La storia di Damon Ferrante e di un Platinum Pass che vale di più. Molto di più

Damon Ferrante è uno dei 320 possessori di un Platinum Pass, il ticket che consente di partecipare al PokerStars Players NL Hold’em Championship in programma dal 6 al 10 gennaio alle Bahamas.

Il 52enne del New Jersey lo ha ricevuto in qualità di Community Player Platinum Pass winner, un riconoscimento pensato per chi, attraverso il poker, si dedica al prossimo. Una bella storia.

Eppure, quella di Damon Ferrante è fatta di paura, di dolore e di “rimedio”.

damon-ferrante-poker.jpgDamon Ferrante al termine di un evento vinto al Borgata

Nel 2011, all’allora 45enne del New Jersey, sposato da 20 anni, viene diagnosticata una leucemia linfatica cronica (LLC), ovvero un cancro del sangue, per il quale ancora oggi non esiste una cura. Il mondo gli crolla addosso.

Pensavo ai miei due figli, a mia moglie, al mio matrimonio, alla mia famiglia, ai miei affari e a come avrei perso tutto questo. Una sensazione spaventosa. Quel giorno la mia vita è cambiata per sempre “, ha dichiarato Ferrante. “Vedo una coppia che si tiene per mano e cammina per la spiaggia, è subito voglio la stessa cosa per noi, per sempre”.

Un “per sempre” che secondo i medici può durare da 4 a massimo 7 anni. E’ difficile anche solo immaginare cosa possa essere passato nella sua testa in quei primi giorni, ma dalle sue parole si capisce che la paura è presto diventata dolore cupo per l’imminente perdita di tutto. Per resistere, a Damon Ferrante serve un rimedio in grado di lenire quel dolore e lui lo trova nel poker.

“Ho scoperto che il pensiero fisso sulla mia situazione passa in secondo piano mentre gioco, e tutta la mia attenzione si sposta sul poker una volta che le carte sono in movimento. Troppe persone scoprono di avere il cancro o altri disturbi e semplicemente rinunciano alla vita. Questo può condurre ad atti estremi”.

Il poker diventa così per lui una vera e propria terapia. All’età di 50 anni Ferrante partecipa ad un torneo “senior” durante un PokerStars Live. Si piazza al 4° posto ma il denaro vinto si trasforma subito in un’idea: poter aiutare gli altri attraverso il gioco. Si iscrive così ad un torneo di beneficenza in memoria del Team PokerStars Pro Chad Brown (deceduto nel 2014 per un tumure) ed è a questo punto che PokerStars lo nota, offrendogli di rappresentare l’azienda nei tornei di beneficenza.

Da quel giorno Damon Ferrante ha continuato a giocare tornei di poker, ottenendo risultati e distribuendo la maggior parte delle vincite in opere filantropiche. Parliamo di decine di migliaia di dollari.

Poi, qualche giorno fa, PokerStars ha incaricato Chris Moneymaker di consegnare il Platinum Pass a Damon Ferrante.

“Ho pianto a dirotto, non poteva essere altrimenti. E’ stato un momento incredibile per me” ha raccontato. “Onestamente, mi ha toccato il cuore al punto che sono scoppiato a piangere perché, se le cose dovessero andare per il verso giusto, avrò la possibilità di aiutare tantissime persone”.

La terapia ha funzionato, in tutti i sensi. Damon Ferrante sta meglio, anche fisicamente. La sua condizione rimane a rischio, ma il conto alla rovescia è rallentato. Il cancro sembra aver raggiunto uno stadio gestibile, come dimostrano le analisi del suo sangue. Eppure il poker serve sempre, perché i momenti bui sono sempre in agguato.

Tutto questo ci aiuta a non perdere mai di vista il vero senso del gioco che è prima di tutto un atto creativo in grado di portarci al di là dei problemi e dei limiti della vita.

Anche del più grande di tutti: averne una sola.

CONTINUA A LEGGERE