Phil Galfond: “Il poker è molto meno stressante di un’attività imprenditoriale”

L’estate di Phil Galfond non è stata una delle migliori dal punto di vista pokeristico. Come ha ammesso lui stesso, durante le WSOP 2017 ha perso la bellezza di $800.000 nel cash game high stakes.

Parallelamente, non ha fatto neanche un ITM nei tornei, visto che l’ultima bandierina risale al lontano 2015. Come se non bastasse, l’inizio della carriera professionistica della moglie Farah è stata disastrosa: l’attrice di serie tv ha perso un piatto da $360.000 contro Jean-Robert Bellande.

Nonostante il periodo a dir poco negativo ai tavoli, il forte professionista statunitense è apparso sorridente e disponibile nelle sale del Rio. Perché se è vero che con il poker non sta andando benissimo, dal punto di vista imprenditoriale il discorso è completamente differente: come avevamo anticipato, Galfond sta lavorando duramente per lanciare una poker room che ha grandissime ambizioni.ù

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Phil Galfond: “Giocare a poker era più facile!”

Intercettato dai colleghi brasiliani di MaisEV, “MrSweets28” ha parlato proprio della sua attività imprenditoriale.

“Cosa è cambiato rispetto a quando ero un regular high stakes? In realtà sono rimasto la stessa persona, ma oggi ho molte più responsabilità e sono molto più occupato“, ha spiegato. “La grande differenza è che oggi lavoro molto di più“.

Nonostante le perdite da quasi un milione di dollari rimediate quest’estate, Phil si dice convinto che giocare a poker sia molto meno stressante rispetto al gestire un’ambiziosa attività imprenditoriale.

“È eccitante essere dall’altra parte del business. Ma devo dire che c’è molto più stress. Quando giocavo solo a poker era molto più facile, ora devo andare a lavorare ogni giorno in ufficio. È più complesso”.

La vita dell’imprenditore è più dura di quella del poker player. Su questo Phil Galfond non ha dubbi:

“Molti pro dicono che il poker è stressante, ma avere un’attività imprenditoriale significa avere scadenze, riunioni e impegni. È decisamente più impegnativo e stressante“.

Phil Galfond

Phil Galfond

“La poker room? Grande entusiasmo, ma non posso dire niente…”

Detto questo, Phil Galfond non nasconde l’entusiasmo per la poker room che si appresta a lanciare:

Sono molto eccitato e non vedo l’ora che il sito venga lanciato. A quel punto non dovrò più preoccuparmi così tanto di queste faccende”.

Incalzato sul progetto, Phil si è però tirato indietro:

“Vorrei davvero poter dire qualcosa su ciò a cui stiamo lavorando, ma negli anni ho capito che devo stare molto attento quando apro bocca. In realtà non so ancora quando usciremo, quindi non posso dire niente a riguardo. Sto aspettando di essere “molto sicuro”. So che tanti stanno aspettando delle notizie e credono che io li stia ignorando, ma in realtà non posso proprio dire nulla”.

Tornando al discorso della vita da imprenditore, Phil vede nel delegare una vera e propria sfida: dopo anni passati da solo dietro a uno schermo, contando solo su se stesso, fidarsi di collaboratori esterni è un’impresa.

Credo che la sfida più grande sia imparare a delegare. Runitonce (la sua scuola di poker, ndr) era una compagnia piccola e potevo fare tutto da solo. Ora invece siamo una compagnia relativamente grande e dobbiamo imparare a fidarci di altre persone. Non è semplice”.

Phil e Farah: i Galfond al tavolo

Infine, non poteva mancare una domanda sulla moglie Farah che è passato dal giocare il $2-$5 ai tavoli nosebleed dell’Aria. Come si comporterebbe Phil se la trovasse improvvisamente al suo tavolo?

Sarebbe divertente giocare contro mia moglie“, ha detto ridendo. “Ma credo che alla fine giocherei con troppa gentilezza. Mi piace credere che giocherei il mio A-Game contro Farah, ma so che in realtà sarei troppo buono con lei!”

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