WSOP news. Marco Bognanni si ferma al 2° posto (ma con $183.742 in più) nel DeepStack. Andrea Buonocore nei final 6 dell’evento #34!

Vicino. Anzi vicinissimo. Purtroppo, come successo qualche giorno fa a Dario Sammartino, il fatidico braccialetto è sfuggito anche questa volta ad un player italiano. L’occasione l’ha avuta Marco Bognanni che ha dato il massimo nel $800 No Limit Hold’em Deepstack di cui vi abbiamo parlato ieri, ma evidentemente non è stato abbastanza. Per lui forse in questo momento c’è la delusione per il braccialetto mancato di un soffio, ma per tutti noi che tifiamo da casa rimane un risultato da incorniciare.

s8601d12269.jpgMarco Bognanni (a sx) e Robert Mitchell (a dx). Foto PokerNews

Non ci resta che rivere insieme le fasi salienti della gara di Marco Bognanni, impegnato nella giornata finale dell’evento #37 delle WSOP 2019.

Il Day3 inizia con Bognanni al 9° posto del chipcount su 26 players left. E la partenza è ottima per il giocatore italiano che fa subito un player out: i bui sono 100K/200 bb ante 200K, Carlos Vasconcelos manda tutto da utg con [Ah][3h] e trova il call solamente di Bognanni da big blind con [Kc][Qc]. [Kx] sul board favorevole a “magicbox” che sale a 6.850.000.

Il field si restringe a 20 left, disposti su due tavoli ma le eliminazioni si succedono molto rapidamente a causa del nuovo livello (150K/300K bb ante 300K). Bognanni ne mette a segno un’altra. Benjamin Moon apre fino a 650.000 da cutoff e Marco Bognanni 3-betta 1.700.000. Lo small blind folda ma Kevin Song, invece, decide di andare ai resti ottenendo il fold di Moon ma non quello di Bognanni che ha circa il doppio delle chips del suo avversario. Song mostra [Ah][Kd] vs [4s][4h] ma il board [Ks][Jc][3c][3s][4d] non fa che confermare il vantaggio dell’italiano, ora a quota 14.800.000 chips.

sf1293fc610.jpgIl braccialetto è sfuggito davvero di pochissimo... Foto PokerNews

Poco prima della pausa e del nuovo livello, Marco Bognanni mette a segno una bella giocata. Apre l’azzurro con 600.000 chips e Axel Hallay difende il big blind. Il flop recita [7c][6h][4h]. Bognanni prosegue con altre 700.000 che Halley check-calla. Un [As] al turn congela l’azione, spostandola al river, dove il dealer mostra un [4d]. Halley decide di uscire puntando 1.200.000 gettoni ma Bognanni legge un possibile bluff e chiama con [Kc][Jh]: il suo è un ottimo call, perché il francese ha solo [9d][8c]. Bognanni sale ancora: 18.000.000 per lui.

Nuovo livello e nuove eliminazioni. Si arriva a 10 left, due tavoli da 5. Due eliminazioni in contemporanea portano alla composizione del final table e una di queste è opera di Marco Bognanni. Axel Hallay click-rilancia 600.000 e trova il call di Marco Bognanni da bottone. Nick Jivkov non ci sta e dallo small-blind 3-betta all-in ottenendo l’instant fold dell’OR. Bognanni invece chiede il count e, dopo aver conferma che si tratta di 5.350.000 chips, opta per il call. Ed è un’altra ottima decisione: Jivkov infatti ha [Ah][Td] e Bognanni lo domina con [Ac][Qd]. Il board bianchissimo fa salire l’italiano a circa 25 milioni, e scendere il torneo a 8 left.

Schermata 2019-06-19 alle 11.21.51.jpgNel giro di due livelli il tavolo finale diventa 4-handed e Marco Bognanni si presenta secondo in chips con 33.700.000. In testa c’è Robert Mitchell con 40.100.000. E proprio al chipleader “magicbox” riesce a prendere un bel pot. Bognanni limpa da bottone, Francois Evard completa da small blind e Robert Michell si adegua da big blind. Il flop è [7c][Qh][As]. Doppio check dei bui e Bognanni ne approfitta per mettere in mezzo 600K. Call solo di Mitchell. Il turn è un [4d] sul quale entrambi i giocatori checkano. Un [Th] completa il board: ancora check dell’americano che poi folda di fronte alla bet da 2,1 milioni di Bognanni.

Poco dopo esce lo svizzero Evard. A questo punto il titolo diventa un affare a tre: Bognanni (31,7 milioni), Mitchell (44,8) e Hallay (35,9). Il gioco è spumeggiante, come dimostra questa azione dell’italiano. Halley inizia da bottone con 1,6 milioni e riceve il call di Bognanni. Il flop porta [8s][5d][2d]: c-bet da 3 milioni e altro call dell’italiano. Al turn il dealer gira un [9d] che indice ad un check per due. Il river completa il board con un [9s]. Bognanni fa di nuovo check. Halley, con lo sguardo fisso sul pot, piazza 6 milioni. Bognanni ci pensa 30 secondi e poi annuncia un raise all-in. Lo svizzero folda, lasciandosi dietro 21 bb mentre Bognanni mostra solo una [Qs].

Bisogna attendere la fine del livello 39 (500K/1.000K bb ante 1.000K) per poter assistere all’heads-up. Axel Halley e Robert Mitchell finiscono ai resti rispettivamente con [As][Jd] e [Ac][Kh]. Il board [Ad][3d][3s][2s][Qc] manda Mitchell e Bognanni al testa a testa per il titolo, che inizia con lo statunitense in vantaggio 72,5 milioni a 39,9.

Le schermaglie durano circa un’ora, con Bognanni che riesce ad erodere lo stack dell’avversario e a raggiungere quasi la parità (59,4 a 53). Poi arriva questa mano. Il livello è il #40, 600K/1.200K bb ante 1.200K. Marco Bognanni apre rilanciando fino a 3.000.000, Robert Mitchell 3-betta 10.000.000, l’italiano forbetta all-in e trova lo snap-call dello statunitense. Lo showdown lascia poche chance all’azzurro: [3h][3d] vs [Ah][As] di Mitchell. Il board scorre senza troppi brividi: [Jd][9c][9s][5d][2d] e mette la parola fine alla fantastica corsa di Marco Bognanni, runner-up per $183.742.

b2ced14d9bc.jpgRobert Mitchell. Foto PokerNews

Il braccialetto finisce al polso di Robert Mitchell, oltre a un assegno di $297.537. Questo è il payout del final table:

Schermata 2019-06-19 alle 16.11.08.jpg

Il nostro report non sarebbe però completo se non comprendesse un altro grande risultato, quello ottenuto da Andrea Buonocore nel $1.000 Double Stack No Limit Hold’em. Per chi si fosse perso questo lungo torneo, un breve recap è disponibile qui, ma la sostanza è che il giocatore italiano è riuscito a raggiungere il final table a 6 dopo aver iniziato il Day4 con il 12° stack su 40. Buonocore ha chiuso con 17.800.000 chips, 4° tra i 6 che si giocheranno titolo e $687.782 di prima moneta. Non sarà una passeggiata, vista la concorrenza che comprende, tra gli altri, il pro americano Joseph Cheong, primo in classifica con una montagna di chips impilate davanti alla propria postazione: 100.300.000!

Schermata 2019-06-19 alle 17.42.19.jpgMa il Day5 è alle porte e tutto può ancora accadere. Ora tocca ad Andrea Buonocore il compito di provare a regalare all’Italia il 10° titolo targato World Series Of Poker!

Stay tuned!

Gioca adesso sul sito di poker più grande d’Italia

CONTINUA A LEGGERE