Prime due pallottole sparate, bersaglio mancato.
Mario Adinolfi, politico, giornalista, blogger e non ultimo, poker player, è stato tra i primi player a dover abbandonare anzitempo la sala del Phase 1 di questo Party Poker Millions da 660€ di buy-in, complice un approccio molto aggressivo non adeguatamente supportato dalla buona stella:
“Credo che questi tornei vadano affrontati in maniera molto aggressiva – ci ha raccontato a caldo Adinolfi – sono tornei che, senza farsi illudere dallo stack da 100.000, per il tipo di struttura ti impongono di giocare in modo aggressivo sin dall’inizio, almeno se l’obiettivo è quello di arrivare a Nottingham ed essere competitivi. Insomma, uno che al 2° livello si trova a giocare con 100 bui e una struttura piuttosto verticale deve necessariamente adottare questo tipo di approccio, specie nelle fasi iniziali in cui le persone sono più restie a giocarsi tutto rischiando l’eliminazione.”
Il suo stile di gioco non è certo un mistero, come ci ha confermato nel corso della prima pausa di gioco, quando ancora era in corsa per l’accesso al Day1: “Io gioco il 90% delle mani in raise, non flatto mai, apro quasi any-two e aggredisco il tavolo: se l’inerzia va dalla parte mia il tavolo si paralizza. E’ successo diverse volte che io andassi deep nelle prime fasi del torneo, il mio difetto è dopo, nel late-stage…ad ogni modo sono convinto che per le mie caratteristiche sia giusto giocare così, anzi a mio parere un torneo a buy-in basso con la formula re-entry deve essere giocato così.”
Impossibile non chiedergli una battuta sull’astinenza forzata da Facebook, cominciata a fine febbraio: “Devo scontarla fino al 27 di marzo…Non sono un fissato dei social, piuttosto sono i social ad essere fissati con me. Io mi agito poco, anzi per me è vacanza, non ho una grande difficoltà a starne lontano. Non posto mai nei tornei o usare i social per raccontare cazzate, io li uso per dire le cose che ritengo importanti anche quando sono cose pericolose che mi fanno entrare in dialettica con tanti interessi e persone che la pensano diversamente da me. Quando succede qualche volta pago dazio, ma insomma è tutto nel conto, come al tavolo insomma: conosco il gioco e molto spesso è un gioco a vantaggio mio, tant’è che credo che nei social molti siano interessati a quello che faccio per tanti e diversi motivi.”
“Io giocherò per andare deep, non per resistere – aveva precisato prima di sedersi al tavolo – e se dovessi uscire oggi ovviamente proverò anche domani.” Detto, fatto. Rivedremo quindi Mario Adinolfi ritentare la scalata nel Phase 1B di domani, in programma a partire dalle 15.00.
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