Phil Hellmuth è il Re degli heads-up: batte anche Dan Cates e vince $200.000!

Nonostante il poker heads-up sia una disciplina diventata popolare solo con l’avvento del poker online, è stato un giocatore della vecchia scuola a trionfare nel King of the Hill, l’evento da $50.000 di buy-in con formula Winner Take All.

Parliamo di Phil Hellmuth, che contro ogni pronostico ha messo in riga prima Doug Polk e poi Dan Cates. Due dei più forti giocatori al mondo nel testa a testa sono stati quindi piegati dal recordman di braccialetti WSOP, che oltre alla soddisfazione per questa prestigiosa vittoria ha anche incassato un premio di ben $200.000. Un successo che porta le sue vincite lorde nei tornei dal vivo a quota $21.399.093.

Phil Hellmuth vs Jungleman12: che vittoria per Poker Brat!

Se nella giornata di ieri Hellmuth ha letteralmente distrutto Doug Polk, negandogli ogni possibilità di andare in vantaggio e in un secondo momento di recuperare, la finale con Cates è stata tutt’altro che semplice.

Il match decisivo per il titolo si è giocato al meglio dei tre heads-up.

Round 1

“Jungleman12” ha utilizzato tutta la sua aggressività per mettere alle corde l’avversario fin dall’inizio. In una mano chiave del primo round, ad esempio, ha puntato 40.000 sul pot da 50.000 in pieno bluff: aveva K-J su 2-Q-4-3-5, mentre Hellmuth aveva la top pair con Q-7.

La particolarità di questo torneo di heads-up era la possibilità di utilizzare la “reveal card“, una placca che obbliga l’avversario a mostrare le carte al termine della mano. Ogni giocatore ne aveva due a disposizione e Phil l’ha utilizzata dopo questo big pot per scoprire di essere stato bluffato.

Il bluff di Jungleman12

Indispettito da questa circostanza, Poker Brat si è messo a imprecare pesantemente in diretta su Twitch.

Tuttavia, dopo essere risalito a oltre 60.000, ha vinto un piattone con **cj* *c5* sul board **q4* **qj* **fj* **fk*, dopo un check/raise sul turn e il fold di Cates al river con **f4* **f2*.

Tornato in vantaggio, ha trovato la vittoria del primo round grazie a un all-in preflop: A-Q per il 14-volte camione WSOP e K-J per Cates. Un Asso al river ha chiuso definitivamente la questione e Phil è andato in pausa sull’1-0.

Round 2

Il secondo round è iniziato nuovamente in favore di Dan Cates. Questa volta, però, “Jungleman12” ha gestito al meglio la sua chiplead e ha costretto Phil a compiere un hero call che ha deciso l’incontro.

Sul board **f5* **q9* **pa* **p3* **f6*, Cates ha messo ai resti Hellmuth per circa 60.000 chips. Fino a quel momento Dan era stato molto aggressivo, pertanto il bluff non era assolutamente da escludere. Hellmuth ci ha pensato a lungo con **qk* **c9* in mano e alla fine ha tentato l’hero call, ma solo per vedersi girare **qa* **f9*.

Fuck man! My fault“, ha esclamato Poker Brat dopo essersi reso conto di aver perso.

Con questa mano decisamente particolare, Dan Cates ha conquistato il secondo round.

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Terzo round

Il terzo round è iniziato dopo una pausa di una decina di minuti. Anche in questa occasione “Jungleman12” è andato subito in vantaggio di circa 110.000 a 80.000.

Preso da un leggero tilt per l’hero call sbagliato nel round precedente, Hellmuth ha iniziato a giocare in maniera eccessivamente aggressiva.

In una mano, ad esempio, ha 3-bettato a 7.000 dal big blind con 3-2off. Sul board 9-A-Q ha puntato 9.000 chips, ma Jungleman12 non aveva nessuna intenzione di mollare con A-8. Sul turn quest’ultimo ha pescato un 8 per la top pair, mentre Phil ha continuato a bluffare, aumentando la size a 20.000. Cates ha chiamato nuovamente.

Al river è comparso un Re. Phil ha iniziato a contare lo stack (51.000 chips circa) e alla fine ha puntato 27.000 sul pot da 71.000. Cates ha chiesto il count delle chips all’avversario e dopo averci pensato per diversi minuti ha effettuato il call.

Phil rimane con le briciole

Rimasto con 24.000 chips, la fine sembrava ormai vicina: Phil ha iniziato a perdere una mano dietro l’altra, finché non ha addirittura puntato 2.000 delle ultime 10.000 chips con 5-2 sul board A-5-7-K. Cates aveva K-K ma non è riuscito a chiudere la contesa, perché Hellmuth ha foldato ritrovandosi con appena 8.000 chips contro le 192.00 dell’avversario.

La rimonta di Poker Brat

A quel punto “Jungleman12” era a un passo dal titolo, ma qua Poker Brat ha iniziato una rimonta straordinaria.

Il primo double-up è arrivato con K-8 contro il J-7 di Cates. Grazie a un Re sul flop, Phil si è assicurato un pot da quasi 20.000. Successivamente, Hellmuth ha chiamato un bluff dell’avversario con una top pair centrata al river ed è risalito a 35.000.

Con una disciplina ammirabile, Phil non si è mai arreso e ha iniziato a lottare in ogni singolo piatto. Al contrario, “Jungleman12” è apparso svogliato ed eccessivamente spewy: potendo contare su uno stack molto grande, ogni occasione era buona per provare a bluffare il suo avversario oppure per herocallare con mani di basso valore.

Nel giro di un’ora di gioco Hellmuth è tornato sopra le 70.000 chips. Il sorpasso è avvenuto sul board **fq* **q0* **qk* **p9*: Cates aveva **qa* **q7*, Phil un set con **c0* **f0*. L’all-in di Poker Brat e il fold di “Jungleman12” ha ribaltato il chipcount: a quel punto Hellmuth aveva più di 100.000 chips.

La mano finale

Dopo questa mano e un piccolo tentativo di rimonta, Cates ha iniziato una discesa senza fine. Rimasto con 43.000 chips, Hellmuth lo ha messo ai resti con A-6 e ha ricevuto e il call con K-Q. Sul board non c’è stato alcun sorpasso, necessario per allungare il match.

In questo modo, grazie a questa straordinaria rimonta nel terzo round, Phil Hellmuth ha vinto la prima edizione del King of the Hill. Per lui la cintura del campione e soprattutto un assegno da $200.000.

Il replay del match:

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