PAZZESCO! Il fisco spagnolo a caccia delle vincite di Hensan ed altri pro tedesci e italiani nei casinò iberici

La sentenza Blanco-Fabretti della Corte di Giustizia Europea non sembra aver condizionato il fisco spagnolo che sta richiedendo il pagamento delle tasse arretrate (più interessi e spese legali) sulle vincite maturate nei tornei,disputati nei casinò iberici nel 2014, a giocatori tedeschi, francesi, danesi e sembra anche italiani.

Tra i professionisti la voce gira da qualche ora e a condividere il suo disappunto su Twitter è il pro inglese Patrik Leonard, il quale ha fatto sapere che l’agenzia delle entrate di Madrid ha mandato delle richieste a professionisti tedeschi, francesi, danesi ed anche (così sembra) italiani. In poche parole, a tutti (o quasi) i giocatori europei.

Photo courtesy of Pokernews and Danny Maxwell

Rispondendo ad una domanda di Paul Newey su Twitter se ci fossero anche giocatori britannici coinvolti, con due tweet Patrik Leonard ha risposto: “no amico, ho sentito di casi di giocatori francesi e tedeschi fino ad ora. Beni congelati e avvocati fiscalisti ingaggiati molto costosi etc, ma nessun caso in Gran Bretagna fino ad ora”.

In seguito il player inglese dà un altro aggiornamento: “ho sentito effettivamente anche del coinvolgimento di italiani e danesi…”.

Il sito tedesco Pokerfirma ha iniziato anche a fare i primi nomi. Per il portale ci sono diversi giocatori residenti in Germania coinvolti, tra i quali l’ex vincitore dell’European Poker Tour Hossein Ensan che ha contattato i redattori e li ha informati della sua situazione attuale.

Nel 2014 Ensan si gioca la vittoria finale all’EPT Barcellona: al tavolo finale c’è anche Andrea Dato che finirà al quarto posto. A 3 left il giocatore residente in Germania ma di origini turche, fa un deal con l’americano Samuel Phillips (che ha incassato più di un milione) e il connazionale tedesco Andre Lettau che poi vincerà il Main event. In base all’accordo Hossein ha vinto €652.667.

Da quello che sostiene il player, una volta tornato a casa, avrebbe chiarito tutto con l’agenzia delle tasse tedesca. Una lettera del fisco spagnolo ha informato però le autorità tedesche di voler incassare dal giocatore tasse arretrate per la vincita del 2014. La pretesa è di €235.000 su €652.000 di profitto più spese legali ed interessi. L’incarico spetterebbe alla finanza tedesca che poi dovrebbe girare tutto al Governo spagnolo. La faccenda è molto seria.

Sappiamo che il codice fiscale spagnolo è uno dei più severi e sta colpendo sportivi e giocatori di poker ma soprattutto, con questo atteggiamento, rischia di mettere a serio rischio e pericolo i tornei di poker che si disputano nei casinò iberici. In poche parole il fisco spagnolo non si limita a tartassare i propri giocatori domiciliati ma anche i residenti di altre nazioni.

 

Finalmente 888, la seconda Poker Room online a livello mondiale è arrivata in Italia. Registrati subito! Per te un Bonus immediato di 8 euro senza deposito e Freeroll giornalieri da 5000 euro.

In ogni caso, a Madrid stanno ignorando il divieto di doppia imposizione, principio europeo applicato dalla Corte di Giustizia: Hossein Essan ha già pagato le tasse sulla sua quota di iscrizione al torneo disputato al Casinò di Barcellona e versata al fisco spagnolo. Da verificare poi se abbia pagato ulteriori tasse al fisco tedesco.

Bisogna anche verificare la convenzione bilaterale fiscale tra Germania e Spagna cosa prevede per i redditi diversi (in genere le vincite nei casinò rientrano in questa categoria). Ma la convenzione non può certo derogare ad un principio europeo contenuto nei Trattati.

In ogni caso la Sentenza Blanco-Fabretti della Corte di Giustizia europea è chiara ed i giocatori che hanno già versato le tasse sul rake pagato in un casinò europeo, non dovono pagare ulteriormente altre tasse.

Nonostante tutto, il fisco spagnolo va avanti con un atteggiamento vessatorio nei confronti dei poker players, richiedendo una tassazione sproporzionata a quattro anni di distanza dalla vincita. I primi a pagare per questo atteggiamento saranno però gli stessi casinò iberici.

Abbiamo già assistito in Spagna al caso di Dragan Kostic che è stato duramente colpito dalla furia dell’agenzia fiscale (condannato a 18 mesi di reclusione e pagamento di una multa da oltre 600mila euro) e c’è anche il precedente inquietante del gran maestro di scacchi Francisco Vallejo Pons al quale le autorità spagnole hanno chiesto oltre 1 milione di euro per vincite online. Peccato che quei soldi li abbia persi tutti, secondo quanto sostiene il giocatore: 1 milione riguardava le vincite lorde e non il profitto.

Hossein Essan ha incaricato un esperto avvocato fiscalista spagnolo e sta cercando in tutti i modi di tutelarsi. Patrik Leonard ha chiosato sulla vicenda con un commento amaro ed anche un pò colorito: “tassare il 33% delle vincite già tassate dal 2014 ad un sacco di persone che hanno già speso/investito/giocato/perso è assurdo. Sembra proprio uno spettacolo di m. enorme!”

CONTINUA A LEGGERE