Jerome Jozza: “perché non è tecnicamente possibile per il croupier controllare i lanci alla roulette: le strategie dei casinò”

La provocazione di Richard Marcus che sostiene che sia possibile per i dealer indovinare il settore quasi ad ogni lancio della pallina nella roulette è stata classificata come un “modo per farsi pubblicità”. Lo sostengono diversi esperti e responsabili di casinò sui social che hanno commentato negativamente le sue affermazioni. In prima fila, tra gli scettici, c’è Jerome Jozza, un amico di Assopoker che spesso ci aiuta ad orientarci in questo complesso mondo che sono i casinò.

Jerome lavora quotidianamente con i dealer essendo co-responsabile scuola JCA Croupier in Italia ed a Malta: “di solito questa dei lanci è una leggenda che circola tra i croupier con meno di due anni d’esperienza. Credo che se ci fosse un modo per riuscire al 100% a prendere anche solo un settore della ruota, i casinò sarebbero già tutti belli che chiusi”.

Jozza spiega ai meno esperti: “La roulette e’ un gioco aleatorio, ossia un gioco in cui l’esito non si può assolutamente ed in alcun modo prevedere”. Il banco vince nel lungo periodo a prescindere da un punto di vista statistico-matematico, quindi è fondamentale per il casinò preservarne l’integrità: La roulette è un gioco a favore del banco ossia a causa del rapporto del odds presenti ha un payout del 97,3% e, in poche parole, significa che indipendentemente dal sistema utilizzato il casino preleverà dalla nostre puntate il 2,7%”.

“L’introduzione delle losanghe rende il gioco della roulette imprevedibile e aleatorio”

Questo però non vuol dire che qualche mal intenzionato non possa condizionare l’andamento del gioco? Quando in ballo ci sono tanti soldi, le tentazioni sono forti ma i casinò si sono affidati alla tecnologia ed ad alcuni trucchi: “i Casinò, nel corso degli anni, hanno inserito del materiale per rendere il gioco ancora più aleatorio come le losanghe“.

Le losanghe non sono altro che degli “inserti di metallo in rilievo, di diverse forme geometriche, ed hanno lo scopo di interrompere la corsa della pallina facendola precipitare verso il basso” (definizione presa dal sito Roulette.it).

Jozza svela che “alcuni produttori (su richiesta dei casinò) preferiscono posizionarle in modo che le losanghe verticali siano il più vicino possibile al disco numerato. Il loro numero è sempre pari e va dalle dalle 8 alle 16, posizionate alternativamente parallele o perpendicolari al bordo del cilindro. La loro lunghezza è anch’essa variabile ed è in funzione del numero di losanghe e della superficie concava su cui poggiano, è comunque di solito compresa tra i 2 ed i 5 centimetri”.

“Lo scopo principale delle losanghe è quello di impedire che la pallina abbia una spirale discendente regolare dal momento che lascia il bordo superiore per scendere verso le caselline numerate. Le losanghe orizzontali prolungano il percorso della pallina, mentre quelle verticali lo interrompono bruscamente, facendo scendere la pallina immediatamente. L’introduzione delle losanghe sono state inserite nel secolo scorso proprio per evitare che con dei lanci a velocità costante il croupier fosse in grado di far cadere la pallina verso il basso sempre dallo stesso punto”.

Altra variabile: la pallina della roulette

Ma ci sono anche altri accorgimenti tecnici adottati dal casinò per rendere i lanci più imprevedibili: “la pallina (“boule”) riveste un ruolo fondamentale e la sua precisione e perfezione garantiscono uno svolgimento del gioco più equo e di conseguenza più favorevole per il casinò. La pallina della roulette viene lanciata dal croupier appoggiandola al bordo superiore della parte concava e dandogli un colpo deciso. A quel punto occorreranno i seguenti fenomeni fisici:

  • Rotazione su se stessa
  • Attrito della parte inferiore sulla superficie concava
  • Attrito della parte laterale sulla superficie del bordo interno del cilindro
  • Forza centrifuga determinata dalla velocità di lancio
  • Forza di gravità

Tutte queste componenti si sommano e, con la diminuzione della velocità dovuta ai vari attriti, i rapporti tra le forze cambiano fino al punto che la forza di gravità farà staccare la pallina dal bordo e scendere a spirale verso il centro“.

Ma le dimensioni contano? Jerome prosegue nella sua analisi: “Le palline sono solitamente di due diverse dimensioni: 18 e 21 mm, nei paesi anglosassoni si utilizzano palline di dimensioni pressoché uguali, leggermente più piccole o più grandi dovute alle differenti unità di misura: 3/4” e 7/8. La dimensione della pallina è importante perché una pallina piccola tenderà a rimbalzare di più una volta raggiunto l’interno della casellina, mentre tenderà a fermarsi prima se il bordo inferiore della casellina (l’altezza della campana) è più alto del suo baricentro.

Al contrario una pallina di grosse dimensioni tenderà a rimanere intrappolata all’interno della casella quando cade di lato, perché essendoci meno gioco, perde subito velocità sbattendo contro il separatore, mentre se il bordo inferiore è più basso, tenderà a salire sulla campana se la sua discesa è più verticale anche a basse velocità (ad esempio se colpisce la losanga verticale)”.

I materiali: palline sintetiche più imprevedibili

Anche altri particolari della pallina possono rendere il gioco ed i lanci imprevedibili: “Il materiale è cambiato negli ultimi anni dall’avorio alle palline in materiali sintetici (teflon, acetato, nylon, altri polimeri) per due principali motivi, il divieto di usare l’avorio come materiale e la maggiore elasticità delle palline sintetiche. Questa maggiore elasticità aumenta il coefficiente di rimbalzo rendono la corsa della pallina più imprevedibile“.

“Il peso è un altro fattore determinante. I vari tipi di plastica hanno delle durezze diverse e di conseguenza le palline possono essere più o meno pesanti. Per fare un esempio estremo consideriamo il peso del pallino del biliardo e di una pallina da ping-pong, entrambi in materiali sintetici ma entrambi gli sport non sarebbero gli stessi se gli strumenti si invertissero.

La massa del materiale ne determina la forza di gravità che farà precipitare più o meno velocemente la pallina e l’energia cinetica data dalla rotazione sul proprio asse della pallina. Le palline più leggere ruoteranno di più su se stesse e di conseguenza ci impiegheranno più tempo a fermarsi.

Ogni tavolo ha in dotazione diverse palline e di diversa misura, a discrezione del capo tavolo, può venire sostituita la pallina con una differente. Questa operazione viene fatta a volte per interrompere una serie di numeri anomala o per “disturbare” il filotto di un giocatore vincente”.

La roulette: come viene progettata

Infine la regina di tutte, la roulette: “La sua inclinazione deve essere esattamente uguale a quella della parte concava, dalla quale è separato da una frazione di millimetro. La pallina deve poter scendere dalla parete della fissa della roulette e scivolare sull’anello dei numeri senza che ne venga alterato il suo movimento.

L’anello dei numeri un tempo faceva parte dello stesso blocco del disco centrale, oggi è un elemento che viene fissato sopra al piatto.

L’anello mobile permette agli operatori del casinò sia di sostituire facilmente il pezzo qualora si dovessero usurare le scritte dei numeri che (soprattutto nelle roulette con anello separatore fisso) di modificare la posizione della roulette spostando il disco dei numeri in modo da farli corrispondere con diverse caselle.

Questo accorgimento oggi viene utilizzato come alternativa più rapida e meno complessa al cambio della roulette tra un tavolo e l’altro.

Poi c’è l’ Anello separatore. Senza dubbio l’elemento che più di ogni altro determina la “casualità” della roulette e ne influenza pesantemente le sue caratteristiche di gioco. E’ indubbio che una casellina corta, stretta, profonda e con i bordi alti, difficilmente farà rimbalzare fuori la pallina. Il contrario succede per le caselline larghe, basse e poco profonde, nelle quali la pallina che scende dalla conca non si fermerà quasi mai (soluzione tipica delle roulette americane) Di regola una buca ha una profondità che varia dagli 8 ai 14 millimentri”.

“Quest’anno Grosvenor, operatore di casinò in Gran Bretagna, ha inserito nelle gare come miglior croupier 2018 una nuova skill Spinning 5 a 10 giri, 11 a 15 giri, 16 a 20 giri e oltre i 20 giri. Ma questo serve solo per velocizzare il gioco a seconda del tavolo non certo per riuscire a mandare la pallina dove vogliono i croupier”.

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