La settimana dedicata ai Turbo Championship of Online Poker è già entrata nel vivo.
Dopo l’evento da 250€ che ha visto Andrea Sorrentino prevalere su Antonio Bernaudo nel testa a testa finale, questa sera si riparte dagli eventi #7 , €25+R nlhe turbo €75.000 GTD e #8, €50 nlhe hyper-turbo Progressive KO €50.000 GTD.
Tra i tanti player pronti a schierarsi c’è anche il Team Pro Online PokerStars “Actaru5” che ha candidamente ammesso di avere un debole per questo genere di tornei:
“Per me un gioco veloce è più divertente, ma sono sicuro e capisco benissimo come ci sia chi preferisce la struttura ‘normal’. E’ una questione di preferenze personali. Io sono un amante dello Zoom Poker e degli Spin&Go, quindi credo sia normale la mia preferenza vada alle TCOOP. Mi piacciono sicuramente molto anche gli altri campionati, che durano di più e richiedono un impegno mentale sicuramente più consistente, soprattutto quando ci si trovi a giocare anche le varianti. Varianti che ho sempre apprezzato, ma temo non si prestino troppo alle strutture più ‘veloci’.”
Veloci, sì. Ma gli MTT Turbo, a detta del grinder mascherato, sono tutt’altro che un gioco di ‘showdown’…
“Tornei veloci, direi adrenalinici. A volte si pensa possano essere poco tecnici. Qualcuno li demonizza addirittura come “lotterie”. Nulla di più lontano dalla realtà! Non dimentichiamo che un buon giocatore di MTT deve sapere bene cosa fare quando è in situazione di short o middle stack, ed è lì che spesso si giocano gli spot che contano veramente. Certo, si perde una parte del gioco, quella dove magari aspettiamo l’amatore che vuole far fuori 1000 bb con Q-Q. Questo può accadere nei tornei ‘normal’, ma credo questi scenari siano sempre meno frequenti. Quella può essere percepita come parte più tecnica, ovvero la fase hyperdeep, credo sia molto meno importante di quanto non possiamo essere portati a pensare. Certo, è vero che in assoluto c’è meno edge per un giocatore molto preparato rispetto a quanta non ne avrebbe in un torneo non turbo, ma dobbiamo pensare sempre che la nostra ‘EV’ va misurata in relazione al tempo impiegato. Quindi, se ad esempio, nel tempo che impiegherei a giocare un torneo ‘normal’, posso giocarne quattro di tipo Hyper Turbo ma con edge dimezzata, mi “converrà” da un punto di vista strettamente economico giocare i tornei più veloci. Ma non dimentichiamo mai che stiamo parlando di un gioco, e la cosa più importante sta in questa parola.”
Indi per cui, divertiamoci, ma stiamo lì con la testa. Ogni scelta è di fondamentale importanza:
“Sappiamo che l’EV di uno spot non cambia con la struttura: a guidare sono i bb in gioco. Quindi apparentemente non ci sarebbe differenza nel giocare uno spot identico che si presenti in un torneo Turbo piuttosto che in un Normal. In realtà, dobbiamo considerare sempre che alla base del poker c’è un continuo baratto degli errori. Questo fa sì che, talvolta, in un torneo lento potremo a volte aspettare e lasciar correre uno spot marginale per la ragionevolmente buona probabilità di trovare di meglio un po’ più avanti. Questo concetto – conclude Actaru5 – viene compresso dalla struttura “Turbo”, che finisce per premiare meno una strategia basata sull’attesa.”
L’articolo Actaru5 sulle TCOOP: “Tornei veloci e adrenalinici… ma tutt’altro che lotterie!” sembra essere il primo su Italiapokerclub.