Jay Farber: “Gli high roller? Preferisco investire soldi in case, auto e feste”

Nel 2013 il tavolo finale del Main Event WSOP era costituito da 8 professionisti e un solo giocatore amatoriale. Quel giocatore amatoriale si chiamava Jay Farber, era stato stakato da Dan Bilzerian (presente nel rail con un seguito di decine di ragazze) e avrebbe chiuso il torneo in seconda posizione per $5.174.357, battuto solo da Ryan Riess.

Dopo quell’exploit, molti si aspettavano di vedere Jay Farber impegnato nelle partite high stakes televisive o nei tornei high roller. D’altronde il pr di night club di Las Vegas si era definito più volte un gambler… la sua storia, però, dimostra che esistono anche gambler con la testa sulle spalle, capaci di capire quando il gioco è un semplice svago come un altro e quando invece si trasforma in un rischio per nulla divertente.

Farber ne era consapevole e per questo motivo ha sempre evitato di diventare carne da macello per i pro. È stato invece molto meno intelligente per quanto riguarda i giochi da casinò, il Blackjack in particolare…

Jay Farber: “Quella notte da incubo al Blackjack dell’Aria”

È stato lui stesso ad ammetterlo in un’intervista a CardPlayer.com: il Blackjack è la sua bestia nera: “Dal punto di vista economico non c’è niente di cui mi pento nella mia vita. Anzi una cosa c’è: le st****ate che ho fatto al Blackjack“, ha detto, per poi spiegare di aver perso una cifra importante dopo il secondo posto nel Main Event WSOP 2013.

Giocando a Blackjack ho perso $100.000 in una sola notte, arrivando a puntare fino a $10.000 a mano. A un certo punto avevo quattro sette su due slot, ho splittato e ho fatto 17. Il banco ha fatto 18 e volevo vomitare. È stata una delle sessioni più brutte della mia vita. Per consolazione, l’Aria mi ha regalato una notte nella suite”, ha dichiarato il 33enne.

Si tratta di un comportamento da cui prendiamo le distanze con forza ma soprattutto che dobbiamo contestualizzare: Farber aveva vinto, pochi mesi prima, 5.1 milioni di dollari nel Main Event WSOP. Quella cifra, per quanto enorme per noi comuni mortali, rappresenta meno di un cinquantesimo di quanto incassato in precedenza.

In ogni caso, è sempre bene ricordare che il gioco d’azzardo può causare dipendenza e può rovinare la vita di chi lo approccia senza disciplina e autocontrollo. Una verità inconfutabile che conosce bene lo stesso Jay Farber, il quale ha imparato da errori come quello commesso al tavolo di Blackjack.

Mi piace giocare d’azzardo ma solo quando c’è equilibrio nel rapporto tra le perdite e il divertimento. Se diventa qualcosa di eccessivo è necessario fermarsi”.

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La seconda posizione nel Main Event WSOP

Farber ha vissuto un’estate molto positiva ai tavoli di poker: ha chiuso terzo nel WSOP Bounty per $121.932 e quinto in un torneo del CPPT per $134.083. Una run importante, che lo ha riportato con la mente all’estate di cinque anni fa.

“Non ho rimpianti per quanto riguarda il Main Event. Certo, avrei voluto vincerlo invece di chiudere in seconda posizione, ma a due tavoli finali c’erano solo pro oltre a me. Avrei potuto runnare meglio in heads-up ma prima avevo runnato da dio. Non ho mai guardato il video dell’heads-up perché non mi interessa guardare il poker in tv, ma da quello che mi hanno detto Ryan aveva sempre il punto ed è difficile vincere così“.

Jay Farber: “Meglio spendere soldi in divertimenti e auto che negli high roller”

Poi, affronta il discorso della vincita ottenuta e del modo in cui l’ha spesa:

“Molti mi hanno chiesto di partecipare a certe partite high stakes, altri mi hanno chiesto perché non ho iniziato a giocare gli high roller. La verità è che con i soldi che ho vinto ho fatto cose più divertenti e intelligenti di sfidare i migliori poker player al mondo“, ha dichiarato dimostrando di aver gestito la vincita con intelligenza, forse proprio perché aveva imparato una bella lezione dopo la batosta subita al Blackjack.

Dunque, come ha speso i milioni di dollari incassati? Ecco la sua risposta:

Ho comprato una casa e ho acquistato alcune automobili, come una Corvette e una Mercedes sportiva. Mi piacciono molto le automobili, anche se costano tantissimo sul lungo periodo. Ma soprattutto ho fatto festa. Tanta. Per almeno un anno intero non ho fatto altro che festeggiare“.

Un buon modo di spendere i soldi vinti al tavolo grazie a una run probabilmente irripetibile…

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