Pokerstars crash: premi distribuiti in base alle chips al momento della disconnessione, non dell’annullamento

Poche ore dopo il crash di domenica sera su Pokerstars, tutti i premi erano già stati distribuiti ai giocatori coinvolti secondo i termini e le condizioni della room della picca rossa. Riportiamole nuovamente:

  1. Rollback: viene restituito solamente il costo di iscrizione. Questa è la soluzione adottata per i tornei annullati prima che inizino.
  2. Roll forward (nessun giocatore a premi): il 50% del montepremi viene ripartito in maniera uguale tra tutti i giocatori e il restante 50% viene distribuito proporzionalmente alle chips residue. È l’opzione utilizzata per i tornei in corso ma nei quali non è ancora scoppiata la bolla.
  3. Roll forward (giocatori a premi): ogni giocatore riceve il premio minimo assegnato al momento dell’annullamento, mentre la parte restante del montepremi viene distribuita proporzionalmente in base alle chips residue. Si utilizza per i tornei in corso che vengono annullati al termine dello scoppio della bolla.

Un tavolo durante il crash di Pokerstars: un solo giocatore attivo

Pokerstars crash: alcuni utenti riuscivano a giocare (e rubare chips)

La celerità con cui Pokerstars ha reagito al disguido è stata apprezzata dall’utenza ma dopo qualche ora sono spuntati alcuni video sui social network che hanno messo in mostra una circostanza spinosa: mentre la stragrande maggioranza dei giocatori era in sit-out, alcuni giocatori riuscivano a giocare normalmente. In questo modo hanno potuto rubare i bui agli avversari e incrementare vertiginosamente i propri stack, fino all’annullamento del torneo.

A quel punto, grazie alle tante chips accumulate, hanno incassato cifre ben superiori a ciò che avrebbero meritato, danneggiando invece coloro che non potevano fare altro che osservare i loro stack diminuire perché impossibilitati a giocare. Questo video, in particolare, mostra quanto siano stati avvantaggiati alcuni giocatori sulla piattaforma internazionale della picca rossa:

When you’re from the right country! This isn’t right @PokerStars , please refund all the players equally, make it fair! I was able to play like this for more than 50 minutes! @TwitchPoker pic.twitter.com/bWmIAdTGLw

— Karlencho (@Karlencho) 13 agosto 2018

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Pokerstars rivede la sua decisione

Distribuire i premi basandosi sul chipcount al momento dell’annullamento del torneo significa, in questo caso, avvantaggiare alcuni giocatori e svantaggiarne altri. Eppure è ciò che prevede il regolamento, che Pokerstars ha ovviamente seguito. Dopo le polemiche sui social, però, la nota poker room ha fatto un passo indietro e ha rivisto la sua decisione.

“Ci scusiamo con tutti i nostri giocatori per i recenti problemi su Pokerstars”, ha comunicato attraverso l’account Twitter ufficiale. “I giocatori coinvolti sono già stati rimborsati e stiamo lavorando per distribuire i premi entro 72 ore, secondo l’equity al momento della disconnessione“.

Cosa significa concretamente? Che Pokerstars distribuirà i premi basandosi sulle chips dei giocatori al momento in cui sono stati disconnessi e non basandosi sulle chips al momento dell’annullamento del torneo (quando i chipcount erano stati ormai compromessi dai pochi utenti che riuscivano a giocare).

Joe Ingram, per due anni Supernova Elite su Pokerstars

Una decisione che ha suscitato i commenti positivi di gran parte dell community online, compresi quei personaggi noti che in passato avevano attaccato duramente le policy del colosso del poker online. Joe Ingram, ad esempio, ha commentato la comunicazione ufficiale via Twitter scrivendo:

È una grande decisione di Pokerstars quella di rimborsare i giocatori in base alle chips che avevano al momento della disconnessione invece delle chips che avevano dopo 45 minuti in sit-out. Pensavo che Stars avrebbe gestito nel modo corretto questa situazione per diversi motivi e sono felice che l’abbiano fatto“.

Non ci sono ancora state comunicazione ufficiali per quanto riguarda il .it ma la gestione della situazione dovrebbe essere la stessa: rimborso e distribuzione dei premi basandosi sul chipcount al momento della disconnessione.

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