Le “sboronate” di Sam Trickett: “giocavo per £5 ed ora faccio una vita da ballas ma sono andato due volte broke”

Proviamo una certa simpatia per Sam Trickett, forse per il suo atteggiamento sempre positivo: alla fine ai tavoli ha sempre mantenuto un comportamento serio e rispettoso per gli avversari. Fuori però Big Sam ama esagerare, non che sia un problema, alla fine ognuno è libero di fare quello che vuole e lui se la gode alla grande e fa bene. Non ha mai fatto del male a nessuno, sia chiaro. E’ giovane e ricco, giusto così.

Amava far parlare di sé e comparire sui social in maniera mai anonima, tra bellissime fidanzate, ville, fuoriserie e una vita da ballas. Dopo il matrimonio con la bella Mieke però ha mantenuto un basso profilo per un paio d’anni.

Nella giornata di ieri ha rotto questo patto con se stesso ed è uscito allo scoperto e (forse spinto dai suoi sponsor, ne ha sparate di belle. In Italia, con l’ondata di falsi moralisti ed invidiosi, con dichiarazioni del genere, Trickett avrebbe rischiato la santa inquisizione dei finti moralizzatori.

 

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Le vincite in carriera di Sam Trickett

Il 32enne di East Retford ha raccontato la sua vita al tabloid scandalistico Daily Star, esagerando un pò, forzando un la mano su alcuni aspetti: “ho vinto 15 milioni di sterline nei tornei e molto altro nei giochi cash game”. In un’intervista sulla sua vita, dinanzi ad un pubblico che non conosce bene le dinamiche del poker, sembra che Sam abbia guadagnato effettivamente 15 milioni di pounds. Bisogna fare attenzione a non confondere profitti con incassi.

In realtà sono vincite lorde, gran parte delle quali oltretutto comprensive di quote di staker che lo hanno finanziato per il Big One Drop. Alla fine il quadro è un pò fuoriviante per coloro che non conoscono bene questo mondo. E’ logico pensare che Big Sam abbia guadagnato molto meno rispetto alle cifre sbandierate sulla stampa.

Il tabloid poi la spara grossa: “coloro che seguono il poker sostengono che abbia vinto 30 milioni di sterline”. L’affermazione sembra un pò forzata per usare un eufemismo. Stiamo parlando di un giocatore vincente, ma come detto bisogna verificare bene alcune cose e soprattutto: dei 15 milioni vinti nei tornei quanti effettivamente sono finiti nelle tasche di Trickett? Sicuro l’inglese se la passa bene, ma le cifre in questione, almeno nei tornei, sono nettamente più basse. Impossibile fare una verifica per il cash game.

 

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Short trip away before the WSOPE…

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Big Game Macao

Il player inglese racconta di aver vinto “7 milioni in un giorno” durante il Big Game a Macao, in una delle partite più ricche del pianeta e conoscendo gli standard ci sta. Parlarne ad un pubblico generalista non è proprio “educativo” ma il contesto inglese è ben diverso. In ogni caso, stiamo parlando di uno dei players che rientra in una cerchia ristretta ed esclusiva, non della normalità dei giocatori di poker. Poche persone al mondo possono sedersi a quei tavoli. Meglio non perdere contatto con la realtà.

E’ stato onesto quando ha ammesso: “ho anche perso un milione di sterline in un giorno, un paio di volte. Se pensassi di aver perso più di quello mi sentirei a disagio. Quindi, quando succede, tendo a frenarmi, ad alzarmi e  smettere”. Come vi ripetiamo sempre: stiamo parlando di eccezioni, non fatevi ingannare da certe cifre, il poker per la maggior parte della persone deve essere solo sano divertimento low stakes.

“Sono andato due volte broke”

La vita del poker player può sembrare affascinante ma ha tanti lati oscuri che Sam Trickett racconta: “sono andato in bancarotta un paio di volte. Mio padre è sempre stato contrario a questo tipo di vita. Il direttore della banca mi ha voluto parlare esortandomi a non giocare più. Mi fece sedere e mi disse di fermarmi. E’ stata una scelta dura perché in altre situazioni gli avrei dovuto dare retta, ma in questo caso era sicuro che nel lungo periodo ce l’avrei fatta”.

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“Sapevo che nel long term avrei guadagnato. Sono dovuto andare contro tutti e questa cosa ha sconvolto la mia famiglia. C’è voluto parecchio tempo prima che capissero le mie scelte”. Ha aggiunto: “Ma ho visto che c’erano soldi da guadagnare perché il poker è un gioco di abilità”. Soprattutto 12 anni fa c’era molto denaro in giro e parecchi players amatori.

 

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Until next time – see u guys ❤️

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“Le mie fuoriserie… ecco quanto mi sono costate”

Zio Sam continua ad ostentare: “ho quattro proprietà compresa la mia casa di Ibiza. Ed ho speso molto in fuoriserie nel corso degli anni. La mia Ferrari personalizzata mi è costata £ 275.000 (che sfasciò…), la Range Rover £ 90.000. Ne ho un’altra che costa £ 120.000” il bullo sembra tornato.

 

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Sam era una giovane promessa nel calcio ma un infortunio ha stroncato la sua carriera. Aveva anche la passione per il biliardo da quando aveva 14 anni. A 18 iniziò con il poker con partite da 5 sterline la sera, mentre di giorno lavorava come muratore. Dopo due anni, nel 2006 è diventato professionista.

Dagli inizi, con tanto studio ed applicazione ne ha fatta di strada arrivando secondo nel Big One Drop il torneo più ricco di sempre. “Il poker è uno skill game ed ero sicuro di farcela per quel motivo”. Trickett poi parla del suo successo e del fatto che si ritiene una persona ricca con tutti i pro e i contro: “ci sono aspetti negativi in tutto questo. Le persone spesso hanno in mente di ottenere qualcosa da te e non sai se sono genuine oppure no. E può essere difficile mantenere amicizie quando viaggi così tanto. Una delle mie relazioni è stata rovinata da tutto ciò”.

“Credo di non rispettare ancora i soldi quanto dovrei. Non sono un esempio quando si parla di cose materiali” rivela Sam Trickett in tutta sincerità: “a volte faccio schifo…”.

A margine di questa intervista ci sentiamo di dirvi una cosa: il poker è un gioco di abilità ma serve molta disciplina, testa, talento e tanto studio e sacrificio. Non fate mai il passo più lungo della gamba, giocate con responsabilità, usando sempre la vostra testa e per ogni partita spendete solo una minima parte del budget (bankroll) che avete destinato ai vostri hobby .

 

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Noooooooooooooo! Mother Sticker

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