Sorel Mizzi: “Quando provai a trasformare £20.000 in £100.000 alla roulette per giocare un high roller”

Una buona percentuale dei professionisti di poker di Las Vegas ha anche una passione più o meno sfrenata per il gioco d’azzardo. Quasi tutti i poker pro hanno giocato almeno una volta ai casino games, una tentazione irresistibile per molti di loro. Qualcuno lo fa solo per divertimento, altri per festeggiare una vittoria, altri ancora per inseguire le perdite (l’idea peggiore in assoluto).

Poi c’è Sorel Mizzi.

Il professionista canadese è noto per avere una testa calda e una visione del mondo e delle regole tutta sua. Come abbiamo riportato, ha più volte detto di non pentirsi minimamente di aver fatto multiaccount o di aver giocato dagli Stati Uniti, adducendo motivazioni talvolta assurde.

Ma quando si parla di infrangere le regole, evidentemente Sorel non si riferisce solo a quelle canoniche. Con ogni probabilità, la sua allergia alle costrizioni intacca anche la sua capacità di gestire il bankroll e soprattutto dividere quello destinato al poker da quello destinato al gambling. Lo dimostra una storia incredibile che ha raccontato lo scorso anno durante un podcast di Joe Ingram.

Sorel Mizzi durante il podcast con Joe Ingram

Sorel Mizzi: “Con £20.000 alla Roulette per provare a iscrivermi a un high roller”

L’high roller da £100.000

Sul finire del podcast, Ingram chiede a Mizzi quale sia la degen story più assurda della sua vita. Con “degen story” intende una storia folle che riguarda il gioco d’azzardo.

Sorel ci pensa un po’ e poi risponde senza esitazioni.

“Qualche anno fa, all’EPT di Londra si giocava questo evento da 100.000 sterline”, ricorda il professionista nato a Toronto ma residente a Las Vegas. “Mi registrai, giocai e fui eliminato al Day 1“.

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Un re-entry troppo esoso

Fin qui niente di strano: Sorel gioca con regolarità tutti i tornei più cari e difficili al mondo. Ogni volta che ce n’è uno, ci sono decine di professionisti eliminati al Day 1. La vera degen story inizia ora.

“Ci tenevo a rientrare al Day 2, ma purtroppo quella sera avevo solo solo £20.000 con me“, ricorda oggi. “Così pensai: “Come posso fare?” Ovviamente la risposta fuuna sola: giocare alla roulette“.

L’impresa tentata da Sorel Mizzi: da £20.000 a £100.000 alla roulette

Mizzi è un grande appassionato dello storico gioco da casinò e in quell’occasione decise di mettersi in gioco in maniera sconsiderata: prese i £20.000 e iniziò a puntare alla roulette per provare a raggiungere quota £100.000.

“Avevo una missione: avrei preso quei £20.000 e li avrei fatti “crescere” fino a £100.000 per fare re-entry. Oppure avrei perso tutto“, dice nel podcast. “Decisi che non avrei smesso di giocare alla roulette fino a quando non avessi perso tutti i £20.00 o avessi raggiunto i £100.000“.

Una pessima idea sulla carta, eppure all’iniziò sembrò funzionare alla grande.

Da £20.000 a £96.000…

Riuscii salire fino a £96.000“, rivela Sorel. “£96.000! Ricordo che a quel punto esultai: “Evvai! Domani si gioca il Day 2“. D’altronde, come potevo non farcela arrivato a quel punto? Avrei utilizzato il metodo Martingale fino alla fatidica cifra”.

A Mizzi mancavano solo £4.000 per arrivare a £100.000 e potersi iscrivere al Day 2 dell’high roller. Appena il 4% del buy-in del torneo che voleva giocare. L’impresa sembrava compiuta, ma quando c’è di mezzo il gioco d’azzardo non esistono certezze.

… da £96.000 a zero

“Come potevo perdere?”, si chiede oggi “Imper1um” prima di rilevare: “Alla fine, ovviamente, persi tutto. Da 96.000 sterline a zero sterline“.

Da £20.000 a £96.000 a zero. Una tragedia personale per il canadese, che non poté fare altro che prenotare il primo volo di ritorno per Las Vegas.

È stata una delle sensazioni più devastanti della mia vita. Con ogni probabilità questa è la storia più folle che possa raccontare per quanto riguarda il gambling”.

Tilt su tilt: la scoperta della fiche da £5.000

E non è finita qui. Ad aumentare il tilt già dominante, ci fu un altro fattore: mentre si allontanava dalla roulette, Sorel scoprì di avere una fiche in tasca. Una sorpresa amarissima.

“La cosa peggiore è che poco dopo scoprii di avere una chip da £5.000 in tasca di cui non sapevo nulla. Se lo avessi saputo avrei preso i £96.000 e sarei andato immediatamente a iscrivermi”.

E invece continuò a giocare inseguendo una cifra che già possedeva, finendo poi per perdere tutto.

Il piano (fallimentare) di Sorel Mizzi

Giustamente, Ingram gli chiede perché, una volta arrivato a £96.000, non si sia fermato per chiedere un prestito di £4.000 a qualche amico pro oppure semplicemente per vendere quote della sua impresa. Ecco l’incredibile risposta di Sorel Mizzi, un personaggio unico nel suo genere (nel bene e nel male).

“Avevo un’idea ben precisa. Volevo investire £20.000 in questa gamblata, riuscire a iscrivermi al torneo e poi vendere action. Così lo avrei freerollato. La mia idea era di tenere tutta l’action alla roulette per me e vendere quasi tutta l’action del torneo. Non ha funzionato”.

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