La poker face? Ecco come svilupparla usando… la vita reale!

Non tutti conoscono la complessità, i dettagli e i retroscena più nascosti del poker. Ma c’è un elemento, la poker face, che anche chi non è giocatore ha sperimentato. Per una semplice ragione: è utilizzata sia al tavolo verde sia nella vita di tutti i giorni. Non si tratta, infatti e nonostante il nome, di una semplice “arma” da utilizzare solo durante le partite: si tratta invece, più in generale, della capacità di mascherare emozioni e sentimenti anche in contesti quotidiani. Chi, perlomeno una volta nella vita, non ha dovuto farlo?

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La capacità di indossare una buona poker face può essere cruciale quando, carte in mano, tenti di bluffare per non buttare alle ortiche una mano forte. Oppure quando sei in all-in con pocket aces, facendo finta di non provare nessuna emozione per tutto il tempo che serve a convincere il tuo avversario a consegnarti i suoi soldi.

Ma come si può fare pratica e imparare a cucirsi sul volto una poker face da vero pro? Il campo di allenamento migliore può essere proprio la vita reale. Così, la prossima volta che ti trovi al tavolo verde in ​​una situazione difficile, potrai affrontare il momento consapevole del fatto che sei perfettamente preparato.

Il conto del primo appuntamento

Hai conosciuto qualcuno su un’app di incontri; avete parlato un bel po’ e organizzate un appuntamento per un drink. Sta andando tutto bene, siete stati bene fin da subito e così hai lasciato che scegliesse il bar dove andare. Consumate qualche drink, poi qualcuno ordina degli shot. Non ricordi chi sia stato ma… conta davvero qualcosa? Dovrebbe, dato che alla fine il conto da pagare è salatissimo. Come siete riusciti ad arrivare a quella cifra? Gli shot di tequila costano davvero così tanto? Tra l’altro, domani devi anche pagare l’affitto. Perfetto, è arrivata l’ora della poker face.

L’amico dalle idee ridicole

Abbiamo tutti un amico capace di genio e stupidità allo stesso tempo. Sembra che abbia sempre pronta la grande idea che lo renderà multimilionario. Però, negli ultimi tempi, pareva essere diventato più saggio: il suo ultimo progetto sembrava fondato, proprio una super idea. Ma quando l’hai rivisto l’aveva già cestinata per qualcosa che, a voler essere generosi, non ha il minimo senso. A questo punto diventa fondamentale che lui non si renda conto di quello che stai pensando e provando: pensi di potercela fare?

Il cibo inaspettatamente piccante

Sei uscito per una cena in un ristorante indiano con alcuni vecchi amici, e nel menù c’è una nuova specialità. Accanto al nome c’è solo la foto di un peperoncino. Il che, per te, è un’ottima notizia. Ti piace il cibo saporito, ma a una condizione: che quel saporito non sia devastante. Ordini il piatto, ingoi il primo boccone e vieni colpito da una mitragliata di peperoncino purissimo.

Hai circa sei secondi prima che qualcuno del gruppo si giri verso di te e se ne accorga. Hai anche meno tempo se ti sentono tossire. Ok, sai bene cosa devi fare ora.

Il tocco “accidentale”

È stata una grande stagione per la tua squadra. Ora, con una sola partita da giocare, il momento è critico. Il motivo? Con quei tre punti potete vincere il titolo. E può succedere proprio con i vostri più acerrimi rivali. Fantastico.

Mancano cinque minuti alla fine. Al momento tutto liscio, uno dei tuoi ha segnato il vantaggio e siete avanti per 1-0. Ma gli altri attaccano, sono al disperato arrembaggio finale. A un certo punto un avversario tira, e tu tenti di bloccarlo. La palla colpisce il tuo dito medio, prima di rotolare verso il portiere senza causargli nessun problema. Tutti hanno visto cos’è successo (uno dei tuoi compagni ti ha anche fatto l’occhiolino) ma l’arbitro non ha fischiato nulla. Riesci a fare finta di niente nonostante le proteste furibonde degli avversari? Se la risposta è sì, complimenti: sei una poker face naturale.

Tirando le somme: se hai iniziato a leggere questo articolo pensando di avere molto da imparare sulle strategie di poker e sulle poker face, a questo punto dovresti aver capito che ti sbagliavi. Tutti sono nati per giocare a poker, anche se non l’hanno mai fatto prima. Molto semplicemente, ancora non lo sanno.

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