Scommettevano ai tavoli di Macao in streaming con intermediari e un’app: il fenomeno del proxy betting

Le autorità di Macao hanno arrestato 13 persone che gestivano un giro di scommesse illegali. Di fatto, le puntate venivano piazzate (per interposta persona) ai tavoli high roller di baccarat. Peccato però che i punters non fossero presenti all’interno del casinò.

Il proxy betting ai tavoli di Macao è una pratica illegale

Scommesse con intermediari e attraverso app

A Macao è vietato scommettere avvalendosi di intermediari o usando supporti tecnologici da remoto. Per questo motivo la storia è finita male e sono scattate le manette.

A seguire l’action c’erano delle telecamere che trasmettevano in streaming nella Cina continentale. In questo modo i gamblers con gli occhi a mandorla puntavano cifre pesanti attraverso un’applicazione, la piattaforma WeChat e punters presenti in sala.

Un modo per eludere i divieti imposti dal Governo di Pechino: come noto, in Cina è vietato giocare d’azzardo. Può sembrare un paradosso (visto che stiamo parlando degli scommettitori più incalliti al Mondo) ma è la realtà dei fatti con il Partito Comunista che, a livello ufficiale, non tollera il gambling.

Quello messo in piedi da alcuni casinò di Macao altro non era che il classico sistema (più rudimentale) casinò live-online. Solo che tutto veniva gestito in Cina in modo illegale e veniva fatto anche in tavoli ordinari con presenti altri giocatori.

Proxy betting

A Macao questo business nei casinò è noto come proxy betting ma ancora, le autorità, non hanno rivelato quali sono le sale da gioco coinvolte che, naturalmente, rischiano la revoca della licenza (in alcuni casi) per un atteggiamento troppo permissivo (se non addirittura intenzionale).

E’ un fenomeno sempre più diffuso, visto che a giugno sono state arrestate altre 17 persone (13 cinesi).

 

In esclusiva per tutti i lettori di Assopoker, un Bonus immediato di 30€ su Lottomatica. Registrati da questo link e inserisci il codice SUPER30

multiprodotto_300x250_ita

 

In galera sono finite 17 persone: 13 cinesi e 4 locali che hanno raccolto in questi mesi, attraverso il proxy betting illegale, qualcosa come 6,3 milioni di Hong Kongs dollars, pari a 805.291 dollari statunitensi).

L’azione ai tavoli VIP di baccarat in tempo reale veniva trasmessa in streaming e i gamblers scommettevano da remoto. Una pratica vietata dalle autorità di Macao ma che nelle Filippine ha registrato un boom (sembra che il 50% dei ricavi dei casinò di Manila derivi proprio da scommesse piazzate in questo modo): l’action viene diffusa, attraverso le telecamere, in quasi tutti i paesi asiatici.

The post Scommettevano ai tavoli di Macao in streaming con intermediari e un’app: il fenomeno del proxy betting appeared first on Assopoker.

CONTINUA A LEGGERE

Lascia un commento