Bruno, 39 anni, è un super appassionato di poker.
Uno di quelli genuini. Conscio, per sua stessa ammissione, di essere “un bel fishone” al tavolo, ma con una gran voglia di imparare e migliorarsi. E così, via a spupazzarsi ore e ore di streaming dei tornei più importanti a livello internazionale, seguire i podcast di Joe Ingram o le sessioni via Twitch dei suoi player preferiti.
Bruno Malavazzi, nato e cresciuto in Brasile, si trova all’aeroporto di Nassau, con un sorriso a trentadue denti tale da destare addirittura l’attenzione della security: “Posso chiederle perché è così raggiante?” chiede l’agente, “Sono semplicemente felice!”
Nel corso di una delle sue full immersion pokeristiche, Bruno aveva effettuato il login nel canale di uno dei suoi mentori per eccellenza, Bill Perkins, proprio nel momento in cui veniva messo in palio un pacchetto per il PokerStars Championship alle Bahamas. ‘Brunopanda’, questo il suo nick, è il primo nome a comparire sulla chat: “HEY, PANDA, PANDA, PANDA“, scrive Perkins, “Hai vinto!”
“Cosa ho vinto?” risponde l’ignaro Bruno, mentre gli altri partecipanti alla conversazione cominciano a prenderlo in giro. Beh, ve lo diciamo noi: un bel volo andata/ritorno per Nassau, una stanza d’albergo pagata e 1.500$ da spendere in tornei a sua scelta, oltre a una lezione privata con un poker pro.
A seguito di un delicato intervento al cuore, subito di recente, i medici gli avevano consigliato di tenere a bada le emozioni troppo forti, ma per lui, che in passato era stato in grado di lottare e vincere una battaglia col cancro, quell’avvertimento non è stato sufficiente a dissuaderlo dal realizzare il suo sogno: vivere una settimana da poker pro, con i pro, quelli veri: “Mi definisco un Bill Perkins in miniatura. Gli piace il gioco e ha i soldi. A me al momento piace soltanto il gioco, i soldi…”
La sua avventura alle Bahamas, cominciata con l’accoglienza di Perkins in persona nelle vesti di Cicerone, è stata sin da subito al di sopra delle aspettative: “Semplicemente essere qua è la più bella esperienza che che ho avuto nella mia carriera pokeristica.”
Bruno riesce a collezionare due ITM che gli consentono addirittura di chiudere in profit: un terzo posto da 700$ ad un evento flip-out e una bandierina da 1.787$ al Turbo Survivor da 330$. Ma questi in realtà sono solo dettagli in confronto alle sorprese che, a detta sua, lo hanno reso davvero felice.
In primis, l’aver potuto incontrare e stringere la mano a Isaac Haxton – nella sua top personale – sempre per intercessione di Bill Perkins. In seguito la sessione di coaching con Daniel Negreanu e Liv Boeree e, dulcis in fundo, l’heads-up con Chris Moneymaker.
Quello che meglio di tutti ha incarnato le fantasie di migliaia di appassionati fino ai giorni nostri: investire una manciata di dollari online e diventare campioni del mondo alle World Series. Quelle stesse Series che rappresentano il vero sogno nel cassetto di Bruno. Un sogno che, condizioni di salute permettendo, si realizzerà quest’estate.
Nel corso del suo soggiorno ha avuto anche modo di incontrare lo staff di Pokernews.com, di cui ha dichiarato essere uno tra i follower più assidui e da cui abbiamo preso spunto per riportarvi questa storia.
E ora diteci la verità, come avreste ripartito il bankroll da 1.500$ a vostra disposizione: tanti side event o un singolo big shot? Scrivetecelo sulla nostra Fanpage!
L’articolo Trasferta alle Bahamas pagata dal tuo idolo: la storia di Bruno Malavazzi e Bill Perkins. sembra essere il primo su Italiapokerclub.