Nel poker si sa, basta un attimo.

Una lettura sbagliata, una sbracciata, un tell frainteso…forse è anche questo il bello del gioco, ma quando in ballo c’è un milione di sterline e lo stack permette un ampio margine di manovra è davvero difficile digerire un boccone amaro come quello che ha dovuto ingoiare il nostro Ivan Gabrieli.

Partito nel miglior modo possibile, con un hero-call sensazionale contro Steve O’Dwyer con Queen High seguito da un check-raise all-in al river, sempre ai danni del top pro americano, andato in porto, sembrava proprio che fosse la sua giornata:

Ecco lo spot giocato contro O’Dwyer

Dovevate vedere la faccia che ha fatto quando gli ho girato Dama alta” ci ha detto a caldo in merito al primo spot. Il torneo di Ivan, cominciato in quel di Saint Vincent dove per diverse orbite è stato short stack e ha dovuto tener duro per raggiungere la fase finale qui a Nottingham, è stato praticamente perfetto fino alla mano dell’eliminazione.

Ivan viaggava attorno ai 70 BB dopo aver incrementato la sua dote vincendo diversi pot uncontested e dopo il redraw si è trovato a giocare in un tavolo con diversi deep stack. Una situazione ideale per continuare a macinare gettoni, eppure…

Lo spot che lo ha condannato all’eliminazione comincia con l’apertura dell’azzurro e la 3-bet dell’avversario a 2,1 milioni: Ivan decide di flattare con Q-J e uno stack da circa 18 milioni. Il flop recita K 7 8, OR checka, Gabrieli spara la prima a 2.4 milioni e trova il call dell’avversario. Stessa situazione al turn, un 9, su cui la bet raggiunge quota 4,7 milioni. Su river 5 terzo check per OR: Ivan ci pensa un po’ su e decide di andare all-in:

Nel suo range di 3-bet ci sono tante mani che possono passare, come A-K e A-A, senza contare che nel mio percepito ci possono essere sia diverse combo di 6 che J-10, che giocherei allo stesso modo. Se oppo avesse avuto le Dame probabilmente avrebbe foldato al turn, tra le poche mani di valore che gli attribuisco temo K-K, dato che in virtù dell’history ho escluso che potesse 3-bettare con mani come 9-8s, 9-9 o 8-8. Con la mia mano blockero il nuts e quando ne sparo tre su un board così dry le mie combo di bluff sono ridotte all’osso, quindi penso di riuscire a farlo foldare nel 90% dei casi.”

gabrieli-ivan

Il ragionamento del ravennate segue un filo logico che però si scontra con la dura realtà: dopo un lungo tank arriva infatti il call del suo avversario con coppia di Kappa:

Dovevo gestire meglio la situazione, a prescindere da tutto sarebbe stato meglio metterle in mezzo in un’altra circostanza. In game mi ero convinto di riuscire a farlo passare ma ripensandoci bene è stata un’occasione gettata al vento. La struttura e lo stack mi avrebbero consentito di proseguire senza troppi problemi e invece…

Peccato per il nostro portacolori che comunque merita un elogio per la sua condotta in questo PartyPoker Millions: siamo sicuri che in futuro il buon Ivan saprà prendersi la sua rivincita!

 

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