Il bluff è sicuramente la mossa più fmosa e affascinante del poker.
Il pro e coach americano Doug Polk, in uno dei suo numerosi ed apprezzati video, ha scelto i tre bluff più pazzi di sempre e li ha analizzati.
Le mani sono tutte molto famose e i bluffatori sono personaggi decisamente noti. L’ironia e la competenza di Polk però aggiungono decisamente qualcosa…
MANO N° 3
Siamo alle WSOP Europe di qualche anno fa. Un ancora sconosciuto Viktor Blom da HJ con K2 apre a 3.000 chips, l’amatore Munns da bottone con A7 3betta a 9.000. Blom chiama fuori posizione!
Polk commenta ironicamente il preflop: “Sono tutte mosse molto loose. Let’s play some poker“. Il flop AA3 regala trips a Munns!
Blom checka, Munns mette ancora 9.000 gettoni. Blom rilancia a 58.000! Munns secondo Polk dovrebbe limitarsi al call e invece 3betta ancora, a 116.000.
Blom senza indugi pusha tutto il suo stack: 231.000. Polk sottolinea quanto poco ci abbia messo a farlo: “Nove secondi“.
Munns adesso ci pensa su… Alla fine comunque chiama. Il 10 al turn condanna Blom all’uscita e tutti al tavolo se la ridono.
MANO N° 2
Ci spostiamo alla Durrrr Challenge. Tom Dwan e Sammy George stanno giocando in heads-up. Apre preflop Dwan a 6.000 con una mano spazzatura come 72.
Polk precisa che c’è un bounty in palio per chi vince un colpo con 7-2 off. George chiama con A6 e non crede a Dwan che gli confessa di avere proprio 7-2 in mano…
Il flop è JA6. George checka, Dwan spara 10k. George rilancia a 27k. Polk non approva: “Se ricevi troppa action su questo flop, quando sei così deep, non sarai troppo contento. Ci sono troppe carte che ti spaventerebbero poi sul board“.
Comunque sia, Dwan chiama. Il turn è un 3. George checka, Dwan spara 48k, George chiama. Il river è un 3. Dwan prepara delle chips e sembra intenzionato a fare un’altra puntata…
A sorpresa però annuncia l’all-in da 479.500 chips! Il pot fino a quel momento era di 162k. George guarda le proprie carte e non ci mette molto a foldarle.
Dwan chiede scusa e deve mostrare le sue di carte. George ovviamente ci resta male… È stato outplayato proprio dalla mano dichiarata dall’avversario!
MANO N° 1
Siamo ad un mitico WPT del 2007, dove si giocava all’aperto con un vento fastidioso. Siamo all’heads-up finale e in ballo c’è un primo premio da 1.535.255$.
Ryan Daut con 75 limpa 100k, Isaac Haxton checka con 23. Entrambi avrebbero anche potuto giocare più aggressivamente, dice Polk.
Il flop è Q4A. Haxton checka, Daut punta 300k, Haxton chiama. Il turn è un K. Il check/check è standard per Polk.
Il river è una Q. Haxton qui esce puntando 700k, Daut annuncia il rilancio e Polk commenta: “Don’t try this at home“.
Daut rilancia a 2.000k. Mike Sexton al commento originale sottolinea più volte come Haxton abbia le peggiori carte possibili in mano.
Nonostante questo, Haxton non sembra intenzionato a foldare immediatamente. Anzi, annuncia l’all-in! Polk impazzisce e dice: “Cosa sta rappresentando? Forse J-10? Una donna forte? Con una donna qui si fa solo call“.
Haxton comunque pusha 6.125k e Daut ovviamente folda. Haxton mostra la sua spazzatura e il pubblico è in visibilio.
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