Zeljko Ranogajec: lo scommettitore pro che fattura $1 miliardo di bets all’anno e che ha costruito il roll a blackjack

Secondo rumors molto attendibili, Zeljko Ranogajec è uno dei più importanti scommettitori mondiali, forse in termini di volumi batte anche Billy Walters.

E’ stato stimato che all’anno il suo turnover nelle scommesse è pari a 1 miliardo di dollari. Leggenda o realtà?

C’è molto di vero nella sua storia da gambler e la sua influenza arriva fino a condizionare i fatturati dei bookmakers australiani e delle piattaforme di betting exchange. In particolare il suo turnover rappresenta quasi un terzo del totale di Betfair in Australia. Volete conferme della sua ricchezza derivante dalle scommesse? Per far realizzare il sogno all’amico-socio David Walsh, ha investito 70 milioni di dollari australiani nel museo d’arte moderna di Hobart sua città natale.

Per la stampa australiana è “The King of punters”: è finito più volte nel mirino dell’agenzia fiscale locale ma non hanno mai ravvisato irregolarità nella sua attività.

Il re degli scommettitori australiani Zeljko Ranogajec

Zeljko Ranogajec: la sua storia

Nato nel 1961 sull’isola della Tasmania in Australia da una famiglia croata (la comunità di ex jugoslavi è importante in Oceania) Zeljko frequenta la facoltà di Commerce and Law della sua città e in quel periodo inizia a diventare un card counter al Blackjack Wrest Point Casino.

Negli anni universitari conosce e si innamora di Shelley Wilson che diventa sua moglie e partner in affari. Ranogajec avrebbe occultato una parte delle sue ricchezze usando il cognome della moglie (Wilson) ed un falso nome (John). Insomma non ci sono certezze sull’entità del suo patrimonio per una confusione (voluta e creata intenzionalmente) sulle sue generalità.

Advantage Gambling

Si trasferisce poi all’Università di Sydney ma ben presto lascia i libri per concentrarsi su quello che gli americani chiamano advantage gambling. Ranogajec viene descritto in quel periodo da altri giocatori di blakcjack come “uno dei players più innovativi e vincenti”. Disponeva di un roll di partenza di poche centinaia di dollari australiani ma riesce a vincere milioni.

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Non a caso nel 2011 viene nominato membro della prestigiosa Blackjack Hall of Fame. Negli anni ’90 però il suo nome inizia a girare tra i casinò dell’Australia e per un gambler professionista non è il massimo della vita. Sulla Gold Coast viene bandito dalla maggior parte delle sale da gioco. Di lui si perdono le tracce ai tavoli di blackjack, salvo vederlo in alcune occasioni nei casinò americani (che sono molto rigidi sui counter).

Il gambler australiano non è solo un “advantage gambling” nel BJ: nel 1994 vince 7,5 milioni di dollari a Keno nel complesso di lusso del North Ryde RSL Club nel Nuovo Galles del Sud.

Le scommesse ippiche

La fama di Zeljko Ranogajec però è dovuta soprattutto alle scommesse legate alle corse dei cavalli, con una strategia ben definita. Partito con il bankroll vinto a blackjack ha costruito un vero impero nel betting.

L’australiano non ama parlare del suo business, non ha mai rilasciato interviste ma secondo alcuni insider che hanno lavorato con lui, la sua strategia si basa sulla combinazione di alcuni fattori che si sono rivelati decisivi: prima di tutto cerca di individuare valore (ma non eccessivo, molto probabilmente solo questione solo di centesimi) in scommesse ad altissima liquidità, ovvero solo quando ha la possibilità di investire parecchio denaro.

Accordi con bookmakers, sindacati e arbitraggi

Altro punto interessante è quello di chiudere accordi privilegiati con alcuni bookmakers assicurandosi rebates sulle sue scommesse (si tratta di una forma di assicurazione). Per questo motivo ha stretto un deal con la società australiana TabCorp (quotata in borsa). Da alcune fonti sembra che la sua società rappresenti circa il 10% del turnover proprio del book oceanico.

Il suo scopo è quello di tradare le scommesse e per questo il suo account su Betfair è il terzo per turnover in Australia.

Ma le fortune di Zeljko Ranogajec derivano anche da un sindacato creato con l’amico d’infanzia David Walsh (altro trader leggendario di Betfair). Insieme sosterranno i fatturati delle principali piattaforme di betting exchange. Di queste operazioni di trade, arbitraggio (con i bookies asiatici) e rebates ne parleremo in un articolo a parte.

Il suo profitto deriva dagli enormi volumi scommessi su piccoli margini. Il significativo denaro viene piazzato attraverso un “sofisticato sistema di scommesse” oltre a bot e software particolari.

Il “croato” muove una quantità di denaro tale che, con ogni probabilità, influenza il mercato e manipola la linea delle quote a tal punto da sollevare una protesta popolare tra gli appassionati di ippica australiana. Qualcuno ha messo in discussione anche la legittimità dell’accordo con TabCorp, ma il book ha sempre allontanato voci di possibili “condotte illegali” dal suo principale cliente.

La betting company ha dichiarato “di aver indagato su alcuni incidenti ma di non aver mai rilevato comportamenti non conformi alla legge”.

Il network

Ranogajec ha creato un impero nelle scommesse e organizzato un network di osservatori, analisti, scommettitori e manager che coordina nel suo mega ufficio a Sidney nel grattacielo Fox Sports.

Secondo alcuni giornalisti australiani è uno degli uomini più ricchi del paese ma lui, una volta contattato da un cronista ha negato: “non è vero che sono il più grande punter del mondo”. La riservatezza è sempre stata una delle sue priorità. Presto però scopriremo come è riuscito a guadagnare milioni attraverso uno dei sindacati di scommesse più importanti nell’ippica mondiale.

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