E se usaste le vostre skill nel poker per vincere il Grand National?

Lo scorso 6 aprile si è corso il Grand National, uno degli eventi sportivi più antichi del pianeta.

La famosa corsa dei cavalli si è svolta per la prima volta nel lontano 1939. L’edizione 2019 è stata la 172° volta in cui i famosi ostacoli di Aintree hanno catturato l’attenzione del mondo delle corse.

Molte persone hanno certamente fatto la loro puntata, anche senza essere degli esperti di sport betting.

Ad ogni modo, se sapete come giocare a poker, probabilmente avete già alcune delle skill necessarie per piazzare scommesse intelligenti su eventi come il Grand National.

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Il Grand National attira sia gli scommettitori esperti che i principianti a caccia del colpo di fortuna. 
Ma potete usare le vostre skill pokeristiche per aumentare le possibilità di successo

Usate la gestione del bankroll

Se siete bravi giocatori di poker, conoscete già l’importanza della gestione del bankroll. Il Grand National di Aintree è caratterizzato da diverse corse, non solo quella più importante del sabato, perciò chi vuole differenziare le puntate su più di una – o piazzare più bet sulla stessa corsa – deve gestire il proprio bankroll nello stesso modo in cui gestirebbe le proprie risorse finanziarie nel poker.

Occorre stabilire quanto siete disposti a perdere – e nelle corse dei cavalli succede spesso – e impostare dei limiti, così da non scommettere oltre il dovuto. Anche nelle corse dei cavalli esiste la varianza, proprio come nel poker: non vincerete sempre puntando ogni volta sul cavallo favorito, così come non vincerete ogni partita di poker, anche se vi sentite più bravi degli altri giocatori.

Cosa altrettanto importante, una gestione intelligente del bankroll nelle corse dei cavalli vi assicura di non perdere più di quanto potete permettervi. Se stabilite un limite massimo prima di ciascun evento, vi servirà comunque tanta disciplina. Non cadete nella tentazione di superare quei limiti perché vi viene un’intuizione.

La dimensione del field è importante

Quando si prepara una scommessa su una corsa di cavalli è altrettanto importante considerare la dimensione del field. Il Grand National tende ad avere 40 partecipanti (anche se il record della corsa è 66), ed è capitato che cavalli come Foinavon e Mon Mome, quotati 100/1, abbiano sorpreso tutti vincendo.

Lo stesso vale nel poker. Un giocatore potrebbe essere il favorito di un torneo, ma il numero di iscritti ne riduce le chance di vittoria. Prima di vedere per due volte lo stesso player trionfare allo European Poker Tour abbiamo dovuto aspettare anni, proprio a causa dell’altissimo numero di partecipanti. Il Grand National è la stessa cosa. Sono pochi i cavalli a vincere più di una volta e il favorito raramente è una garanzia.

A parità di altre condizioni, un field più ridotto significa migliori chance di vittoria. Un concetto che vale la pena tenere a mente prima di piazzare una scommessa, nonché uno dei motivi per i quali puntare su un cavallo piazzato (nota anche come “each-way bet”) è una mossa molto comune negli eventi di grandi dimensioni come il Grand National.

Possiamo interpretare il Grand National come un Main Event importante: le probabilità di vincere di ciascun giocatore sono più basse rispetto ad un torneo minore o meno partecipato, ma con qualche accorgimento c’è comunque parecchio valore.

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Adattarsi alle condizioni

Parlando di accorgimenti, gli scommettitori più bravi sanno che le condizioni particolari di un evento giocano un ruolo fondamentale, e sono disposti a modificare i propri betting pattern di conseguenza. Ci sono cavalli i cui risultati variano molto a seconda del tipo di terreno su cui corrono. Condizioni ambientali difficili possono livellare la competizione al punto che un favorito può diventare solo uno dei tanti in gara.

A questo punto vi chiederete in che modo il poker vi può aiutare qui. In realtà, tutto ruota attorno al sapersi adattare in base alle nuove informazioni. È strategia del poker di base, ma applicata altrettanto facilmente al mondo delle corse dei cavalli.

Per esempio, immaginate di trovarvi seduti ad un tavolo da poker e di iniziare a dominare i vostri avversari passivi, aumentando costantemente il vostro stack. Poi però venite spostati di tavolo e sistemati alla destra di un avversario aggressivo che ha il doppio delle vostre chip: dovete cambiare approccio. Magari dovete cominciare a giocare in modo più conservativo, perché le circostanze sono cambiate.

Allo stesso modo, immaginate di aver identificato un cavallo sulla cui vittoria siete pronti a scommettere, per poi scoprire che una pioggia battente ha improvvisamente appesantito il tracciato uno o due giorni prima. Le condizioni nelle quali di norma quel cavallo eccellerebbe non esistono più, e dunque bisogna rivedere i piani e pensarci due volte prima di piazzare quella scommessa.

Ragionare sul lungo periodo

Che si tratti della vostra prima scommessa al Grand National, o che ci scommettiate da anni, un approccio intelligente e simile a quello che adottate nel poker è ciò che vi serve.

Allo stesso modo, così come i giocatori di poker mirano a prendere decisioni strategiche corrette e non guardano ai risultati, il successo o l’insuccesso nel breve periodo non deve essere il vostro metro di giudizio.

Se è qualcosa che pensate di fare regolarmente, scommettere sulle corse dei cavalli non dovrebbe essere soltanto questione di vincite e perdite individuali, dovrebbe essere questione di sapere di aver piazzato la puntata giusta date le circostanze. Spesso, quando succede, le vincite sono soltanto una conseguenza.

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