WSOP news: Ramon Colillas ci prova nel Millionaire Maker, in compagnia di 4 italiani. Max Pescatori avanti nell’8 Game Mix

E’ stato un weekend avaro di soddisfazioni per gli italiani impegnati a Las Vegas nel 50° delle World Series Of Poker. Gli unici risultati positivi arrivano dal Millionaire Maker (evento#19), torneo del tipo “maratona” con 8.809 entry da $1.500 ciascuna, che generano un montepremi totale pari $11.892.150.

Della pattuglia italiana, al termine del Day2 rimangono in gioco Mumamet Mario Perati con 690.000 chips, Augusto Cavazzini a quota 373.000 gettoni, Alfonso Amendola (160.000) e Virgilio Di Cicco, molto short con uno stack di sole 38.700 chips ma anche lui nel novero dei 309 left. Non ci sarà Day3 invece per altri 8 rappresentanti del belpaese, anche se tutti centrano la zona in the money: Donis Agnelli è 453° per $4.577, seguito da Walter Treccarichi (607° – $3.386), Michele Guerrini (809° – $2.886), Vito Geruzzi (852° – $2.886), Raffaele Avallone (1.015° – $2.545), Raffaele Sorrentino (1.139 – $2.421), Florian Bordet (1.148 – $2.421) e Gianluca Speranza (1.271 – $2.249).

Il torneo mette in palio un payout di quelli che cambiano la vita: ben $1.344.930 per il vincitore, più di 800K al secondo e 619.000 al terzo, giusto per parlare del podio. Tra i potenziali pretendenti e dotati di big stack, al termine del Day ci sono il vincitore del Main Event WSOP nel 2015 Joe McKeehen, Kathy Liebert, Steven van Zadelhoff, Calvin Anderson e il PokerStars Ambassador Ramon Colillas.

Ramon_Colillas_EPTSochi2019_670_3.jpgRamon Colillas

Occhi puntati anche sull’evento #22, il $1.000 Double Stack No Limit Hold’em che, al termine della prima giornata, promuove al Day2 430 giocatori su 3.253 entry. Tra questi ci sono 4 italiani, e tutti già a premio: con lo stack più importante troviamo Pierluigi Scattarelli che ha imbustato 741.000 chips; lo seguono a distanza Gianluca Petrone (271.000), Luca Golfieri (206.000) e Denis Conte (175.000). Il torneo riprende questa sera con la volata finale per il titolo, che vale $420.000. Tra i “notabili” ci sono Andrew Lichtenberger, Jennifer Tilly, Maria Ho e la rappresentante di PokerStars Maria Konnikova.

Infine, per quanto riguarda la cronaca “azzurra”, Max Pescatori è negli ultimi 282 giocatori del $1.500 8 Game Mix (evento #23). Il “pirata” ha completato il Day1 imbustando 33.800 gettoni, un quantitativo sufficiente per guadagnare la 67a posizione del chipcount. Lo attende oggi un Day2 che dovrebbe condurre alla zona ITM, fissata a quota 92 posizioni pagate. Dita incrociate per lui.

Tornando a parlare di premi a 7 cifre, venerdì scorso si è concluso anche il BIG50, torneo di cui vi abbiamo parlato nei giorni scorsi per l’abbondanza di giocatori italiani a premio. L’ultima giornata, quella del final table, ha offerto alla cronaca il nome di un nuovo milionario: quello dello statunitense Femi Fashakin che si è portato a casa $1.147.499 di prima moneta dopo aver superato il connazionale Paul Cullen in heads-up.

bed308da8f5.jpgFemi Fashakin

Questo il payout del tavolo finale:

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Per completezza d’informazione, terminiamo il nostro report sulle giornate 10-12 delle WSOP 2019, con il torneo di heads-up. Eravamo rimasti alle semifinali, tutte a “stelle e strisce” ed entrambe dall’esito abbastanza rapido: nella parte alta del tabellone, Sean Swingruber si è imposto su Cord Garcia, mentre nell’altra gara Ben Yu ha superato Keith Lehr. Ai due perdenti sono andati $73.333. La finale è stata più combattuta e ci sono volute circa due ore prima che Sean Swingruber piazzasse il colpo del ko sull’avversario: all-in preflop del primo con [8h][6h] a call di Yu che parte nettamente sopra con [6d][6s]. Il board [Jh][9c][4d][Th][2h] regala però colore runner-runner a Swingruber che vince braccialetto e $186.356 di premio. Yu si consola con $115.174

bd4095c7b86.jpgSean Swingruber 

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