A chi non piace curiosare?

A cominciare dalla scorsa settimana abbiamo deciso di sbirciare nella vita dei poker pro, per capire quali possano essere i loro segreti per avere successo nel lungo periodo. Alla prima chiamata ha risposto presente il grinder toscano Emiliano Conti, che ci ha spiegato quanto sia importante avere obiettivi extra-poker, nel suo caso lo sport, per mantenere un mindset di ferro.

Quest’oggi abbiamo scelto di fare quattro chiacchere con un altro grinder d’eccezione, il buon Giovanni ‘Gioriz84’ Rizzo, trasferitosi da tempo a Lubiana, in Slovenia, per cimentarsi nel ben più agguerrito e corposo field ‘dot eu’. Andiamo insieme a scoprire come si prepara Gioriz per affrontare al meglio le sue sessioni:

Cominciamo dalla routine vera e propria: come imposti la tua giornata quando decidi di grindare?

Grindo da tanti anni ormai, le giornate sia di grind che non, sono impostate in maniera simile. Sveglia comoda, passeggiata in centro con Kara, svolgo le commissioni di giornata, quattro chiacchiere, ci si rilassa. L’unica cosa che cambia è che se non grindo si allunga la passeggiata e ci si fa volentieri un bell’aperitivo con Erion e la sua ragazza, Dani e Jowy, la nostra tribù di LJ, nelle giornata di grind invece per niente alcool. Poi momento della cena, sacra, a entrambi piace cucinare, ci prendiamo sempre un’oretta o due e devo dire che a casa Rizzo-Scott si mangia sempre un gran bene 🙂 A quel punto verso le nove rassetto la postazione, che deve essere sempre ordinata, faccio cinque minuti di numero di stretching, e comincio a grindare !

Quali accorgimenti prendi per metterti in condizione di rendere al top?

Dopo tanti anni da sendentario, ho ricominciato a fare movimento, il buon Andrea Emanuele mi ha messo il tarlo della bicicletta e ora faccio una cinquantina di chilometri in bici quasi tutte le settimane – tranne nel ghiacciatissimo inverno di Lubiana – e ne hanno beneficiato corpo e mente. È un’ottimo modo per scaricare la tensione e arrivare lucido a fine sessione. Come dicevo prima poi, mi prendo sempre cinque minuti pre-sessione per fare un po’ di stretching e riordinare la scrivania, entrare nel mindset e cominciare la sessione già caldo. Da questo punto di vista mi son reso conto di quanto sia importante per me una postazione come si deve, con sedia ergonomica, schermo grande e tutte le cose che mi servono: sono in Italia per un paio di settimane e quando grindo da qui mi rendo conto che verso fine sessione tendo a fare qualche errore in più e credo che questa sorta di impazienza sia dovuta in parte alle condizioni non ideali di grind, all’affaticamento. Nulla di clamoroso, ma è anche nei dettagli che si puó far la differenza.

In che misura incide nel rendimento long term: 1) la massa prodotta, 2) l’avere altri interessi oltre il poker, 3) studiare il field, 4) fare review e migliorare aspetti del proprio gioco.

Partiamo dall’assunto che il livello tecnico di base sia a buon punto – quindi diamo per scontate review e studio, chè altrimenti manco dovremmo sederci – la massa è la chiave di tutto : è l’unico modo per abbattere la varianza, e per far si che le skill acquisite abbiano modo nel tempo di dare i propri frutti. Avere altri interessi lo metterei come altro elemento a priori, da real life peró. Oltre al fatto che avere altri interessi aiuta a evitare il burnout, direi che è evidente che il poker non puó essere un tutto, anche se lo fai per lavoro. Il poker è e deve essere solo uno dei tanti interessi nella vita di una persona.

 

E voi come Gioriz eliminate l’alcool e fate dello stretching prima di sedervi ai tavoli? Scrivetecelo sulla nostra Fanpage!

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