Stefano Schiano: “Vincere un torneo EPT è un sogno dal quale credo di non essermi ancora svegliato!”

E’ stato uno dei protagonisti assoluti al recente PokerStars and Monte-Carlo®Casino European Poker Tour dove, insieme a Nicola Grieco, ha reso indimenticabile la spedizione “azzurra” nel principato. La sua vittoria nell’EPT National, che gli ha fruttato 209.000 euro di primo premio, è entrata di diritto nel novero delle pagine più belle del Texas Hold’em made in Italy. Una vittoria resa ancora più preziosa dall’entità del field (1.425 entry in tutto) e dalla presenza di big quali, ad esempio, Ole Schemion, Jack Sinclair, James Romero e Sam Higgs, questi ultimi tre presenti al “suo” final table.

Parliamo naturalmente di Stefano Schiano. Per chi frequenta il mondo del poker live legalizzato, il suo nome difficilmente può risultare sconosciuto. In effetti, lo si può spesso incontrare seduto a un tavolo nel ruolo di giocatore o dietro le quinte di un importante torneo, in quello di organizzatore.

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"Skianos" concentrato al tavolo durante l'EPT National di Montecarlo

Napoletano verace, nonostante i numerosi viaggi di lavoro, Stefano Schiano non ha mai abbandonato la sua terra, della quale ha assorbito soprattutto la sincerità e il calore. Parlare con lui di poker significa confrontarsi con la sua passione per questo gioco e la professionalità che riversa in ambito lavorativo. Due parole delle quali, oggi più che mai, il poker in Italia ha bisogno.

Lo abbiamo fatto a circa due settimana dal suo trionfo nell’EPT National di Montecarlo e a qualche mese di distanza da un evento ancora più importante, che condivide con la compagna Andreea Matei: l’arrivo del loro primo figlio/a.

Questo è ciò che Stefano “Skianos” Schiano, con grande disponibilità, ci ha raccontato.

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PokerStars Blog: Ciao Stefano e grazie mille per il tuo tempo. Ti va di cominciare dalla tua storia con il poker, ovvero come e quando è nata la tua passione per questo gioco, quali sono stati i tuoi primi passi da giocatore e quelli che ti hanno portato a diventare anche un professionista nel mondo dell’organizzazione di eventi live?

Stefano Schiano: Un saluto a tutti gli amici del blog di PokerStars.it! Il mio primo incontro con il Texas Hold’em è avvenuto nel 2006 e devo dire che è stato un amore a prima vista, dato che mi sono subito appassionato al poker. All’epoca ero un organizzatore di eventi in discoteca e, data la mia grande attitudine nella gestione di eventi dal vivo, ho provato ad unire lavoro e passione cimentandomi quasi da subito nell’organizzazione di tornei live di poker Texas Hold’em. Devo dire che nel tempo questo lavoro mi ha regalato bellissime soddisfazioni, attraverso la creazione di nuovi tipi di tornei e circuiti che hanno ottenuto un elevato gradimento da parte dei giocatori e degli addetti ai lavori. Attualmente sono impegnato nell’organizzazione del campionato a tappe V-Poker Challenge per conto del Gruppo Vincitù, altro grande successo che spero nel tempo diventi un appuntamento fisso per i players italiani e non solo.

Nella tua “doppia” vita di appassionato di poker e di organizzatore c’è quindi molto live. Ma qual è il tuo rapporto con l’online?

Il poker online mi piace e spesso e volentieri amo passare le domeniche su PokerStars.it a misurarmi con i grinder, anche se preferisco di gran lunga il poker live. Adoro viaggiare e vedere posti nuovi, visitare città, nuovi luoghi e quasi sempre programmo i miei tornei live da giocatore anche in base al posto in cui si svolgono. E poi, sedersi ad un tavolo verde, sentire le sensazioni e le emozioni che ti trasmette un grande torneo dal vivo è fantastico.

Torniamo allora al poker dal vivo e parliamo della tua fantastica performance all’EPT National. Ci racconti un po’ il tuo torneo, soprattutto le sensazioni che hai provato mano a mano che passavano i giorni e il traguardo si avvicinava sempre di più? E dal punto di vista organizzativo, dell’ambiente e della struttura di gioco, come valuti l’EPT National?

È stato un torneo molto difficile. Il field di giocatori si è rivelato sempre duro da affrontare, sopratutto dal Day3, quando mi sono ritrovato al tavolo campioni del calibro di Jack Sinclair e Ole Schemion, ma non mi mai sono perduto d’animo e ho continuato a concentrarmi per esprimere il mio miglior poker. Certo, non pensavo di arrivare ad alzare il trofeo che ogni professionista di poker brama. Ma alla fine con molta pazienza, un po’ di fortuna e – dopo aver sfiorato il successo al WPT Deep Stacks di Malta (runner-up, ndr) – tanta tanta voglia di vincere, ci sono riuscito! Devo dire che è l’emozione piú grande che abbia mai provato da quando gioco a Texas Hold’em.

Il circuto di PokerStars credo sia il migliore come offerta di giochi, strutture, field e per prestigio. Vincere proprio un torneo EPT è un sogno dal quale credo di non essermi ancora svegliato.

Schermata 2019-05-14 alle 11.24.42.jpgFame di risultati, per Stefano Schiano!

C’è da aggiungere che la struttura è stata fantastica. Average sempre sopra i 30x, torneo giocabilissimo dall’inizio alla fine: questo è molto importante perchè, anche se commetti degli errori, hai sempre la possibilità di giocare ancora un buon poker e riprendere in mano le redini della situazione. Ottima anche la logistica e la qualità del lavoro messo in campo dallo staff PokerStars, al quale faccio i miei più sinceri complimenti. Senza togliere nulla agli altri circuiti, Pokerstars è senza ombra di dubbio una spanna sopra a tutti, in ogni dettaglio.

Cosa cambia nella tua vita con questa vittoria? Quali sono i tuoi progetti, sia come giocatore che come organizzatore?

Non c’è dubbio che economicamente cambi molto, anche in vista della nascita del mio primo figlio/a. Aver vinto una somma del genere mi dà una tranquillità che, anche se il mio lavoro va bene e non posso lamentarmi dei miei guadagni, rende tutto molto piú semplice. Sai, un po’ come si dice a Napoli: prima viene la salute, ma subito dopo i soldi!

I miei progetti da organizzatore rimangono gli stessi: siamo in procinto di chiudere nuove partnership e programmare eventi molto molto interessanti. La mia partecipazione al circuito europeo di PokerStars è anche un’occasione per prendere spunti e nuove idee da portare nei miei tornei live, per offrire un prodotto sempre più spettacolare e concorrenziale. Da giocatore sicuramente voglio trovare più tempo per giocare e partecipare ai prossimi appuntamenti dell’European Poker Tour e di altri circuiti maggiori. Tutte occasioni anche per visitare nuove città.

78a4dd01cd.jpgUn momento da festeggiare con la compagna Andreea, in dolce attesa

Il poker live (e online se vuoi parlarne) in Italia secondo Stefano Schiano: quale futuro?

Per quanto riguarda le case da gioco italiane non vedo un futuro florido. I casinò italiani (quelli rimasti) sono sempre meno preparati ad ospitare i grandi circuiti di poker internazionali, e questo ovviamente è un grave limite per i migliori brand che desiderano scegliere location italiane per i loro eventi.

Per i player italiani vedo invece un futuro con i fiocchi: abbiamo tanti campioni a livello internazionale che danno sempre prestigio e onore al tricolore. Quello che oggi manca, e sarebbe bello riavere, è un circuito dedicato ai giocatori italiani targato PokerStars come il vecchio Italian Poker Tour.

Messaggio forte e chiaro. C’è altro che vuoi aggiungere?

Ringrazio il blog per questa intervista e spero che PokerStars prenda in considerazione il mio consiglio di ridare agli italiani l’emozione di giocare un torneo della “picca rossa” nel nostro Paese!

Ce lo auguriamo anche noi.

Grazie ancora, Stefano e, prima di congedarci, consentici di fare a te e alla tua compagna Andreea le nostre migliori congratulazioni per l’imminente nuovo arrivo in famiglia!

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