Scott Blumstein: “Hesp che mazzata! Domani imporrò il mio gioco”. Chi sale e chi scende nel final table

E’ probabile che l’esito del Main Event sarà condizionato dal cooler (set over set) tra i due deep stack che ha fermato la run del simpatico nonno inglese John Hesp, ritrovatosi con gli spiccioli (18 big blinds).

Il chipleader Blumstein durante l’intervista con Kara Scott

Final Table: chi sale e chi scende

Scott Blumstein è così stra-chipleader e favorito assoluto del torneo più importante dell’anno ma la sensazione è che dovrà fare i conti con il professionista parigino Benjamin Pollak che ha guadagnato 42.350.000 di chips senza mai mettere il suo stack al centro del tavolo.

Certo, l’impresa pare ardua, visto che Blumstein possiede il 49% delle chips in gioco, dopo avere incassato altri 81 milioni per un totale di 178,3 milioni, pari a 148,6 big blind.

Benjamin Pollak ne possiede 77.525.000 (64,6 big blinds) e potrà comunque giocare da deep stack con il 22% dei gettori. Terzo Bryan Piccioli, 10% di chips (35.750.000), 29,8 big blind. Il giocatore di (lontane) origini italiane ha implementato di quasi 2 milioni il suo stack iniziale.

Hanno perso terreno Dan Ott (-10 milioni) rimasto con 13,6 big blinds, Antoine Saout (-7,2 milioni e 12,1 bb) e John Hesp (-63,2 milioni) tiene duro con 18,7 big blinds.

Molto male anche il bilancio dell’argentino Salas che ha visto volare via altri 6,5 milioni (ha solo 13 big blinds) ed ha attirato su di se le critiche un pò di tutti per come ha condotto il final table.

Europa snobbata

In poche parole 4 giocatori si ritrovano sotto la soglia dei 20 big blinds ed è molto probabile che il secondo giorno del final table finisca molto presto (si arriverà da 7 players left a 3 players left). Si partirà stanotte alle 2.30 italiane.

Oggi alle 8 si è deciso di chiudere il final table televisivo e la diretta, proprio quando in Europa le persone stavano per collegarsi. E’ stato come sbattere la porta in faccia a tutti gli appassionati, in particolare inglesi e francesi.

Oltretutto il tavolo doveva essere chiuso a 6 left, ma hanno deciso di interrompere prima le trasmissioni. Lo sponsor 888Poker sarà contento visto che ha enormi interessi nel mercato britannico (con due inglesi al tavolo) e ne avrà ancora più forti in Francia nei prossimi mesi? Orari disumani che non permettono al poker di poter diventare un fenomeno allargato nel Vecchio Continente visto che questo spettacolo è stato seguito (forse) dallo zoccolo duro. Modificare leggermente lo start avrebbe agevolato tutti.

Questa la situazione del final table

Scott Blumstein: “ho lo stack per imporre il mio gioco”

Scott Blumstein rimane con i piedi per terra: “ho tanti pensieri in questo momento nella mia testa. Stasera non pensavo che andasse tutto così bene. Quella mano è stata brutale per John. Sono stato fortunato ad avere top set. Ho accumulato 80 milioni di chips in più, come potrei essere scontento per questo?”.

Scott sa che la vittoria può essere a portata di mano e il momento decisivo con Hesp è stato vissuto con ansia: “nel poker non molto spesso sei contento quando devi mettere tutte le tue chips al centro del tavolo (erano entrambi molto deep, ndr) ma in questo caso era bello giocarsi un grande piatto con gli assi”.

Salas e Piccioli

La strada è in discesa ma non breve: “non abbiamo neanche eliminato tutti i players previsti (solo due busted rispetto ai 3 preventivati). Sono eccitato perché domani ho lo stack per poter fare il mio gioco”. Quest’ultima affermazione suona come una minaccia, alla fine Blumstein proverà ad imporre la sua legge ed ammazzare il tavolo, ma dovrà fare i conti con Pollak che sornione si avvicina. Con 4 players corti però i colpi dovranno reggere per entrambi.

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