Tutto ciò che non sapevate su… Jeff Gross

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Il Team PokerStars Pro parla della sua passione per il calcio, dell’importanza della forma fisica e della sua amicizia con l’ex stella olimpica del nuoto Michael Phelps…

Il poker, si sa, è un’esperienza piuttosto sedentaria. Ecco perché mantenersi in forma lontano dai tavoli è fondamentale, se si vuole rimanere mentalmente e fisicamente lucidi durante un lungo torneo. Non a caso il Team PokerStars Pro Jeff Gross, che in carriera ha vinto quasi $3 milioni nei tornei live e più di $1 milione online, crede fermamente nel famoso detto latino mens sana in corpore sano.

Quando non è impegnato nei suoi allenamenti cardio, o a sollevare pesi in palestra, il trentenne di Ann Arbor, Michigan, si trova spesso sul campo da calcio. In passato si è pure recato spesso in Inghilterra per assistere alle partite del West Ham United, un club di Londra. Abbiamo fatto due chiacchiere con Jeff, per saperne di più sulla sua passione per il calcio e su quali lezioni ha imparato dall’amico Michael Phelps, parlando del fattore psicologico quando si compete ai più alti livelli…

Come è nata la tua passione per il calcio?

Mio papà mi portò a un provino per una squadra quando avevo sette anni, ma io non ci volevo andare. Tuttavia mi sono innamorato del gioco sin da subito, e da allora non ho mai smesso di giocare: primavera, autunno, inverno ed estate. Amavo il calcio e volevo giocarci il più possibile, perciò ogni volta che avevo un po’ di tempo libero uscivo e andavo al campo. Molti ragazzi fanno tanti sport, ma io volevo solo il calcio. Crescendo ho giocato nei Michigan Wolves, che oggi è diventata una scuola calcio.

Hai visto qualche partita dei Mondiali di USA 1994?

Certo, sono andato a qualche partita quando vivevo nel Michigan. Ho visto Svezia contro Russia e Svezia contro Brasile al Pontiac Silverdome di Detroit. Mi piaceva guardare i giocatori, come lo svedese Martin Dahlin – bei tempi e bei ricordi.

In che ruolo giocavi?

Centrocampista centrale. Sono mancino, quindi a volte giocavo mezzala sinistra, ma nel 95% dei casi giocavo in mezzo.

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Gross è entrato nel Team PokerStars Pro a luglio 2017

Tifi una squadra in particolare?

Quando ero al college, intorno al 2006 e 2007, tifavo West Ham United. Avevo un amico che conosceva Anton Ferdinand (un calciatore del West Ham), quindi abbiamo visto parecchie partite in quegli anni. Avevo dai 17 ai 19 anni, erano esperienze bellissime perché potevo uscire con la squadra a Londra. Essendo così appassionato di calcio, era una cosa surreale. I fan lì sono così innamorati del gioco, è bellissimo. Viaggiavamo molto e siamo andati persino alle partite in trasferta del West Ham, contro Arsenal e Manchester United. Ho potuto passare del tempo con Anton Ferdinand e con il suo compagno di squadra Nigel Reo-Coker. Mi sono divertito tantissimo. Oggi guardo ancora la Premier League e la Champions League, quando posso.


Come fai a mantenerti in forma e attivo quando non giochi a poker?

Ancora oggi mi diverto giocando a calcio. Cerco anche di andare in palestra il più possibile, e faccio dai 30 ai 40 minuti di cardio al giorno, con un’inclinazione del 15%. Sollevo pure i pesi, anche se quando viaggi è dura mantenere un programma di allenamento. In ogni caso d’estate ho fatto tutti gli allenamenti di All American Dave, la famosa ‘5 Weeks 2 Fitness Challenge’: si tratta di una sorta di routine, che implica anche mangiare sano e dietetico.

Se mangi bene, fai esercizio e ti senti pieno di energia, tutto sembra andare meglio. Preferisco arrivare un’ora dopo a un torneo, ma prepararmi bene mentalmente e fisicamente, perché è così che devi fare se vuoi giocare al meglio di te stesso. Non sempre ci riesco, perché a volte sono in ritardo oppure ho poco tempo, ma è un consiglio che mi sento di dare a tutti. Se inizi a mangiare male e non fai esercizio, entri in un circolo vizioso.

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Gross crede che la salute e l’attività fisica influenzino positivamente il proprio modo di giocare a poker

In quali altri modi ti rilassi?

Mi piace passare il tempo con mia moglie. Ci siamo sposati lo scorso dicembre, lei è brasiliana e quindi andiamo a Belo Horizonte, dove ha una casa, e ci rilassiamo lì. Ha tanti nipoti, mentre io sono figlio unico, perciò mi diverto tantissimo. Ultimamente abbiamo tanto da fare, quindi è sempre bello prendersi una pausa, fare un viaggio ed esplorare nuovi posti con lei. Oppure ce ne andiamo con un gruppo di amici e prendiamo le motoslitte, facciamo surf o altre attività all’aperto. Non sono un grande amante dei giochi da computer, ma mi piace giocare a FIFA due contro due: è molto divertente.


Quali sono i posti che preferisci, quando viaggi?

Melbourne è una delle mie città preferite, così come Barcellona. Istanbul è stata un’incredibile scoperta. Vado spesso a Montreal a giocare a poker, è un’altra splendida città.


Sei un grande amico dell’ex nuotatore Michael Phelps, l’atleta olimpico più vincente della storia con 28 medaglie. Come siete diventati amici?

Ci siamo incontrati a un tavolo di poker a Windsor, in Canada. Siamo andati d’accordo sin da subito. Lui ama l’aspetto competitivo del poker, e io mi stavo approcciando al gioco: entrambi iniziammo a giocare online. Poi mi trasferii a Baltimora, dove ho vissuto con lui per qualche anno.

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Jeff Gross ha vissuto con il leggendario Michael Phelps a Baltimora

In che modo il suo successo nel nuoto ti ha aiutato nel poker dal punto di vista psicologico?

Sicuramente ho imparato diverse cose da lui, in particolare l’allenamento, la sua etica per il lavoro e l’avere degli obiettivi personali senza preoccuparsi di ciò che la gente pensi o dica. Se ti siedi al tavolo, giochi e un avversario è baciato dalla fortuna, non puoi farci nulla. Non puoi controllare questo aspetto del gioco. Non puoi controllare cosa fanno le altre persone o l’uscita delle carte. Ma puoi controllare il tuo modo di giocare e la tua preparazione. Questa è una delle cose che ho imparato da Michel e che ho trovato interessanti da subito. Lui sapeva ciò che avrebbe potuto raggiungere alle Olimpiadi: si è preparato e non si è preoccupato di nessun altro. Quindi ponetevi degli obiettivi ambiziosi, ma preoccupatevi solo di voi stessi: non pensate agli altri.

Julian Rogers per PokerStarsBlog

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