Scommesse: Guardia di Finanza sequestra €1,3 milioni a “falso” residente all’estero di Lecco

Quando un cittadino italiano decide di gestire un business fuori dai confini nazionali, il consiglio è sempre quello di rispettare – in modo rigoroso – i criteri fiscali sulla residenza: in genere deve vivere nel paese di effettivo domicilio per almeno 6 mesi e 1 giorno (per ogni anno solare) e il suo personale centro di interessi economico deve essere all’estero. Questo discorso vale sia per gli uomini d’affari ma anche per i giocatori professionisti di poker che decidono di grindare all’estero.

Molto probabilmente, un 38enne manager di Lecco, è stato mal consigliato ed ora rischia di perdere 1,5 milioni di euro. L’uomo gestiva una rete commerciale per una società di scommesse online in Nigeria.

Era iscritto al registro degi italiani residenti all’estero (AIRE) ma per la Guardia di Finanza di Lecco non rispettava tali criteri sulla residenza. Pertanto, per le autorità fiscali italiane e per la magistratura si tratta di un evasore fiscale totale che aveva omesso dal 2013 di presentare dichiarazione dei redditi in Italia, in quanto era residente effettivo nel Bel Paese e viveva nella cittadina di Calco.

Secondo le fiamme gialle, avrebbe guadagnato oltre 6 milioni di euro in 4 anni. Gli inquirenti gli contestano un’evasione di 1,5 milioni di euro.

Il sostituto procuratore Nicola Preteroti ha disposto un sequestro preventivo cautelare sul conto corrente per la stessa somma, a garanzia di un futuro pagamento per le tasse evase (se sarà accertato e provata l’evasione anche davanti ad una commissione tributaria).

 

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L’uomo dichiarava di vivere in Nigeria, dove vi è un mercato del betting in forte espansione. Ma secondo l’edizione brianzola del quotidiano “Il Giorno”, in realtà, in base agli accertamenti compiuti dagli investigatori del 117, almeno a partire dal 2010, non solo risulta che abiti stabilmente appunto a Calco, ma anche che i suoi interessi economici siano concentrati in provincia, motivi per i quali avrebbe dovuto pagare le imposte in Italia.

“L’attività di polizia economico-finanziaria, in linea con le direttive tracciate dal Governo, ancora una volta è stata resa particolarmente efficace dal ricorso alle misure patrimoniali, strumento fondamentale per contrastare l’evasione fiscale tutelando le imprese di cittadini rispettosi delle regole” si legge in una nota della Guardia di Finanza.

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