Las Vegas, Strip da record: i casinò incassano $17,7 miliardi ma i dipendenti… ecco quanto guadagnano!

Una ricerca della Gaming Research dell’Università del Nevada (UNLV) rischia di mettere in serio imbarazzo i casinò di Las Vegas.

Secondo i ricercatori le sale da gioco della Strip hanno incassato l’anno scorso $17,76 miliardi di revenues, si tratta di un record storico. Eppure, sempre secondo l’UNLV, i quasi 100.000 lavoratori hanno guadagnato la cifra più bassa in assoluto dal 1990.

In base ad un’iconografia realizzata questa settimana, i payroll (le buste paga) sono stati solo il 30% delle revenues. Per i ricercatori si trattata della percentuale storica più bassa degli ultimi 30 anni.

La produttività per ogni dipendente è stata calcolata – ed è qui che nasce l’imbarazzo dei casinò – in $180.000 in media (in poche parole ogni dipendente – mediamente – ha prodotto revenues per 180.000 bigliettoni verdi). Sempre secondo l’average, ogni impiegato costa al casinò circa $54.000. E’ il dato all time più basso. Nel 2016 il picco negativo aveva toccato i $55.000. Ora addirittura si è andati sotto questa soglia, nonostante la produttività record.

Logico che i casinò devono sostenere costi fissi di ogni tipo, tasse e spese marketing e promozionali comprese, oltre agli enormi costi per mantenere le strutture, ma il gap tra $180.000 e $54.000 ai ricercatori pare enorme.

L’aspetto positivo è che i casinò non hanno mai registrato una produttività simile per dipendente.

Ci sono 30.000 workers in più nei casinò rispetto al 1990, quando lavoravano circa 68.000 impiegati sulla Strip che coprirono il 36,1% dei ricavi (è il “peso” del costo del lavoro). Rispetto a 28 anni fa, quella percentuale è diminuita del 16% (fonte UNLV).

Il costo del personale è aumentato del 280% rispetto al 1990 ma la Strip ha ora 9 casinò in più.

Per i ricercatori universitari “gli ultimi 25 anni hanno visto un’enorme crescita della Strip. I ricavi sono aumentati in maniera verticale come il costo del lavoro. Eppure, in generale, l’incremento delle revenues ha superato di netto l’implementazione degli aumenti in busta paga: i dipendenti dei resort-casinò hanno prodotto – in proporzione – più entrate rispetto a quanto fatto in passato, sia in termini assoluti che nel rapporto tra salari ed entrate”.

Bisogna però capire, aggiungiamo noi, quando sia stato effettivamente l’apporto extra dei lavoratori nella produttività, rispetto al peso degli investimenti in questa evoluzione. In parole povere: i casinò avendo investito in nuove strutture (più attrattive e funzionali) e i nuove tecnologie hanno forse implementato anche la produttività dei dipendenti? Questo aspetto non è assolutamente analizzato dalla ricerca ma sarebbe interessante conoscere anche questi aspetti.

Senza dubbio a Las Vegas, vi è una maggiore efficienza nella gestione del personale che gode anche di un’esperienza e una consapevolezza diversa che consente una produttività maggiore. Stiamo parlando di super professionisti dell’industria del gambling e dell’ hospitality e dell’intrattenimento.

C’è poi una larga percentuale di lavoratori, in particolare quelli del reparto gaming, cibo e bevande, che guadagna somme interessanti con le mance, ma non ci sono dati al riguardo.

Interessanti invece le stime sull’impatto dell’arrivo in città dell’ NFL (National Football League). Secondo un report dello Stato del Nevada, i Raiders (giocheranno le loro partite casalinghe a Sin City) dovrebbero portare circa 400.000 persone in più in città ogni anno e generare un fatturato extra di 620 milioni di dollari nelle varie attività economiche di Las Vegas.

Saranno impiegati circa 6.000 lavoratori permanenti con uno stipendio medio di circa $38.000.

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