C’è chi usa il poker come fine e chi come mezzo.

Chi ambisce a scalare i livelli e diventare il numero uno e chi come Flavio Ferrari Zumbini, pur essendo stato per anni nell’elite del poker italiano, ha deciso di impiegare le sue risorse per viaggiare e scoprire il mondo.

Una capatina ai tavoli ogni tanto è sempre ben accetta sia ben chiaro, come ha dimostrato in occasione del WTP di Venezia poco più di un anno fa, dove è riuscito a centrare un bel runner-up alle spalle di Roberto Ghidini, anche se il suo obiettivo principale rimane quello di programmare il prossimo viaggio in qualche angolo del pianeta ancora inesplorato.

Nel pomeriggio abbiamo scambiato quattro chiacchiere col diretto interessato, per capire quali sono le sue prossime tappe dal momento che, proprio in questi giorni, Flavio si è lanciato nella sua ennesima avventura:

La scelta di ripartire è dovuta sia al fatto che mi va di partire, sia alle circostanze, dato che ci sono dei lavori a casa quindi è meglio che mi levi di torno! Scherzi a parte, credo di star via poco meno di due mesi. Al momento mi trovo in India del nord dove vado a vivere questa ‘festa dei colori’ molto particolare, poi mi sposterò ad Amristar che è proprio la città il simbolo dei Sikh. In futuro andrò a trovare il governo tibetano in esilio nel nord dell’India a Dharamsala, poi andrò al sud nel Kerala, dove ci sono spiagge bellissime e vedrò anche Goa, ex-colonia portoghese, e Bombay, città della malavita e di Bollywood. Poi vado in Sri Lanka, dove faccio un bel giro, successivamente in Bangladesh, dove il turismo è praticamente a zero quindi quella, forse, sarà la parte più avventurosa, e infine vado anche in Egitto, facendo un percorso abbastanza classico dove vedrò le piramidi e se riesco vado a El Alamein a trovare i poveri soldati italiani e basta, diciamo che non è un’avventura vecchio stile che dura anni come quelle fatte in passato. Insomma, prima o poi torno stavolta!

Le sue scelte unite alle nuove esigenze di mercato hanno portato Flavio sempre più lontano dal mondo del poker, sia da quello giocato che nelle vesti di testimonial di Gioco Digitale, per cui ha indossato la patch fino a poco tempo fa:

Per quanto riguarda Gioco Digitale diciamo che loro non hanno avuto interesse nel rinnovare, scelta comprensibile vista la situazione del poker attuale in cui la figura del testimonial è sempre più rara. Ad essere sinceri non ci siamo nemmeno parlati in quanto non c’era interesse, quindi le strade si sono divise e pazienza…

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