Portogallo verso liquidità comune: petizione firmata da 4.600 gamblers sulla tassazione eccessiva

Vi abbiamo parlato dei problemi relativi ai giocatori di poker spagnoli in merito alla tassazione, oggi, sempre in ottica di liquidità condivisa online (il secondo step riguarderà il Betting Exchange) vi parliamo della situazione in Portogallo ed in particolare del betting.

La protesta: 4600 scommettitori firmano!

L’Associazione Nazionale degli scommettitori online, Associação Nacional de Apostadores Online (ANAon), ha presentato al Parlamento e al Ministero dell’Economia una petizione con ben 4.600 firme, al fine di rivedere l’attuale tassazione applicata al gioco online ed in particolare al betting.

Come noto, il Governo portoghese non voleva regolamentare il gioco online ma la Troika (composta dalla Commissione Europea, la Banca Centrale BCE e il Fondo Monetario) ha spinto (per non dire obbligato) l’esecutivo lusitano a rilasciare le prime licenze.

Mercato: solo pochi operatori autorizzati

Da Lisbona il processo autorizzatorio è tutt’ora molto lento e tortuoso: sono state autorizzate solo due bookmakers (BetClic e una società locale) per la raccolta delle scommesse, mentre nel poker, al momento è attiva solo PokerStars.

Nonostante vi sia un interesse molto forte da parte di parecchie società dell’e-gaming. L’ultima che ha espresso l’intenzione di entrare è stata Winamax, in vista proprio della liquidità internazionale.

Questo aspetto è uno dei nodi centrali della protesta formale presentata dall’ANAon: il lento rilascio delle licenze che va senza dubbio ad incidere sulla competitività e sulla qualità dei servizi erogati dai bookmakers già autorizzati.

Eccessiva tassazione

I gamblers puntano il dito inoltre contro l’elevato prelievo fiscale (25% basic ma le aliquote possono cambiare a seconda dell’entità della raccolta).

L’eccessiva pressione impositiva, secondo i giocatori, impoverisce i servizi e favorisce la concorrenza non autorizzata estera. Gli scommettitori, per questo motivo, vorrebbero una tassazione più equa che potrebbe implementare anche le entrate fiscali con una maggiore partecipazione dei giocatori al mercato legale, ignorando così l’offerta del dot com.

Dall’aprile del 2015 sono due bookmakers operano nel settore delle scommesse autorizzato. “E’ necessario ed urgente rivedere la legge sul gioco online per un mercato più equo e con un’offerta migliore”. Al momento, il poker online è solo stato sfiorato dalla protesta considerando che i giocatori dell’ANOon sono stati i primi a chiedere l’apertura alla liquidità internazionale. In qualche modo, sono stati accontentati.

 

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betsense

 

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