Chi sono e come ragionano gli expert gambler, coloro che vincono con costanza al gioco

Dylan Evans è un accademico britannico molto stimato, autore di diversi libri di successo. La sua area di studio principale è l’applicazione della scienza nello studio delle emozioni, un argomento che ha trattato ampiamente nel libro “Emotion: The Science of Sentiment“.

Evans è anche un appassionato di giochi di abilità e di azzardo, e mentre si occupava di emotività e psicologia ha deciso di dedicare una ricerca ai gambler.

Per diversi anni ha studiato giocatori di ogni tipo: dagli scommettitori sportivi a quelli sulle corse dei cavalli, dai poker player ai regular dei tavoli del Blackjack.

La ricerca che ne è venuta fuori è molto interessante. Evans ha esposto le sue conclusioni in un Ted Talk del 2012, tenutosi a Westlake, in Ohio.

Dylan Evans durante il suo discorso a Ted

Gli expert gamblers: chi vince con poker, scommesse e gioco d’azzardo

Non tutti i gamblers sono degli idioti“, esordisce il ricercatore inglese. “Alcuni di loro sono degli esperti. Penso che possiamo imparare molto da loro. Studiando il modo in cui ragionano, possiamo imparare a prendere decisioni migliori“.

Evans introduce quindi il concetto di “expert gamblers“. Per lui rientrano in questa categoria coloro che riescono a vincere con il gioco sul lungo periodo utilizzando le proprie abilità. Veri professionisti, in altre parole.

“L’idea di un expert gambler sembrerà strana a molte persone. Molti pensano che il gambling sia solo fortuna, ma non è la verità. Certamente le slot machines e le roulette sono solo fortuna, quindi non c’è spazio per gli esperti. Ma il poker, il Blackjack e tutti i tipi di scommesse sportive offrono l’opportunità di esercitare le proprie abilità“.

Cosa differenzia un expert gambler da un comune giocatore d’azzardo

Prima di parlare della sua ricerca, Evans fa una netta distinzione tra expert gamblers e i giocatori d’azzardo perdenti.

“Ciò che differenzia gli expert gamblers dai problem gamblers è la capacità di vincere soldi con le proprie abilità. I problem gamblers perdono soldi sul long term. Puntano più di quanto possono perdere, ma loro non giocano per i soldi: giocano per l’adrenalina“.

Al contrario, gli expert gamblers non giocano per divertirsi: “Gli expert gamblers, invece, non provano grandi emozioni nel giocare. È una ricerca fredda e ragionata del profitto che li motiva. E in misura minore anche la soddisfazione intellettuale di vincere“.

Le diverse caratteristiche degli expert gamblers

Gli expert gamblers vengono da settori molto differenti. Ci sono i giocatori di poker, quelli di blackjack, gli scommettitori. Ognuna di queste categorie ha capacità e caratteristiche differenti.

“I giocatori di poker hanno una consapevolezza psicologica importante. Sono in grado di capire quando un avversario bluffa e sanno quando devono bluffare. I giocatori di Blackjack sono invece dedicati, determinati e concentrati su un sistema. Loro non hanno bisogno di grande consapevolezza psicologica“.

Per quanto riguarda gli scommettitori professionisti, Evans fa una distinzione netta:

“Gli scommettitori possono essere divisi in due categorie. Ci sono i “computerized sports bettors“, la cui maggiore abilità è quella di programmare software per vincere, e poi ci sono gli “intuitive sports bettors“, ovvero coloro che fanno tutto nella loro testa. Questa è la categoria di expert gambler che più mi ha affascinato”.

Studiando da vicino gli scommettitori professionisti che non si affidano all’aiuto di strumenti di analisi, Evans ha tratto alcune importanti conclusioni sugli expert gamblers.

Jonas Gjelstad, un esempio di computerized sports bettors

La ricerca sui giocatori alle corse di cavalli

“Negli anni ottanta due psicologici americani visitarono una gara di cavalli, dove intervistarono 30 giocatori regolari. Erano tutti uomini, andavano ogni giorno all’impianto e giocavano per puro divertimento. 14 di loro erano incredibilmente bravi a indovinare le odds finali, che rappresentano al meglio la percentuale di riuscita di un evento”.

In altre parole, i 14 expert gamblers riuscivano a indovinare le quote finali di una determinata gara. Questa è un’abilità importante, perché ancora oggi le capacità di uno scommettitore professionista si vedono soprattutto nella scelta delle quote.

Al punto che diversi pro non prendono in considerazione l’esito delle proprie bet per determinare se sono vincenti oppure no, ma se le quote su cui hanno scommesso sono migliori delle quote di chiusura di Pinnacle, uno dei bookmaker più grandi e precisi al mondo. Se scommettono sul Milan @2.00 e Pinnacle chiude con odds di @1.90, sono certi di aver preso una value bet.

Concentrandosi su questi 14 scommettitori, i due psicologici notarono che la vera differenza rispetto a tutti gli altri giocatori d’azzardo perdenti era nel modo di ragionare.

La risk intelligence

“Dopo quattro anni a studiarli, i due psicologici notarono che i 14 giocatori non avevano alcuna conoscenza delle nozioni statistiche e di analisi dei dati. Eppure ogni volta riuscivano a individuare un numero nella loro testa che era quasi sempre identico a quello delle odds di chiusura“.

“Questo è ciò che chiamo risk intelligence“, prosegue Evans. “Significa raccogliere informazioni, analizzarle nella propria testa e tirar fuori una stima probabilistica vincente“.

Prendere decisioni da expert gamblers nella vita di tutti i giorni

Il modo di ragionare degli expert gamblers risulta vincente anche al di fuori del gambling. Nella vita reale siamo posti costantemente di fronte a delle scelte, e spesso non sappiamo come decidere.

Non siamo capaci di prendere decisioni se siamo posti di fronte a situazioni incerte“, spiega Evans. “Se qualcuno ti dice che domani pioverà, tu prenderai l’ombrello. Ma se ti dice che c’è il 60% di possibilità di pioggia cosa fai?”

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Il ricercatore ha quindi individuato tre modi di ragionare degli expert gamblers che tutti dovrebbero adottare, in qualsiasi campo della vita.

1. Fissare una soglia

“Il primo metodo è fissare una soglia. Ad esempio: “Chiederò a questa ragazza di uscire solo se penso che ci sia un 60% di possibilità di ricevere un sì“. Ognuno di noi fissa la propria soglia in base alle proprie esigenze e inclinazioni. In questo caso, in base a quanto vogliamo disperatamente uscire con una ragazza e quanto odiamo essere rifiutati.”

2. Bet sizing

“Il secondo metodo è il bet sizing. Significa puntare una cifra che è proporzionale alla sicurezza che hai nella realizzazione dell’evento. Per esempio potresti decidere di acquistare azioni di tante diverse società e variare le quote in base alla tua fiducia in ognuna di esse. Ovviamente questo dipende in maniera cruciale dalla fiducia che abbiamo nella nostra capacità di giudizio. Puoi usare questo metodo solo se hai una ottima risk intelligence“.

3. Expected value

“Il terzo metodo è l’expected value. Si tratta di un concetto astratto, che non si riferisce a nessuna vera vincita o perdita. Si riferisce invece alla quantità media di soldi vinti o persi che otterrai sul lungo periodo se fai la stessa puntata un numero infinito di volte

“Si tratta di pura teoria, ed è ciò che differenzia gli expert gamblers da tutti noi. Quando loro guardano una mano di Blackjack o uno spin alla Roulette, non sono ipnotizzati dalla massima quantità di denaro che potrebbero vincere o perdere. Vedono solo la quantità media di denaro che potrebbero vincere o perdere, ovvero l’expected value”.

Top player: Isaac Haxton

Isaac Haxton è noto per essere uno dei top player più freddi e razionali del poker high stakes

La morte ci frena dal ragionare sul long term

Secondo Evans, ragionare secondo questi concetti è un ottimo modo per prendere decisioni migliori, nel gambling e nella vita reale. In particolar modo, l’aspetto che ritiene più importante è quello della visione sul lungo periodo. Un modo di ragionare che molte persone non prendono in considerazione a causa di una circostanza che nessuno può contrastare: la morte.

“Il fatto che il nostro tempo sia limitato e prima o poi moriremo ha un grosso svantaggio: tende a rendere le persone spericolate e avventate. Molti pensano che potrebbe essere l’ultima corsa ai cavalli o l’ultimo lancio di dadi della loro vita, e quindi vogliono puntare tutto ciò che hanno su quel singolo evento“.

Ragionando in maniera diversa, gli expert gamblers diventano “immortali”.

“Gli expert gamblers, invece, vedono le cose sul lungo periodo e in un certo senso diventano immortali. Questo il motivo per cui sono così freddi nel prendere le decisioni“.

In conclusione, Evans spiega che la differenza tra un giocatore vincente e uno perdente è proprio nel modo di ragionare.

“Una volta un gambler mi disse: “Ci sarà sempre una nuova corsa. Non devo puntare tutto il mio bankroll su questa gara. Posso sempre tornare domani“. Ecco, io credo che questo modo di ragionare sia ciò che differenzia gli expert gamblers dal resto dei giocatori d’azzardo“.

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