WSOP news: Dario Sammartino “di bronzo” nell’HORSE. Vince Greg Mueller per $425.347

Ci eravamo lasciati ieri con il fiato sospeso per le sorti del final table dell’evento WSOP numero 29, l’HORSE da 10.000 dollari di buy-in. Dario Sammartino, infatti, aveva chiuso la giornata al comando dei last 7 con un ampio margine in chips sul secondo in classifica, lo statunitense Craig Chait, e la speranza di vedere il primo braccialetto al polso di MadGenius era più che leggitima.

s90f1d32838.jpgDario Sammartino. Foto PokerNews

Ma si sa che in questo gioco fare previsioni è sempre un grande rischio, in particolare in una specialità “mista”. Nell’H.O.R.S.E., che potremmo considerare come l’equivalente pokeristico del pentathlon olimpico (il termine “cavallo” però non c’entra), si giocano infatti 5 tipi diversi di poker, il Texas Hold’em (H), l’Omaha high/low (O), il Razz (R), il Seven card stud (S) e il 7 card stud Hi-Lo or “Eight or Better” (E) e in tutti è necessario sapersi destreggiare per essere competitivi.

Al tavolo finale, poi, c’erano sicuramente delle “mine vaganti” come Scott Clements e Daniel Ospina ma sta di fatto che il giocatore italiano è riuscito a mantenere la chiplead fino alla fase 3-handed, alternandosi di tanto in tanto con il colombiano. Proprio Sammartino ha aperto la strada alla lotta per il podio, eliminando Scott Clements al 4° posto. Si gioca in modalità Texas Hold’em quando Clements va all-in preflop con le ultime 205K e [Qh][Td] come hole cards, chiamato da Sammartino che ha [Ks][5s] e dal canadese Greg Mueller con [Qs][8h]. Il gioco prosegue in modalità check-check sul board [7h][9c][9s][Ah][3s]. Il pot finisce nello stack dell’italiano, che va a giocarsi il titolo con Daniel Ospina e Greg Mueller.

s0088d9771c.jpgDaniel Ospina. Foto PokerNews

Il pro napoletano parte alla grande e incrementa il vantaggio sui suoi avversari fino a più di 4 milioni di chips. Ma la festa dura poco e, nelle successive fasi di Razz e Stud, Ospina effettua il sorpasso. Colpo dopo colpo lo stack di Dario Sammartino si sgretola fino a ridursi a 3bb.

Sembra finita, quando MadGenius ritrova slancio (e carte) per risalire la china fino ad una sostanziale parità con gli altri due giocatori. Il torneo, con bui ormai altissimi, entra definitivamente in modalità “montagne russe” che alla fine premiano Greg Mueller. Sul gradino più basso del podio esce proprio Dario Sammartino, castigato dal canadese in una mano di Stud Hi-Lo. All’italiano sfugge ancora una volta il titolo WSOP, ma arriva una consolazione di $184.854.

Un paio di mani dopo (sempre di Stud Hi-Lo) Greg Mueller completa l’opera, battendo in heads-up Daniel Ospina per una prima moneta di $425.347.

s15d713685b.jpgGreg Mueller con il braccialetto & friends. Foto PokerNews

Questo il payout del final table:

Schermata 2019-06-15 alle 14.36.40.jpg

Per quanto riguarda il resto della pattuglia italiana impegnata ieri a Las Vegas, giungono notizie dall’evento #34, il $1.000 Double Stack No Limit Hold’em, dove in 8 accedono al Day2: il migliore è stato Gabriele Iemmito con 177.800 gettoni, poi Donis Agnelli con 146.500, Florian Bordet (97.600), Fiodor Martino (87.000), Andrea Iocco (60.400), Federico Butteroni (55.100) e Augusto Cavazzini (40.800). La “regata” è ancora lunga, ma se non altro è un buon inizio.

Nel $10.000 Dealer Choice 6-handed è invece Max Pescatori a tenere alto il tricolore. Il “pirata” ha completato il Day1 con 88.700 chips imbustate, 33a posizione su 44 left (ma iscrizioni ancora aperte).

Ne sapremo di più lunedì. Non mancate!

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