Bryn Kenney: “Del mio poker non parlo con nessuno, sono un lupo solitario”

Con poco meno di 25 milioni di dollari vinti in carriera nei tornei di poker live, Bryn Kenney occupa il 9° posto della All-Time Money List. Ma la sua ambizione dichiarata è quella di raggiungere la vetta, occupata attualmente da Justin Bonomo.

Un’impresa non da poco, vista la distanza che lo separa dal numero 1 in classifica, ma Kenney tira dritto per la sua strada e anzi, in controtendenza ai suoi colleghi, lo fa per conto suo, senza confrontarsi con nessuno sul proprio gioco e le proprie strategie.

 

Bryn Kenney

Bryn Kenney

 

“Gioco a poker per conto mio”

Un mix di fiducia in se stesso e ferme convinzioni: questo è Bryn Kenney. Sono pronto a scommettere sempre su me stesso, ha dichiarato l’americano – impegnato alle Triton Series – ai colleghi di PokerNews.

L’evento non è andato benissimo per lui, che però non si scoraggia: “Anche se non sta andando bene, sento che il mio gioco contro tutto il field sia il migliore. Semplicemente, ho tanta fiducia nei confronti di me stesso”.

Talmente tanta che, per l’appunto, Bryn Kenney preferisce tenersi per se le sue strategie: Sono il lupo solitario del mondo del poker. Vedo tutti questi altri ragazzi che parlano di mani, si confrontano, hanno gruppi su Skype, parlano su WhatsApp, condividono strategie e letture, guardano tabelle tutto il giorno. Io gioco a poker da solo e gioco la mia versione del ‘poker di strada’”.

Ma non è sempre stato così: “A essere onesti, qualche anno fa parlavo più spesso di poker con qualcuno. Ma poi ho capito velocemente che il mio approccio al gioco e il mio modo di ragionare sono molto diversi, e credo che la cosa più importante sia non divulgarli. Non parlo con nessuno delle mie mani, né chiedo consigli o robe simili”.

Bryn Kenney: una vita a tutto poker

Come detto, l’obiettivo nella carriera di Bryn Kenney è “essere il giocatore più vincente di sempre. Mi piace, mi diverto. Mi piace girare il mondo, volare, alloggiare in qualche bell’hotel, giocare high stakes contro i più forti al mondo”.

Per il pro americano è tutto puro divertimento: “Ovviamente il denaro conta, ma in realtà non ci penso neanche. Mi basta avere denaro da spendere e per poter aiutare la mia famiglia. Ecco cosa mi importa del denaro. Al tavolo per me è come sul ring, come una battaglia. Non penso mai ai soldi”.

Bryn Kenney desidera soltanto una cosa: giocare a poker. E non basta una bad beat a farlo tornare in albergo: “No, io gioco. Se sono qui, faccio sempre re-enter. Magari se il torneo non è eccezionale aspetto fino alla fine della fase di registrazione.

Mettiamo che io venissi eliminato subito, probabilmente aspetterei un po’ e non pagherei più di tre buy-in – di solito non vado oltre i tre, perciò se sono già uscito due volte, aspetto fino all’ultimo minuto prima di rientrare. Mi prendo una pausa e mi rilasso”.

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