WSOP 2018: Cada resiste e Dyer vola nel day 8, sei players avanzano nel main

Da 9 a 6 left

Il main event WSOP 2018 non conosce soste e così neanche 24 ore dopo aver consegnato i nove finalisti alla storia del torneo, riprende il proprio cammino. Cancellati lo scorso i November Nine, sono stati aboliti anche i tre giorni di riposo che 12 mesi fa permisero di conoscere a fondo i profili dei finalisti. Nell’edizione in corso quindi, nessun day off e nessuna possibilità di ricaricare le batterie per i giocatori. In 9 tornano per il primo dei tre giorni del tavolo finale, comandati dalla coppia formata da Nicolas ManionMichael Dyer. L’obiettivo della giornata è quello di scendere da 9 a 6 left.

I nove finalisti del main event WSOP 2018

Joe Cada ha una bellissima partenza e nelle prime mani passa da oltre 23 milioni a superare quota 36 milioni nel count. Chi si conferma perseguitato dalla sfortuna è Antoine Labat. Il francese nell’ultima mano del day 7 è rimasto coinvolto nel clamoroso epilogo di giornata con K-K vs K-K del bubble man e A-A di Manion, crollando ad appena 8 milioni. Ebbene nella mano#16, finisce di nuovo ai resti con K-K in netto vantaggio su Q-Q di Artem Metalidi. L’ucraino però hitta una dama al flop per il set e il transalpino è out da un torneo stregato per un milione di dollari. Diciotto mani dopo arriva il primo double del tavolo finale. Ci pensa l’ex leader del day 6, Aram Zobian a tornare in gara con A-8 vs 6-6 di Dyer, pescando un 8 al river.

Dyer che rullo compressore

Il main event WSOP 2018 quindi, ha bisogno di conoscere almeno i nomi dell’ottavo e del settimo classificato, prima di considerare chiuso il day 8. Artem Metalidi, premiato in precedenza dalla sorte, paga dazio nella mano#37. Infatti la sua coppia di cinque setta al flop, ma non basta contro il colore runner runner del redivio Zobian con K-Q. L’ucraino è out nel modo più beffardo e incassa 1.250.000 dollari. Passano altre 10 mani e tocca ad Alex Lynskey salutare la compagnia: muove allin con 6-6 e trova il call di John Cynn con K-Q. Il board 10-9-3-10-J è una beffa incredibile per lui, che abbandona il gioco al settimo posto per 1.500.000$, dopo un day 8 da spettatore non pagante.

Scesi a sei left forse in maniera troppo celere, arriva l’invito delle WSOP a proseguire la battaglia e per un’altra ora il gioco continua. In queste 20 mani aggiuntive, l’unico che incrementa in maniera netta il suo stack è
Michael Dyer che mette un divario abissale fra se e il resto della truppa. Manion scende in maniera pesante, mentre si contendono l’ultima piazza nel count Joe Cada ed Aram Zobian in versione montagne russe. Alla mano#70 scende il sipario sul day 8 e la situazione è abbastanza delineata nel count. Michael Dyer è il leader assoluto con 156.500.000 chips.

Joe Cada

Vantaggio mostruoso il suo, considerando che il rivale più vicino è il solito Nicolas Manion con 72.250.000 pezzi. John Cynn, il quale il final table del main event lo aveva sfiorato nel 2016 chiudendo in 11° piazza, è terzo con 61.550.000. Perde una posizione Tony Miles fermo a 57.500.000 fiches. Joe Cada non molla e pur mettendo 29.275.000 gettoni, sogna ancora il clamoroso bis 9 anni dopo. Chiude il count con 16.700.000 unità Zobian. Il day 9 inizia alle 17.30 locali, le 2.30 del mattino in Italia, con il livello 39: 500.000-1.000.000 ante 150.000. Il final table scenderà da 6 a 3 players,in vista della volata decisiva al bracciale e al primo premio da 8.800.000 dollari.

Il count ufficiale

    1. Michael Dyer 156,500,000
    2. Nicolas Manion 72,250,000
    3. John Cynn 61,550,000
    4. Tony Miles 57,500,000
    5. Joe Cada 29,275,000
    6. Aram Zobian 16,700,000

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