Daniel Negreanu: “Quello di Leonard non è angle-shooting! Vi racconto cosa combinò Amarillo Slim a Vienna…”

Il tentativo di angle-shooting di Patrick Leonard nei confronti di Luigi Shedadeh al Pokerstars Championship di Barcellona ha fatto molto discutere, al punto che anche Daniel Negreanu ha deciso di trattare l’argomento nel suo ultimo podcast.

Prima di sentire l’opinione di Kid Poker, ripercorriamo quanto successo:

Siamo al tavolo televisivo del Main Event. Sul board **p8* **p5* **fa* **f4* **pa*, Shedadeh punta 116.000. Leonard va in the tank e inizia a parlare per provare a ottenere informazioni dal suo avversario. A un certo punto dice: “Okay, you got it. Nice hand“. Queste parole sembrano confermare il fold, al punto che Shedadeh fa per girare le sue carte. Fortunatamente non le mostra, perché Leonard, in realtà, non aveva ancora deciso cosa fare, nonostante la frase pronunciata.

L’opinione di Daniel Negreanu

“Prima di tutto bisogna mettere in chiaro che un angle-shooting non va contro le regole“, dice il canadese. “Se fosse una mossa contro le regole, il floorman squalificherebbe il giocatore. Un angle-shooting è una mossa che sfrutta il regolamento in modo non etico. Chi lo compie sta facendo leva su piccoli errori innocenti dei suoi avversari”.

Fatta questa doverosa premessa, Daniel sostiene che sia impossibile dire se Leonard stesse compiendo un angle-shooting. Il motivo è presto detto:

“Non si può dire se lo abbia fatto perché non sappiamo le loro carte, quindi è impossibile giudicare. Di certo sappiamo solo che Patrick non è un giocatore con la fama di fare queste cose”.

Per Negreanu ci sarebbe stato angle-shooting solo nel caso in cui Shedadeh avesse mostrato il bluff e Leonard avesse improvvisamente chiamato.

“Chiaramente Patrick ha provato a ottenere una lettura sul suo avversario“, dice il canadese. “La vera domanda è un’altra: cosa sarebbe successo se dopo il “You got it, nice hand”, l’avversario avesse girato un bluff? Se a quel punto Patrick avesse detto “call”, quello sarebbe stato un angle-shooting“.

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L’angle-shooting spudorato di Amarillo Slim

Alla fine Daniel non considera quello di Leonard un angle-shooting. Non solo perché non sa che mano avesse, ma anche perché nella sua carriera ventennale ne ha visti tanti e ha imparato a riconoscerli.

In particolar modo, ricorda un incredibile angle-shooting di Amarillo Slim.

“La mano di Patrick Leonard mi ha ricordato una vecchia mano giocata a Vienna, in un torneo di heads-up. Parliamo di tanti anni fa ( era il 2001, ndr)”, ricorda il canadese. “C’era un giocatore amatoriale molto ricco che si chiamava Ron Rose. In quel periodo giocava un po’ tutti i tornei di poker in giro per il mondo”.

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Amarillo Slim

Nel primo turno del torneo, Rose si ritrovò contro il leggendario Amarillo Slim.

“Fortunatamente il torneo era televisivo, quindi c’era la possibilità di vedere le carte dei giocatori coinvolti. Se così non fosse stato, non avremmo mai avuto l’opportunità di assistere all’incredibile angle-shooting di Amarillo Slim“.

Call! Anzi, no…

“Slim rilanciò dal bottone e Rose 3-bettò dallo small blind. Sul flop scesero K-7-3 rainbow. Rose puntò e Slim disse: “Alright, let’s go!mimando il gesto di spingere le chips in mezzo“.

“Ron Rose, che era un giocatore amatoriale, girò tutto contento K-K, ovvero il nuts. Amarillo aveva A-K e vi assicuro che non avrebbe mai e poi mai foldato a carte coperte. Ma dopo aver visto la mano del suo avversario, iniziò la sceneggiata old school“.

“Cominciò a dire: “Io non avrei mai chiamato! Non chiamerei quell’uomo nemmeno al telefono, ho detto let’s go come dire passiamo alla mano successiva“. Quello di Amarillo fu un angle-shooting vero e proprio. Ora non ricordo come andò a finire la mano, ma fu proprio ridicolo. E spero proprio che alla fine fu Rose a vincere”.

La reazione di Negreanu nel ricordare l’assurdo angle-shooting di Amarillo Slim

Daniel ricorda quei momenti ridendo di gusto, perché in quell’occasione Amarillo si mise in ridicolo pur di non dover perdere la mano. Ma quando torna serio, Kid Poker si rende conto che non sono solo i giocatori a essere coinvolti negli angle-shooting.

“Questo è uno di quegli spot che mi fanno apprezzare il lavoro dei Tournament Director, perché sono situazioni difficili. Tu puoi dire “nice hand”, “hai vinto” o altro senza dover essere costretto a foldare””.

 

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