A quanto pare Phil Hellmuth ha deciso di raccontare proprio tutto della sua vita.
Qualche mese fa il recordman di braccialetti WSOP vinti in carriera ha annunciato alla stampa l’uscita della sua prima autobiografia.
Hellmuth ha rivelato di aver iniziato questa fatica letteraria già nel lontano 1993 e ha spiegato che sarebbe stata pubblicata all’inizio del 2017.
Ora siamo a febbraio e non ci sono aggiornamenti ufficiali sul lavoro, ma lo stesso Hellmuth fa intuire qualcosa dalle foto e dalle indiscrezioni che pubblica su Twitter.
Negli ultimi giorni infatti Hellmuth ha raccontato più volte di essere molto impegnato nella scrittura e di dedicare parecchie ore a questa attività.
Non si capisce bene se il campione americano stia ultimando l’annunciata autobiografia o stia addirittura scrivendo un secondo libro!
Leggete voi stessi per esempio questo tweet, dove Hellmuth si lamenta (o sta braggando?) perché dopo due giorni di riprese ha scritto al computer per due ore in una limousine a Sacramento.
What am I doing after filming 2 long days? Writing for 2 hrs, on floor of a limo home, from Sacramento #BookDueSoon pic.twitter.com/H4h7UOOOJr
— phil_hellmuth (@phil_hellmuth) 30 gennaio 2017
Un paio di giorni dopo ha raccontato di aver lavorato tutta la notte, dall’1 alle 7 del mattino. I suoi followers però non sembrano molto impressionati e lasciano sempre commenti piuttosto ironici e irrispettosi…
Man, what is the reward for writing my autobiography “Poker Brat” from 1 am until 7 am? I know what I want: #NewYorkTimesBestSeller
— phil_hellmuth (@phil_hellmuth) 1 febbraio 2017
La popolarità di Hellmuth sui social è ai minimi storici e molti commenti negativi vengono cancellati da lui o da chi si occupa della sua immagine social.
Hellmuth ce la mette tutta per ricevere qualche ‘like’ in più, postando vecchie foto e ricordando aneddoti di anni fa, probabilmente stimolato dal lavoro dell’autobiografia.
Per esempio ha ricordato a tutti quale è stata la sua entrata preferita negli anni alle WSOP di Las Vegas. Sicuramente vi ricorderete di alcune sue apparizioni epiche con costumi discutibili…
Quella del 2009, quando si vestì da Giulio Cesare, è la sua preferita. Quella volta arrivò scortato da belle ragazze in abiti succinti e da tutto un seguito di personaggi agghindati a tema.
Hail Caesar!! My 2009 @WSOP Entrance was my Fav #PHwsopEntrances #POSITIVITY pic.twitter.com/ZJJXO0e6Iz
— phil_hellmuth (@phil_hellmuth) 31 gennaio 2017
Un altro momento epico è stato quello che lo ha visto protagonista vestito nei panni del generale George Smith Patton.
Call me General Patton! @WSOP Main event. #PHwsopEntrances #POSITIVITY pic.twitter.com/rwGnAiobQf
— phil_hellmuth (@phil_hellmuth) 21 gennaio 2017
La lista dei suoi ingressi epici sarebbe molto lunga. Si è vestito da pugile per esempio e anche da atleta di altri sport. Perfino al WPT di Venezia del 2013 si è presentato travestito, con una tipica maschera veneziana!
Gli hater di Hellmuth continuano a screditarlo ma lui per adesso non sembra risentirne. Si rifugia nei ricordi in attesa di altri successi, magari alle prossime World Series of Poker…
L’articolo Hellmuth è in vena di ricordi: “Il mio travestimento preferito alle WSOP? Quello da Giulio Cesare” sembra essere il primo su Italiapokerclub.