WSOP report #6: Lorenc Puka a un passo dal titolo, 2° nel Super Turbo Bounty!

L’attesa è finita. Alle 11:00 di oggi (le 20:00 da noi in Italia), al Casinò Rio di Las Vegas inizia il Day1A dell’evento #65, il Main Event delle World Series Of Poker 2018. E’ il torneo più atteso, quello più celebrato, quello che ha creato il mito delle WSOP. Con un buy-in di $10.000, migliaia di partecipanti (l’anno scorso furono 7.221) e un montepremi che supera facilmente i 60 milioni di $, non serve dire altro.

Da domani l’attenzione sarà calamitata sul Main Event, che vi racconteremo fino a scoprire chi sarà il nuovo “campione del mondo”. Ma nel frattempo diamo uno sguardo a cos’è successo nei giorni scorsi.

s6adc25f745.jpgLorenc Puka al final table. Foto PokerNews

Il programma WSOP ha mandato in archivio altri 8 eventi per un totale di 60 braccialetti consegnati finora, e ha regalato due grandi emozioni agli appassionati di poker italiani.

La prima arriva dall’evento #53 $1.500 Pot-Limit Omaha Hi-Lo 8 or Better. Il genovese Sergio Benso ha centrato un fantastico 14° posto per $10.603, in un torneo che ha richiamato grandi nomi internazionali della specialità: Bruno Fitoussi (2°), Eli Elezra (3°), Mike Matusow (4°) e il pro di PokerStars Daniel Negreanu (9°). Alla fine ha vinto Joseph Couden che aveva in precedenza eliminato il nostro rappresentante.

b44d30e782c.jpgSergio Benso. Foto PokerNews

Altri 5 in the money azzurri si registrano nell’evento #55 $1.000 Tag Team No-Limit Hold’em. Il torneo a squadre, vinto l’anno scorso dal “duo” di PokerStars Liv Boeree-Igor Kurganov, ha confermato il gradimento dei giocatori con 1.032 team iscritti. In questa competizione, ogni squadra può essere composta da un minimo di due giocatori a un massimo di cinque.

boeree_kurganov_braccialetto.jpg

Il team "targato" PokerStars vincitore nel 2017

Per quanto riguarda i giocatori italiani, al 60° posto c’è Donis Agnelli, in un team “misto” con il portoghese Jorge Deoliveiralopez e il venezuelano Nidal Eljaouhari. Per Agnelli altra bandierina WSOP e $855 di premio. 61a piazza per il team Andrea Vinci-Federico Petruzzelli che vale $1.283 a ciascuno, mentre poco più sotto, al 63° posto, hanno concluso il loro torneo Luca Stevanato e Angela Del Re (stesso payout di Vinci e Petruzzelli).

Ma chi davvero ha sfiorato il colpo grosso è Lorenc Puka. L’italiano, di origine albanese e residente a Parma, è stato a un passo dalla vittoria nell’evento #59 $1.000 No-Limit Hold’em Super Turbo Bounty. Puka si è presentato al final table a 10 con il sesto stack. La sua salita è iniziata a metà gara, quando ha raddoppiato tre volte (!) sull’americano Matthew Smith: prima con [As][7s] > [8d][7c], poi con coppia di Q > [Td][7d] (e brivido a causa di questo board: Tx 9x 4x 7x 9x] e infine partendo da sotto con [Jd][Td] vs [Ac][Tc] ([Jh] al flop e poi più nulla).

Nonostante questo, all’heads-up l’italiano è partito in svantaggio di 10:1 rispetto allo stack di Mike Takayama. Ha trovato un raddoppio, ma alla fine la vittoria è andata al giocatore filippino. Per Puka c’è comunque una ricompensa importante, $122.627, per alleviare l’amarezza di un titolo WSOP sfiorato.

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