In un nuovo video di Doug Polk si parla di un argomento molto caro all’americano: gli scammer.

Più volte in passato Polk si è espresso su certi brutti episodi che hanno coinvolto pokeristi famosi. Memorabili sono le sue battaglie mediatiche contro Tom Dwan.

Stavolta nel canale YouTube di Polk si discute soprattutto sull’utilità delle denunce pubbliche nei confronti degli scammer.

Ecco come introduce il discorso Polk: “Oggi parliamo di un tema controverso. Gli scammer nel poker, bisogna denunciarli o no? Ci sono due correnti di pensiero a riguardo.

C’è chi dice che non bisogna denunciare pubblicamente perché si mette in cattiva luce il gioco. C’è invece chi dice che dovremmo farlo per proteggere la community.

Io mi ritrovo di più nella seconda posizione, anche se la prima posizione ha in effetti degli argomenti validi. Denunciare gli scammer ha effetti negativi sulla reputazione del gioco e al tempo stesso effetti positivi per i membri della community. Confrontiamo questi due effetti.

Partiamo dalle ragioni del no. Immaginiamoci un utente random che su un forum o sui social legge di giocatori con debiti che si rifiutano di pagare.

Questa scoperta che effetto avrà? Apprendendo certi aspetti negativi del gioco, al player passerà la voglia di giocare.

Il poker è associato al gambling e quindi quando accadono episodi di scam vengono visti in maniera ancor più negativa rispetto ad altri settori.

Queste storie di debiti o imbrogli poi diventano molto famose. Grazie (o per colpa) di esse, alcune persone addirittura scoprono il poker.

Vogliamo che il poker diventi popolare per questo? No, vogliamo che lo diventi per grandi vittorie, personaggi e bei video. Purtroppo anche in altri settori fanno notizia soprattutto le notizie più scandalose”. 

Polk passa agli effetti positivi della denuncia: “Uno scammer denunciato avrà meno possibilità di ripetersi in futuro.

Non viviamo più negli anni ’50 o ’70. Non serve ricorrere a violenza e minacce per sistemare certe questioni. Vanno usati altri canali.

Ho avuto io stesso un’esperienza di scam nei panni della vittima. Ho girato anni fa $30k a Brad Booth, che non me li ha mai tornati perché era andato broke.

In seguito tutti mi hanno detto che la sua situazione economica era risaputa. Ma non è vero, io ovviamente non lo sapevo!

Io frequentavo le comunità online, non potevo saperlo. Comunque non voglio attaccare Booth, ha fatto un errore ma col tempo ha cercato di restituirmi i soldi.

Il fenomeno dello scam avviene in tutti i settori, il poker non fa eccezione. Se non diciamo nulla, per vari motivi, ad altri capiterà la stessa cosa.

Alcuni non denunciano perché hanno paura di non ricevere mai i soldi indietro. Lo trovo molto egoista, francamente. Devi proteggere la gente attorno a te e il gioco.

Quando queste storie emergono, non parlano mai di un singolo episodio. Mi fa impazzireQuando io ho denunciato un altro episodio, per esempio, altri mi hanno confermato di aver subito lo stesso trattamento.

Tanti ti pregano di non denunciare nulla, per non spaventare i fish. Non bisogna fare finta che il poker sia sempre bellissimo. Non sempre lo è, dobbiamo affrontare anche le cose negative.

Il poker mi ha dato tutto, ha tanti aspetti meravigliosi. Elogiamo le cose belle del poker del ma non ignoriamo quelle brutte“.

 

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