In un casinò di Glasgow caso di collusion tra un dealer ed un poker player: interviene la polizia

Brutta storia in Scozia. Denunciato un caso di collusion tra un dealer ed un poker player al Casinò Alea di Glasgow che, in un comunicato, ha confermato l’episodio. I due sono stati sorpresi pochi giorni fa.

“L’Alea Casinò di Glasgow può confermare – si legge nel comunicato – che c’è stato un episodio di collusion tra un dealer ed un giocatore di poker che si è verificato la sera di giovedì 26 luglio”.

La polizia ha rilasciato una dichiarazione sul caso: “un cliente ci aveva chiamati per lamentarsi: pensava che ci fosse un imbroglio che stava andando avanti ad uno dei tavoli da poker”.

Quando la polizia è intervenuta ha rinvenuto un uso improprio ad un tavolo di un telefono cellulare e, molto probabilmente, ha riscontrato che i due complici stavano usando una sofisticata tecnologia per mettere in atto la collusion. Gli inquirenti non hanno voluto rivelare la modalità con la quale veniva sfruttata in modo illecito la tecnologia.

Una fonte però ha svelato che, con ogni probabilità, dealer e player usavano un mazzo di carte segnato elettronicamente e una piccola telecamera installata sul cellulare permetteva di leggere le carte stesse. Il telefono era posto davanti al giocatore e di fronte al concessionario.

Il telefono poi a sua volta inviava un segnale ad un altro cellulare (in realtà un mini pc) che era nelle tasca del player che riceveva la notifica attraverso una auricolare. Secondo questa fonte, questa speciale telecamera poteva leggere le prime 20 carte in cima al mazzo. Nei prossimi giorni le autorità dovrebbero svelare i particolari della vicenda e si capirà se questa versione della truffa può essere credibile.

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