lo ha reso milionario e famoso. C’è chi, giunto al capolinea della sua carriera, sputa nel piatto dove ha mangiato e chi invece vuole continuare a promuovere questo gioco di abilità capace di cambiarti la vita. Greenstein appartiene certamente alla seconda categoria.

“Vi dico una cosa su cui sono molto sicuro:  è più facile vincere milioni di dollari a poker che fare milioni di dollari nelle crypto. Se vuoi diventare milionario, gioca a poker e impegnati al massimo. non farti distrarre dalle crypto!”

Ted Forrest (courtesy WPT)

Il caso di Ted Forrest

Per far capire che il suo discorso non è puramente teorico ma si basa sull’esperienza diretta, Barry Greenstein utilizza l’esempio di Ted Forrest. Come è anche scritto nero su bianco nel libro “The Professor, the Banker and the Suicide King” che racconta le partite high stakes tra Andy Beal e The Corporation, negli anni novanta Forrest era uno dei giocatori di poker più vincenti al mondo. Vent’anni dopo, il professionista residente a Las Vegas entra ed esce dal carcere per gli assegni scoperti utilizzati per pagare i debiti accumulati con i casinò.

Cosa è successo a Ted Forrest? Barry lo dice senza mezze misure.

“Prendiamo l’esempio di Ted Forrest. Oggi non se la passa bene ma in passato è stato uno dei giocatori di poker più ricchi del mondo. Aveva talmente tanti soldi in contanti che se li faceva mettere dentro delle scatole per depositarli. Ricordo che una volta aveva undici milioni di dollari in contanti. Aveva un patrimonio immenso, perché a poker era davvero un fuoriclasse. Poi cosa è successo? Ha investito tutto in un business di alcuni suoi amici e ha perso tutto“.

“Siate poker players”

Barry Greenstein è certo: se sei bravo a poker, la strada più facile per una vita da sogno è giocare a poker e non dedicare energie e tempo ad altro.

“Fidatevi di me: se siete ottimi poker player, giocate solo a poker. Potete fare abbastanza soldi da avere una bella vita, mantenere la vostra famiglia e andare in pensione presto. Se non fate cose stupide, ce la farete certamente. Siate poker player, se siete poker player“.

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