PartyPoker (GVC) presenta offerta di acquisto (€2,9 miliardi) per il primo book britannico: gli scenari nel poker

GVC Holdings è un’ambiziosa società britannica di gambling che ogni due anni ama fare shopping. Nel 2015, grazie all’alleanza finanziaria con un grosso fondo di investimento di Wall Street (Cerberus Business Finance), era riuscita a mettere le mani su un colosso come Bwin.Party, bruciando la concorrenza di un gigante come 888.  L’operazione si era chiusa sulla base di 1,7 miliardi di euro.

Il CEO del gruppo GVC Kenny Alexander, manager emergente nel mercato britannico

Nel 2013 invece aveva acquisito SportingBet e Paradise Poker. Con la recente operazione (conclusa nel febbraio 2016) GVC controlla così anche brand importanti come PartyPoker e Bwin, oltre a Gioco Digitale in Italia.

Il Financial Times in questi giorni ha reso noto che GVC non resta con le mani in mano e dopo aver rilanciato alla grande PartyPoker (+30% di traffico nel cash game rispetto al 2015 e +12% sul 2016!) vuole mettere la mani sul primo bookmaker britannico: il gruppo Ladbrokes-Eurobet-Coral (Gala group) che vanta la prima catena di agenzie di scommesse in UK e di sale bingo (oltre a diversi casinò).

Un primo tentativo era già stato effettuato a dicembre. 

Betting

Insomma GVC vuol fare il salto di qualità e diversificare: dal gioco da remoto (in Gran Bretagna è un business parecchio rilevante ed ha una spesa 4 volte superiore al mercato italiano) al terrestre, con la catena di betting shop di Ladbrokes-Eurobet che si andrebbe ad integrare a Bwin (book puro nell’online).

Poker online

Ma ci sono delle implicazioni rilevanti anche nel poker online: PartyPoker è in una fase di crescita verticale e con questa operazione vedrebbe notevolmente accrescere la propria liquidità, visto che Ladbrokes (passato dal 2013 da Microgaming a Playtech) ed Eurobet sono tra le skin più importanti (per traffico) su iPoker insieme a Bet365.

Di fatto il potenziale spostamento di Ladbrokes ed Eurobet nella rete di PartyPoker  contribuirebbe a rendere il newtwork ancora più forte ed ambizioso (visto anche il recente vip system offerto sul dot com).

Offerte

Al momento le prime due offerte sono state rispedite al mittente ma conoscendo la tenacia del chief executive Kenny Alexander c’è da scommettere che la partita potrebbe finire – a sorpresa – a vantaggio di GVC che ha già ottenuto un prestito importante con la banca d’investimento Nomura (320 milioni di sterline). Alexander gode della fiducia di Wall Street. Gli investitori di New York vedono in lui l’uomo giusto per mettere le mani sul mercato del gambling. D’altronde i risultati sono dalla sua parte.

La recente offerta da 2,9 miliardi di euro è stata rifiutata ma per gli analisti si potrebbe arrivare a chiudere un deal da 4 miliardi che segnerebbe in maniera profonda gli equilibri sia del gioco fisico che online (poker compreso) in Gran Bretagna che nel resto d’Europa.

 

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