WSOP POY 2017: Chris Ferguson migliore giocatore in attesa di Rozvadov, tra mille polemiche sul regolamento

Alla fine, solo contro tutti, Chris Ferguson ce l’ha fatta, la prima tappa è sua. Con il 43esimo posto di Dario Sammartino (era l’unico che poteva ancora insidiare la leadership nel POY visto che i punteggi per il Main Event sono molto alti) al Main Event, Jesus è riuscito a chiudere in testa al WSOP Player of The Year in attesa della volata per il titolo 2017 a Rozvadov, dove in autunno, saranno assegnati altri 11 braccialetti in occasione delle WSOPE, per la prima volta nell’Est Europa.

In palio ci sono $20.000 extra e tanta gloria e prestigio. Vincendo la “regular season”, Ferguson ha comunque diritto ad un ticket per il Main Event che si disputerà al King’s Casinò.

Chris Ferguson, leader estivo del WSOP POY

WSOP POY: il regolamento fa discutere!

Proprio il King’s ha organizzato quest’anno il WSOP Player of The Year, mai come in questa occasione accompagnato da così tante polemiche per l’assegnazione dei punti. Di fatto si è resa questa competizione una sorta di “Vip System” premiando i giocatori che ottenevano più piazzamenti possibili rispetto a vittorie e final table. Di conseguenza i players erano stimolati a giocare più eventi possibili.

Jesus: tanti punti ma “zero tituli”

Si spiega in questo senso il primo posto di Jesus che ha ottenuto, fino ad ora, 898,46 punti ma senza vittorie in bacheca. E’ arrivato vicino al braccialetto solo nel $10.000 Seven Card Studp Championship (runner-up), poi solo tanti anonimi ITM, ad eccezione di un quarto posto nel $10.000 Pot-Limit Omaha Hi-Lo 8 or Better Championship. Potete ben capire che le polemiche (soprattutto di Negreanu) erano fondate. Il miglior giocatore delle World Series può non aver vinto nulla? In questo modo si svaluta la competizione.

Il confronto

Osserviamo gli altri anni quando il regolamento era diverso. Nel 2016, il vincitore Jason Mercier ha ottenuto 2 bracciali, 4 final table e 11 bandierine, guadagnando $960.000. Nel 2015 Mike Gorodinsky ha trionfato in un evento, ha fatto 3 tavoi finali ed ha incassato 1,7 milioni.

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Tre anni fa George Danzer si è superato con 3 braccialetti e 5 tavoli finali. Nella storia del POY non c’è mai stato un leader senza neanche una vittoria. Certo, Ferguson avrà 11 eventi in Repubblica Ceca per rimediare ma questi dati lasciano perplessi.

Negli ultimi anni Negreanu e lo stesso tedesco hanno trionfato nel POY facendo 10 tavoli finali in una sola stagione.

Nel 2012 Greg Merson si aggiudicò il titolo vincendo il Main Event ed un altro evento (bottino da 9,7 milioni). In tal caso aveva senso premiare il migliore delle WSOP.

Svalutazione della leaderboard e del titolo

A prescindere dalle polemiche post Full Tilt, che senso ha avere al comando un giocatore che ha fatto solo 2 tavoli finali e non ha vinto nulla? Questo titolo (e la relativa leaderboard) rischia di perdere di significato.

L’unico punto di forza di Ferguson sono stati i 17 cashes ma tra l’entità delle vincite non è neanche nella top 20, per farvi capire l’assurdità del regolamento di quest’anno.

La classifica parziale del POY WSOP 2017

  1. Chris Ferguson 898.46
  2. Ryan Hughes 876.35
  3. John Monnette 865.21
  4. John Racener 853.16
  5. Raymond Henson 768.49
  6. Ben Yu 766.49
  7. Alex Foxen 754.36
  8. Daniel Negreanu 717.76
  9. James Obst 667.48
  10. Taylor Black 659.80

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