Assurdo! MGM fa causa alle 1.000 mille vittime della sparatoria del Mandalay Bay colpite da Paddock

Tenetevi forte, non siamo su scherzi a parte e non è la classica fake news creata ad arte che potete leggere sui social, è tutto vero: MGM Resorts International, multinazionale di Las Vegas proprietaria del Mandalay Bay, ha fatto causa alle oltre 1000 vittime della sparatoria avvenuta nello spazio adiacente all’hotel.

Ricordiamo che l’1 ottobre 2017, Stephen Paddock, dalla sua stanza del Mandalay, aprì il fuoco in maniera spietata sulla folla che stava assistendo ad un concerto country. Il bilancio fu tragico con 58 morti e centinaia di feriti.

Ragazzi che scappano durante la sparatoria al Mandalay Bay

L’arsenale ritrovato al Mandalay Bay

MGM è proprietaria dell’hotel casinò teatro di questo attacco folle ma non vuole riconoscere le proprie responsabilità, nonostante nella stanza di Paddock fu trovato un vero e proprio arsenale. Le armi furono introdotte dal folle omicida attraverso un ascensore di servizio dell’hotel.

La querela

Per evitare di pagare risarcimenti milionari, MGM Resort ha deciso di querelare i 1.000 poveracci colpiti da Paddock e la reazione negli Stati Uniti da parte dell’opinione pubblica e delle persone sui social network è stata di sdegno per questa mancanza di rispetto verso le vittime.

Nei mesi scorsi, MGM Resort è stata citata in giudizio da centinaia di persone vittime della sparatoria e dai familiari delle vittime. E’ così passata al contro attacco in quella che si preannuncia un’aspra battaglia legale. Secondo le denunce depositate nei tribunali del Nevada e della California, MGM avrebbe adottato tutte le misure necessarie per garantire la massima sicurezza possibile.

“Il tribunale federale è il luogo appropriato per questi casi e fornisce alle persone interessate l’opportunità di una risoluzione tempestiva. Anni di contenziosi e audizioni estesi non sono nel miglior interesse delle vittime, della comunità e di coloro che sono in cura”.

Il precedente

L’avvocato di Las Vegas, Robert Eglet, rappresenta diverse vittime della sparatoria ne caso contro Mandalay Bay. Sostiene che nel 2014, un uomo è stato trovato con più armi all’interno dell’hotel in un incidente che ha preceduto la sparatoria dell’ 1 ottobre dello scorso anno. L’incidente, dice Eglet, doveva stimolare un inasprimento della sicurezza dell’hotel, ma i fatti hanno dimostrato il contrario.

La difesa di MGM

MGM, a seguito della legge contro il terrorismo approvata dopo l’11 settembre 201, aveva assunto la società Contemporary Services Corp., i cui servizi erano stati certificati dal Department of Homeland Security per “proteggere e rispondere agli atti di lesioni di massa e distruzione”.

La certificazione, sostengono gli avvocati della catena di casinò, fa ricadere la responsabilità sul fornitore della sicurezza in caso di atti terroristici, e la posizione di MGM è che tale protezione si estende a Mandalay Bay.

FBI: “non è un atto di terrorismo”

Tuttavia, l’FBI definisce il terrorismo come un atto di “terrore” associato a ideologie estremistiche di natura politica, religiosa, sociale, razziale o ambientale, e non considera la sparatoria di Las Vegas come un atto terroristico in senso stretto, perché l’assassino non è stato indotto da alcuno di queste ragioni.

 

 

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