La Cina ha messo le mani sul poker: PokerStars, WPT, GPL, Bodog e… WSOP, le operazioni milionarie!

Come nel calcio, il dragone cinese ha messo le mani sul business del poker sia online che live. A febbraio vi avevamo raccontato dell’exploit del network asiatico IDNPoker (licenza rilasciata dal Governo filippino) che ospita le balene con gli occhi a mandorla ed è diventata, in modo assoluto, la seconda piattaforma mondiale nel cash game online, con un terzo del traffico di PokerStars.com e davanti a 888Poker, PartyPoker e PaiWangLuo, l’ex poker room di Bodog, ceduta da Calvin Ayre ad un misterioso fondo di Hong Kong. Anche in tal caso, il network è frequentato quasi esclusivamente da cinesi, spesso veri giocatori d’azzardo (frequentatori di casinò).

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Cecilia Lin è il volto noto di PokerStars in Asia

Tang Hao: primo investitore di Amaya-PokerStars

Ma non ci sono solo PaiWangLuo-Bodog e IDNPoker (rete con una trentina di skin asiatiche) a ricordarci come l’online sia sempre più oggetto di investimenti ed attenzione di businessman e gamblers cinesi. Il primo investitore personale di Amaya-PokerStars è Tang Hao, un altro ricchissimo e misterioso businessman di Hong Kong: l’ “imperatore” ha acquistato per 400 milioni di dollari l’11% di Amaya Gaming, presto Stars Group.

Con questa operazione si può affermare che il business dell’online faccia sempre più gola ai magnati cinesi.

Dagli States alla Cina: il Big Game di Macao

C’è da dire che post Black friday, l’epicentro del cash game online si è spostato dagli States all’Asia. Ma non c’è da meravigliarsi visto che da anni Macao è la capitale mondiale del gambling ed è tornata a crescere, nonostante la politica anti corruzione imposta da Pechino che ha messo i bastoni  tra le ruote agli junkes. Ma lo sviluppo nell’ex colonia portoghese è inarrestabile così come i tavoli verdi dei suoi casinò continuano ad ospitare le partite più ricche al mondo nel cash game live.

L’accordo decennale tra le WSOP e il colosso Tencent

Ma non è finita: in questi giorni, le World Series e la casa madre (Caesars Interactive Entertainment) hanno sottoscritto un accordo decennale con il colosso Tencent (internet provider mondiale) per spingere il brand delle WSOP in Asia, attraverso modi e canali innovativi e molto potenti.

Come ricorda Alex Dreyfus, numero uno della Global Poker League, questa operazione rappresenta “il più grosso cambiamento nel settore del gioco”. Stiamo parlando della più importante società di gaming mondiale, proprietaria di League of Legends e SuperCell (Clash of Clans e Clash Royale), maggiore azionista di Activision (che controlla WeChat paragonabile al WhatsApp cinese con 800 milioni di utenti attivi). La società cinese, nuova partner di WSOP, controlla anche Tencent Poker che (non ufficialmente) ha 100 milioni di utenti unici registrati. Questa operazione rappresenta un messaggio forte per il mondo del poker” conclude il manager francese. Tencent poker è diventata una famosissima applicazione per il texas hold’em con un software e una grafica innovativo.

Gli high stakes nella app delle app social

E’ un mercato che non lascia indifferenti gli squali dell’alta finanza di Hong Kong: in Cina la passione per il poker sembra sfrenata e talmente evidente che i fondi di investimento sono diventati molto sensibili. E le app sul giochino sono sempre più popolari.

I gamblers – per fare un esempio –   sono così vogliosi di ballarsi i loro soldi senza limiti (aggirando le leggi imposte da Pechino) che sono riusciti anche a monopolizzare le poker app social, trasformando (grazie ad agenti che muovono valigie piene di soldi) il gioco play money in tavoli high stakes, con una liquidità tale da fare invidia alle principali rooms mondiali. E da fonti attendibili sembra che diversi top players e regular dei giochi più ricchi del pianeta partecipino a questi ring milionari.

Ricordiamo i principali interessi economici cinesi nel business del poker negli ultimi due anni:

  • Ourgame (società di social gaming paragonabile alla Zynga cinese) ha comprato il World Poker Tour per $35 milioni.
  • GPL/GPI: i maggiori investitori sono di Hong Kong e Pechino.
  • PokerStars: Tang Hao è diventato il maggior investitore personale con l’11% (investimento da $400 milioni di dollari).
  • Alibaba ha annunciato il lancio di un nuovo circuito: International Poker Tour (IPT).

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