Matt Mendez, il papà casalingo fa la storia alle WSOP: “Ma mia figlia viene prima di tutto”

Due uova strapazzate, una montagna di pancake, un bicchiere di succo di frutta e quel buongiorno alla figlia tanto amata che da tempo sognava di formulare così: Sai Mathai, il papà ha appena vinto un braccialetto alle World Series of Poker.

Ce la immaginiamo in questo modo, la mattina del 23 giugno 2018 di Matt Mendez, primo giocatore nella storia delle WSOP a vincere il braccialetto online giocando dal New Jersey. Lui, che divide il suo tempo tra il poker, la casa e la primogenita.

 

Matt Mendez

Matt Mendez

 

La moglie in ritardo e l’heads-up vinto

“Mia moglie doveva essere al lavoro alle 9, ma erano le 8.30 ed era ancora a letto: lei è sempre in ritardo”, racconta Matt Mendez in un’intervista a Pocketfives.com. “Non l’ho disturbata, perché ero al final table. Si è svegliata alle 9.15, quando avevo 3,15 milioni di chip e il mio avversario circa 15”.

‘mendey’ – questo il suo nickname online – sale le scale e annuncia alla moglie di essere arrivato all’heads-up per il braccialetto: “Quando è scesa, avevo ribaltato la situazione. Si è seduta accanto a me, l’ho implorata di rimanere fino alla fine perché mi avrebbe dovuto abbracciare, per festeggiarmi in caso di vittoria o per consolarmi in caso di sconfitta”.

Nell’ultima mano del torneo, Mendez floppa una scala e riesce a intrappolare l’avversario: “Ho chiamato, la mano si è conclusa, ho guardato mia moglie e ho detto: ‘Ho vinto un braccialetto!’. È stato un momento davvero bello. Mi ha abbracciato, si è congratulata ed è andata al lavoro. In quel momento si è svegliata mia figlia, perciò non sono neppure andato a dormire”.

La telefonata a zia Michelle

Dopo il successo alle WSOP 2018, Matt Mendez ha chiamato colei che gli ha insegnato a giocare a poker, la zia Michelle: “Non ci credeva, era entusiasta. Parlavamo sempre dei braccialetti. Quando avevo 12 anni mi diceva che ne avrei vinto uno: io rispondevo che ne avrei vinti 20, racconta il ventottenne.

Gli zii, quando era solo un ragazzo, passavano molto tempo con lui a giocare a carte: “Ma per me non era poker, io lo chiamavo Cards and Chips, perché per me era quello: carte e chip. Sono stati i miei zii a insegnarmi tanti giochi di carte”.

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Matt Mendez, una vita da papà

Dopo aver passato gli anni delle superiori dagli zii, Matt e la moglie Victoria si sono trasferiti in Florida, per poi stabilirsi nel New Jersey con la figlia in arrivo. Una scelta non casuale: Victoria ha potuto così lavorare a tempo pieno, e Matt dedicarsi al grinding online, visto che il New Jersey è uno dei pochi stati americani in cui giocare è legale.

La nascita di Mathai ha però cambiato completamente le prospettive di ‘mendey’: “Oggi sento molto la nostalgia di casa, quando vado via per partecipare a qualche torneo. Preferisco gli eventi locali, almeno posso vedere mia figlia. Passo tantissimo tempo con lei: forse non è un bene per la mia carriera, ma non lo cambierei per nulla al mondo. Amo essere la prima persona che vede quando si sveglia.

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