In questi giorni si è parlato molto della vittoria di William Kassouf all’ultimo High Roller di Praga.

L’avvocato britannico, diventato famosissimo nel mondo del poker dopo il Main Event WSOP di questa estate, ha messo le mani sul trofeo dell’EPT in un modo abbastanza inedito.

Kassouf infatti è arrivato all’heads-up finale con un quarto delle chips dell’avversario canadese Patrick Serda e il testa-a-testa non si è nemmeno giocato!

Come è possibile? Ci ha pensato Max Silver a svelare tutti i retroscena di uno strano accordo, attraverso un post sul suo blog.

Ecco come inizia il racconto di Silver, che a Praga era un diretto interessato dell’esito del torneo in questione: “Voglio offrire la mia versione degli eventi e qualche mio pensiero.

Ho comprato una quota del re-entry di Patrick nell’High Roller. Ero ‘on the rail’ per offrire supporto e consigli nella seconda metà del tavolo finale. A tre left si è parlato per la prima volta di deal ma l’ipotesi è stata subito scartata.

Patrick da chip leader ha shovato Q-7 in guerra di bui e ha vinto contro A-J di Tue Hansen. L’orologio è stato fermato per discutere il deal tra i due finalisti, con Patrick in vantaggio con il quadruplo delle chips avversarie.

Il mio obiettivo era di aiutare Patrick a ottenere il miglior deal possibile. Secondo me era in una posizione forte. Lui ha più esperienza in heads-up di Will e lì aveva anche molte più chips.

Le negoziazioni sono state lente e difficili. Patrick chiedeva più soldi e Will non mollava. Sembrava che si stesse per tornare a giocare, quando ho avuto un’idea.

Offrire a Will il titolo è stata una mia idea. Ho chiesto a Patrick quanto gli interessassero titolo e trofeo. Lui ha risposto che gli sarebbe piaciuto vincere ma che massimizzare l’EV è la cosa più importante.

Allora ho chiesto a Will se era disposto a vincere trofeo e titolo in cambio di 10k di differenza rispetto al chip chop. A patto che fosse concesso dagli organizzatori.

Il tournament director inizialmente ci ha detto che qualunque deal deve consegnare il titolo al giocatore con più chips. Qualche minuto dopo invece ci ha detto che poteva andar bene tutto.

Will si è consultato con Adam Owen. Tutti i suoi amici gli suggerivano di accettare il deal ma lui non era convinto. Io pensavo che fosse ottimo per entrambi l’accordo; a Patrick i soldi, a Will la gloria.

Will ha provato a diminuire la somma pattuita di 10k ma Patrick ha rifiutato più volte. Thomas Lamatsch dopo 30 minuti di discussioni è stato chiamato per mettere fine alla pausa. È stato in pratica chiamato il clock a Will, che negli ultimi secondi utili ha stretto la mano a Patrick“.

In questo modo Serda ha incassato 719.000€ e Kassouf 532.500€. Il payout originale prevedeva invece una prima moneta da 765.900€.

 

kassouf-serda-ept

 

Silver aggiunge: “Mi piacerebbe vedere più spesso una copertura mediatica dei deal. Penso che siano un’estensione della battaglia in heads-up, dove tutti cercano di ottenere edge sull’avversario“.

Riguardo a Kassouf dice: “Non mi piace quello che fa Will al tavolo, in particolare la sua lentezza. Fuori dal tavolo però è una bravissima persona.

Fino a poco tempo fa giocava piccoli tornei britannici e cash small stakes. Adesso è stato protagonista di una run incredibile al Main Event WSOP e ha vinto l’ultimo EPT High Roller della storia. È la prova vivente che il ‘poker dream’ non è morto“.

L’articolo I retroscena del deal di Praga: “Dopo mezz’ora di trattative è servito il clock per convincere Kassouf” sembra essere il primo su Italiapokerclub.

Lascia un commento