Enrico “Wh4TisL0v3” Camosci: “Volontà, umiltà e razionalità sono i miei ingredienti, gli HR live il mio obiettivo!”

Volere è potere. Se dovessimo riassumere lo spirito – indomito e probabilmente indomabile – di Enrico Camosci utilizzeremmo proprio queste parole.

Il 25enne bolognese non ha bisogno di grandi presentazioni per chi conosce il mondo del poker italiano e non solo. Presenza costante su PokerStars.it con il nickname “Wh4TisL0v3“, da anni macina risultati su risultati negli mtt, la sua specialità, con un record di vittorie nel NoS e un trend che parla da solo.

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Al tempo stesso non disdegna qualche apparizione anche al tavolo live, pur non essendo questo il suo territorio di caccia elettivo. Dal 2013 – anno del suo debutto in un evento live con l’IPT di St. Vincent – ad oggi, Enrico Camosci ha realizzato 20 ITM, accumulando 476.287 dollari (dato Hendon Mob).

Solo due settimane fa ha messo a segno un 6° posto da €21.985 nel WPT DeepStacks Main Event di Amsterdam ma il suo momento di gloria è coinciso con la PCA nel gennaio di quest’anno, quando ha centrato due risultati esaltanti: prima un favoloso 17° posto nel PCA Main Event del valore di $69.220; quattro giorni dopo, la vittoria nell’evento #20, il $10.300 NL Hold’em, per una prima moneta di $252.340.

Lo abbiamo incontrato proprio alle Bahamas, dove il professionista bolognese ci ha raccontato di questo suo crescente interesse per il poker live. La cosa ci ha un po’ sorpreso e così ci siamo ripromessi di parlarne con lui a distanza di qualche mese. E questo è quello che Enrico “Wh4TisL0v3” Camosci ci ha raccontato.

PCA-PSPC-2019-Enrico Camosci-Monti-8172.jpgEnrico Camosci in azione alle PokerStars Caribbean Adventure 2019

PokerStars Blog: Ciao Enrico e grazie mille per il tuo tempo. Tu sei un fortissimo professionista dell’online e i tuoi risultati parlano chiaro. Cosa ci vuole, oggi, per fare del poker online una professione?

Enrico “Wh4TisL0v3” Camosci: Un saluto a tutti gli amici del blog di PokerStars.it. Se l’obiettivo è quello di diventare davvero molto forti, ci vuole tanto studio. Vale per tutti. Io stesso voglio crescere ancora, essere più competitivo e per questo continuo incessantemente a studiare la teoria del gioco.

Per raggiungere i risultati, però, ci vogliono anche alcune qualità caratteriali. La prima è la volontà, la determinazione nel voler raggiungere il traguardo. E questo implica anche fare dei sacrifici nella vita, almeno nel primo periodo, in modo da poter massare tanto per costruirsi il bankroll e rendersi la strada un po’ più in discesa per il futuro. Poi vengono la capacità di mettersi in discussione e quella di distaccarsi dai risultati, che io chiamo razionalità.

Secondo te, quindi, c’è ancora margine nel poker online?

Sì, è ancora profittevole anche se è necessario essere molto determinati e professionali. Io sono uno specialista degli mtt, quindi sugli altri giochi non mi sbilancio, ma a chi inizia direi di fare un bel “giro di prova” testando le varie tipologie. Una volta individuata quella più adatta, conviene concentrarsi su quella, studiandola in maniera analitica e creando il bankroll per superare i vari step.

Il tuo “main game” è l’online. Eppure hai già accumulato tanti risultati di valore anche live. In particolare, la PokerStars Caribbean Adventure ti ha consacrato definitivamente come ottimo giocatore anche dal vivo. Com’è stata l’esperienza alle Bahamas?

Davvero molto positiva. Tutto molto ben organizzato, in una cornice davvero bella. In particolare mi è piaciuto il PSPC, dove c’erano tantissimi giocatori ma niente è andato storto a livello di gestione dell’evento.

Si è trattato di un torneo +EV secondo te? Se ci fosse un nuovo PSPC, cercheresti di qualificarti?

Sicuramente si è trattato di un torneo +EV e, se devo essere sincero, anche più facile di quanto mi aspettassi per la presenza di così tanti player amatoriali. Nessun dubbio: se ci fosse una nuova edizione, parteciperei subito!

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Il poker live può essere una strada profittevole o l’online rimane preferibile per un professionista?

Il live ha buoni margini per essere profittevole. In parte è una strada che ho già deciso di intraprendere. A mio avviso il live è più facile rispetto all’online, il field è più “morbido” perché, almeno fino a un certo punto, si trovano ancora giocatori non professionisti o comunque non particolarmente preparati. Molti di loro non si impegnano a fondo nell’online e questa è una loro debolezza. Un punto sul quale non ho dubbi: l’online è una palestra insostituibile per crescere di livello, poter vedere così tante mani in un tempo ridotto fa la differenza.

Quindi ci sarà più live nel tuo futuro? Se sì dove ti vedremo in azione?

Non ho ancora un programma preciso, ma voglio giocare una serie di eventi con buy-in da 5.000 euro, più o meno. L’obiettivo è quello di fare esperienza e costruirmi un bankroll per poi arrivare agli High Roller.

GTO o exploitativo?

Entrambi. Ma prescindere dalla GTO è un errore.

Un’ultima domanda, più che altro una curiosità, se ti va di parlarne: ci puoi raccontare quella mano che ti ha un po’ penalizzato all’inizio del Day4 del PCA Main Event? Te la riporto qui:

Il livello è il 23°, bui 10K/25K BB ante 25K. Brian Altman apre da utg fino a 50.000. Enrico Camosci difende da BB e i due si confrontano su questo flop: J♠Q♠6♥. L’italiano opta per check-rilanciare fino a 90.000 la c-bet di 45.000 chips dello statunitense. Dopo qualche istante di riflessione, Altman chiama. Il turn è un 9♠ che completa un potenziale flush draw. Entrambi i giocatori scelgono di vedere il river, un 3♣, gratuitamente. E qui l’action si impenna. Camosci mette in mezzo 400.000 gettoni. L’americano usa un time bank prima di annunciare l’all-in per 1,9 milioni. Camosci ne usa invece tre prima di foldare la mano. L’italiano perde metà del suo stack in questo spot e scende a quota 500.000 gettoni“.

Avevo J9 e ho fatto… “misclick” al flop! Ne è venuto fuori un mini check-raise involontario. Ovviamente avrei dovuto puntare di più, mi sembrava uno spot buono per quel tipo di mossa. Per quanto riguarda l’action al river, oggi forse punterei un po’ meno, ma sul fold non ho dubbi perché non credo che possa mai essere in bluff.

Grazie ancora per la disponibilità e in bocca al lupo per tutto!

Grazie a voi, alla prossima!

Per chi volesse rimanere aggiornato sulle news di Enrico “Wh4TisL0v3” Camosci, c’è il suo account Instagram raggiungibile direttamente da qui.

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